Eriksson sul ritorno all’Olimpico: “Piangevo dalla felicità, è stato fantastico”

La leggenda della Lazio, Sven Goran Eriksson ha rilasciato un'intervista sui canali ufficiali dei biancocelesti dove si è soffermato sul suo approdo alla Lazio ed il suo amore per la città di Roma e per l'Olimpico

Neri Benvenuti A cura di Neri Benvenuti

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La leggenda della Lazio, Sven Goran Eriksson, in occasione del suo ritorno all’Olimpico per l’ultima giornata di Serie A, ha rilasciato un’intervista pubblicata oggi dal club biancoceleste.

L’allenatore ha parlato così dell’atmosfera e delle emozioni provate: “Il ritorno all’Olimpico è stato magico. Erano tutti lì con la gente che cantava, è stato fantastico, piangevo dalla felicità. Questo calore mi dà un’energia enorme. Complimenti ai tifosi, la Lazio ha organizzato tutto in modo impeccabile. Ringrazio tutti e faccio un grosso in bocca al lupo per la prossima stagione”.

Sulla sua prima volta a Roma: “Sono andato a Roma per la prima volta nella stagione 83/84 per la sfida di Coppa Uefa tra Roma e Benfica e mi dissi che volevo stare qui e giocare in questo stadio, l’Olimpico. Ho avuto la fortuna di allenare entrambe le squadre della città. Alla Lazio sono stati 3 anni e mezzo incredibili, era tutto un sogno anche per me. Non sapevo di essere l’allenatore che ha vinto di più a Roma. Mi chiamavano “perdente di successo” perché esprimevamo un bel calcio ma ci mancava l’ultimo passo per vincere i titoli. Abbiamo vinto lo Scudetto del 2000 ma dovevamo vincere pure l’anno prima”.

L’allenatore si è poi soffermato sull’approdo ai biancocelesti: “Avevo firmato per un altro club inglese. Stavo tornando a Genova dove abitavo, quando Cragnotti mi chiama e mi dice “Vieni”. Io gli dissi che avevo firmato per un’altra squadra ma feci di tutto per onorare il mio contratto con il presidente e alla fine si è risolto tutto per il meglio. Sapevo che la Lazio era forte, avrei fatto di tutto per andarci, sapendo anche che avrebbe potuto acquistare qualche nuovo giocatore. Per fortuna alla fine andò così”.

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