Arsenal, ennesima sconfitta in Champions League: il trend negativo di Arteta

Francesca Rofrano A cura di Francesca Rofrano

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La sconfitta in Champions League dell’Arsenal per mano del Porto mette in risalto un trend piuttosto negativo per i Gunners che ormai da troppo tempo non riescono a mettersi in tasca la qualificazione alle fasi più salienti della massima competizione europea.

In realtà, è proprio la Champions League il vero tabù dell’Arsenal che spesso, nelle fasi finali della stagione, perde l’occasione di qualificarsi alla rassegna. Prima dell’edizione del 2024, infatti, bisogna andare indietro di ben 6 stagioni prima di ritrovare, nel 2017, un’altra partecipazione alla competizione e al raggiungimento degli ottavi di finale. Un meccanismo che la formazione di Arteta vuole provare ad invertire, magari già a partire dalla gara di ritorno contro il Porto che andrà in scena all’Emirates Stadium.

Arsenal, il tabù di Champions League

Come anticipato, il fattore Champions League risulta come vera e propria kryptonite per l’Arsenal che nel 2010 riuscì a spingersi fino ai quarti di finale. Da quel momento in poi, con gli ultimi anni di Wenger, e con il subentro di Arteta in panchina, i Gunners non sono mai riusciti a mettere in campo il carattere necessario per passare il turno.

Nel corso degli anni, gli ottavi di finale si sono rivelati disastrosi per la squadra inglese che ha sempre subito parziali negativi nella gara d’andata che, nei sei precedenti, non hanno mai appunto portato al passaggio al turno successivo. Da ricordare il disastroso 5-1 contro il Bayern Monaco nel corso dell’ultima partecipazione o andare più indietro nel tempo, fino al 2012, per trovare il fatidico 4-0 firmato dal Milan di Allegri.