Allegri risponde alle contestazioni: la Juventus ora deve decidere come operare

Massimiliano Allegri ha deciso di rispondere alle accuse che gli sono state mosse dopo gli sfoghi al termine della finale di Coppa Italia

A cura di Neri Benvenuti News
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Massimiliano Allegri era stato esonerato dalla Juventus per i comportamenti al termine della finale di Coppa Italia, ritenuti inaccettabili dalla dirigenza bianconera.

Il tecnico livornese ha però deciso di rispondere alle accuse che gli sono state mosse, riportate all’interno della lettera di contestazione ricevuta dall’amministratore delegato della Juventus, Maurizio Scanavino. Secondo Tuttosport, Allegri avrebbe incaricato i suoi legali di ricostruire i fatti ed esporre la sua versione della vicenda, allontanando tutte le accuse che giustificherebbero un licenziamento per giusta causa. Il club torinese aveva annunciato l’esonero del tecnico in modo piuttosto freddo, sostenendo “comportamenti tenuti durante e dopo la finale di Coppa Italia non compatibili con i valori del club”, visti gli sfoghi di Allegri verso gli arbitri, il direttore di Tuttosport e verso Cristiano Giuntoli.

La decisione della Juventus

La Juventus adesso dovrà prendere una decisione su come gestire la vicenda, visto che Allegri ha rispettato i termini, presentandosi entro i 5 giorni previsti, dichiarando anche la sua disponibilità a fornire ulteriori chiarimenti. Ad Allegri viene imputata la violazione delle norme di comportamento del club, che potrebbero portare conseguenze meno gravi (una multa) o molto più pesanti (licenziamento per giusta causa). Nel caso in cui i legali della Juvenus, ritenessero che ci siano i presupposti per il licenziamento per giusta causa, il club interromperebbe il contratto di Allegri e del suo staff, risparmiando circa 13 milioni di euro lordi.

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Nel caso in cui questa pista venisse esplorata però, Allegri intenterà sicuramente un processo legale, rivolgendosi alla giustizia ordinaria, dove le due parti spiegheranno le proprie ragioni. Nel caso in cui a vincere sarebbe il tecnico livornese, gli verrebbe riconosciuto lo stipendio fino al termine del contratto a cui andrebbe aggiunto un’eventuale risarcimento. Se invece a vincere fosse la Juventus, il club potrebbe chiedere un risarcimento per i diritti di immagine oltre a non dover più pagare lo stipendio dell’allenatore. Una soluzione più “democratica”, potrebbe essere invece una mediazione tra le due parti che risolva la disputa con una buonuscita.

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