Napoli, sfogo De Laurentiis: “Da Spalletti alla Champions League, racconto tutto”

Mattia Gruppioni
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Intervenuto davanti ai microfoni della stampa e dei media presenti in quel di Castel Volturno all’SSCN Konami Training Center, Aurelio De Laurentiis ha indetto la conferenza stampa preannunciata dopo il pareggio interno col Monza di oltre un mese fa per riassumere quello che è il momento del Napoli e quelle che saranno col passare del tempo le strategie societarie del futuro.

Il presidente della società campana ha iniziato il proprio intervento alle ore 11:30 di mercoledì 7 febbraio, toccando anche con mano quello che sembrava poter essere il destino in azzurro di alcuni calciatori e/o allenatori – Thiago Motta e Dragusin su tutti – nonché facendo il punto su quella che è stata la scelta in panchina per il dopo Spalletti, tra Rudi Garcia prima e Walter Mazzarri poi come sostituto del francese.

Aurelio De Laurentiis*
Aurelio De Laurentiis @Twitter

Queste alcune dichiarazioni di De Laurentiis in merito l’attuale CT della Nazionale: “Non c’è il beneficio del dubbio in alcune circostanze, perché farebbe male al fegato ed al cervello. Certe cose non è possibile dirle perché si pensa di risolverle. Io a Spalletti sono convinto tuttora di aver fatto un ottimo contratto, lo stesso proposto ai tempi di Benitez, ma poi ho esercitato l’opzione: non si tratta di bilateralità, questa aveva valore unilaterale. Entro un determinato tempoconclude il numero uno del Napoli in conferenza stampaavevo la possibilità di attuare questa opzione con un comunicato scritto e di natura legale”.

Napoli, De Laurentiis in conferenza: “Rammarico Champions League”

Proseguendo poi nel proprio intervento in conferenza stampa, De Laurentiis spiega il proprio amaro in bocca in merito l’eliminazione dalla Champions League subita nella passata stagione: “Se l’Inter che era a 20 punti di distanza da noi in campionato è andata vicina a vincerla, non vedo perché io non potessi aspettarmi di poter arrivare fino in fondo. Avessimo vinto anche quella saremmo andati al Mondiale per Club, che vale pur sempre 100 milioni di euro”. E sempre a proposito della massima competizione continentale, il patron del Napoli afferma: “Spiegherò la mia delusione nel prossimo film che sto montando ed all’interno del quale si vede Spalletti dormire a Castel Volturno”.

E tornando ancora una volta sull’addio di Spalletti al Napoli, il patron degli Azzurri fa in qualche modo un mea culpa della gestione contrattuale: “Mi accuso serenamente per non avere rispettato l’opzione di rinnovare automaticamente il contratto di Luciano per la stagione corrente. L’ho liberato anche per riconoscenza, lui forse pensava di aver ottenuto il massimo da questo gruppo dopo lo Scudetto. Poi magari Gravina lo aveva già contattato”. In seguito, lo stesso De Laurentiis si lascia andare ad una piccola indiscrezione su Kim, arrivato due estati fa a Napoli e poi partito destinazione Bayern Monaco: Sapevamo avrebbe lasciato dopo un anno, dal momento della sua firma“.

Spalletti, CT Italia
Spalletti, CT Italia @Twitter

A tutto De Laurentiis: “La verità su Dragusin e Thiago Motta”

Tenendo per un istante lontani i discorsi prettamente inerenti la società ed il campo, De Laurentiis spiega poi cosa vede nel futuro di Napoli ed il proprio ruolo all’interno tanto del club quanto della città: “Sto già pensando agli obiettivi che queste due parti della stessa realtà dovranno avere e porsi oltre il 2030. Vorrei far sì che questa società possa competere con le big d’Europa. Infine – afferma il presidente della compagine partenopea – non capisco come molti ci critichino per non valorizzare i giovani: avere una seconda rosa e portarla quasi in Serie A, coi vari Cheddira e Folorunsho, deve essere un onore e significa che siamo sul pezzo”.

Successivamente, avviandosi verso la conclusione del proprio commento in questa conferenza stampa, Aurelio De Laurentiis ha tenuto a ribadire per la prima vera e propria volta come sono andate le trattative per portare al Napoli sia Thiago Motta che Radu Dragusin. Questo il racconto: “L’allenatore era all’interno della lista degli allenatori che avrebbe potuto rimpiazzare Spalletti, ma quando ci ho parlato a Roma mi disse che avrebbe preferito allenare un club fuori dall’Italia, come per esempio il PSG. Per quanto riguarda Dragusin – chiosa infine il patron partenopeo – non potevo far diversamente: ho offerto più del Tottenham, ma lui voleva il Bayern Monaco. Dopo ha scelto la Premier League: di fronte a questi episodi è complicato combattere”.