Coin of Champions, Giancarlo Fisichella e il suo miglior GP in Renault: Australia 2005

Redazione
9 Minuti di lettura

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Se da un lato la pandemia di Covid-19 ha rilasciato innumerevoli aspetti negativi, è innegabile che però abbia portato ad un ulteriore sviluppo tecnologico. Ed è proprio in queste condizioni che hanno preso piede tutte quelle che sono le criptovalute e l’idea di Metaverso, un sistema basato sulla blockchain e sugli NFT. In questi momenti ha anche preso anche piede uno dei servizi token più importanti: nascono, da un’idea di Cesare Florio, i Coin of Champions. Il progetto riesce in modo abbastanza singolare a collegare due mondi diametralmente diversi, quello delle criptovalute, appunto, e quello dello sport. I COC sono riusciti, tramite tutta una serie di ambassadors, che andremo a vedere dopo più nel dettaglio, a stringere una sorta di accordo con il calcio. Infatti, grazie alla quantità di stelle presenti nel progetto, Florio ha in un certo senso garantito la bontà dei token, che prenderanno sempre più valore agevolando dunque sia l’acquirente che il venditore.

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Gli ambassadors, nomi stellari

Tra i punti forti del progetto Coin of Champions troviamo sicuramente quello degli ambassadors, figure capaci di incuriosire e convincere gli acquirenti di token di tutto il mondo. Cesare Florio ha infatti scelto i migliori sportivi al mondo per rappresentare i COC. Tra i nomi più importanti ci sono Ronaldinho, Wesley Sneijder, uomo del triplate dell’Inter nel 2010, Marco Materazzi, figura chiave nel mondiale del 2006 vinto dagli azzurri e molti altri.

 

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Qui l’elenco completo degli ambassadors dei Coin of Champions, composto non solo da grandissimi giocatori di calcio, ma anche da atleti di altre discipline come Chris Colabello, giocatore di baseball, o Giancarlo Fisichella, ex pilota di Formula Uno con Renault e Ferrari su tutte e vincitore per due volte della 24 ore di Le Mans con la Ferrari 458 Italia GT2.

– Filippo Inzaghi
– Roberto Carlos
– Marco Materazzi
– Ronaldinho Gaucho
– Wesley Sneijder
– Christian Vieri
– Sebastien Frey
– Alessandro Nesta
– Gianluca Zambrotta
– Alessandro Diamanti
– Paco Costa
– Boukary Dramé
– Ogenyi Onazi
– Diego Lugano
Amauri
– Chris Colabello
– Ricardo Rocha
– Simone Randall
– Gilberto Silva
– Alessio Cerci
– Giancarlo Fisichella

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Giancarlo Fisichella, pilota fuori dal comune

Sin dalle sue prime gare nei go kart, Giancarlo Fisichella ha dimostrato le sue incredibili abilità nella guida. E le aspettative si sono realizzate con l’approdo del pilota romano nel mondiale di Formula 1 del 1996 con il team Minardi, pur prendendo il via a poche gare. Dall’anno successivo invece, Fisico sarà un punto fisso nei paddock, vestendo la tuta del team Jordan. Queste prime stagioni nella categoria regina dell’automobilismo non portano a risultati fantastici, a causa principalmente di vetture non proprio competitive messe a disposizione del pilota italiano.

Giancarlo Fisichella (Minardi)
Giancarlo Fisichella (Minardi)

La prima vittoria, a dir poco sensazionale, arriva soltanto nel 2003 dopo una pazza gara nel Gran Premio del Brasile. La corsa è condizionata da un temporale che mette in mostra tutte le qualità di Giancarlo Fisichella, la cui vittoria gli viene però assegnata solamente nel post gara. La parentesi migliore della lunga carriera è senza ombra di dubbio quella con Renault. Con il team francese fa registrare altre due vittorie tra 2005 e 2006, vincendo poi due titoli costruttori insieme al compagno di squadra Fernando Alonso.

Gran Premio d’Australia 2005, è pole position

Siamo al primo weekend di gara del mondiale di Formula Uno 2005, ci troviamo a Melbourne, in Australia e il circuito è il semi cittadino di Albert Park. Troviamo un Giancarlo Fisichella che ha appena cambiato garage, una svolta nella sua carriera: dal team Jordan è approdato in Renault e per lui è la prima gara ufficiale con la nuova monoposto del brand francese, la Renault R25. Solitamente, un cambio di team implica anche una nuova filosofia di guida, dato che ogni vettura è profondamente diversa dall’altra. Questo porta gran parte dei piloti a faticare per buona parte di stagione, finché non si comprende in maniera definitiva cosa cambiare del proprio modo di guidare e ci si adatta.

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Be’, questo è quello che accade a gran parte dei piloti, non a tutti. Per Giancarlo Fisichella, il primo feeling con la macchina è subito positivo. Ci troviamo al sabato, giorno di qualifiche, attraverso le quali verrà stabilita la griglia di partenza del Gran Premio dell’indomani. L’ordine di uscita dei piloti dalla più lane è stabilito dai risultati finali del GP del Brasile dello scorso anno e l’arrivo della pioggia non favorisce certamente gli ultimi che fanno segnare i propri giri. Fisico riesce a prendere due secondi di vantaggio su Jarno Trulli grazie anche ad una condizione di pista non eccessivamente bagnata. Il compagno di squadra del pilota italiano, Fernando Alonso, a parità di macchina risulta essere tredici secondi più lento, giusto per sottolineare quanto la pioggia possa influenzare queste vetture. Lo spagnolo si laureerà poi campione del mondo al termine della stagione.

Alonso-Fisichella
Fernando Alonso e Giancarlo Fisichella ai tempi della Renault

A causa del maltempo la sessione di qualifica viene sospesa e ripresa l’indomani mattina prima della gara. Ma è qui che arriva la prima sorpresa: nonostante le condizioni meteo stabili, con pista asciutta, Fisichella si piazza appena 10 millesimi alle spalle di Mark Webber: l’italiano farà comunque registrare la pole position grazie ad un tempo complessivo nettamente inferiore a quello dei rivali. Accanto a lui, in prima fila, partirà proprio Jarno Trulli, grazie al vantaggio preso nella prima sessione di qualifica il sabato pomeriggio, stabilendo così una prima fila tutta tricolore.

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Gara dominata, è vittoria

Partendo dalla prima casella della griglia, il pilota romano ha un discreto vantaggio sui rivali. Al semaforo verde riesce a difendere bene la leadership del Gran Premio d’Australia, che lascerà esclusivamente al momento del primo più stop, cedendola alla Ferrari guidata da Rubens Barrichello, seguito da Fernando Alonso. Appena dopo, i due contendenti alla vittoria di Fisichella si fermano, cedendo nuovamente la prima posizione alla Renault numero 6 condotta dal pilota italiano.

Fisichella (Renault)
Fisichella (Renault)

Fisichella riesce ad evitare qualsiasi problema, la sua guida è perfetta, pulita, senza rischi di alcun tipo. A differenza delle emozioni che ci regalerà l’anno successivo a Monaco, riuscendo a sorpassare due vetture in due giri in un tracciato così ostico, Fisico non regala particolare spettacolo, riuscendo però a vincere, in modo impeccabile, il Gran Premio d’Australia 2005, portando a casa la sua seconda vittoria in carriera. Nonostante questo sia soltanto il primo appuntamento del mondiale, il pilota italiano non riuscirà più a portare a casa altre vittorie in quella stagione, vincendo però il mondiale costruttori.

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