Da Conte a Thiago Motta: Capello fa il punto sugli allenatori italiani

Fabio Capello ha parlato degli allenatori italiani, rendendogli onore e ricordando come ce ne siano diversi di alto calibro e che rappresenta un'eccellenza per il nostro Paese

Francesco Mazza
2 Minuti di lettura
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Al termine della stagione, saranno diverse le panchine che cambieranno proprietario. In un’intervista a La Gazzetta dello Sport, l’ex allenatore Fabio Capello ha parlato di quelli che sono i tecnici italiani, considerandoli di alta qualità nonostante spesso vengano messi in secondo piano rispetto a quelli stranieri.

Queste le sue parole: Si dice che Conte abbia aspettative alte sul mercato, ma è giusto che sia così essendo un allenatore di prima fascia. Per accettare una proposta deve essere pienamente convinto: ovunque sia andato, ha fatto bene la sua parte. Allegri ha ancora un anno di contratto alla Juve e in passato ha rifiutato offerte dalle grandi squadre europee. Oggi si scaricano su di lui tutte le colpe di questa Juve che però non è una squadra forte. La cosa strana era vederla in lotta per lo Scudetto: ha un centrocampo mediocre. Sarri si è chiamato fuori da solo, e non dimentichiamoci un altro caso incredibile: da noi Ancelotti era stato dato per bollito”.

Capello ha concluso: “Chi è arrivato da fuori a vincere in Italia? Liedholm, Boskov, Eriksson: pochi esempi e oramai datati. Dal 2000 solo Mourinho. Qualcosa vorrà dire. Si guarda fuori quando in casa abbiamo Thiago Motta, che è pronto per le big. Lo stesso Gasperini sono anni che balla, non uno. E ogni volta riesce a dare qualcosa in più alla squadra, si rinnova costantemente riuscendo a essere sempre competitivo. Per le capacità che ha meriterebbe qualsiasi panchina importante”.

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