🍝 Europa League all’italiana: Milan-Roma da brividi, l’Atalanta per la storia

Poco fortunati in Champions, ma in compenso c'è un'Europa League che vede una forte componente italiana scendere in campo per guadagnarsi la finale: un Milan-Roma da brividi catalizza l'attenzione, mentre l'Atalanta vuole scrivere la storia contro il Liverpool. Leverkusen-West Ham e Benfica-Marsiglia le altre sfide

Redazione A cura di Redazione

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Una due giorni di Champions League amara per il calcio italiano, passato da Inter e Milan semifinaliste della scorsa edizione, scontratesi poi l’una contro l’altra, a non avere nessuna rappresentante già nei quarti di finale. A tenere alto il tricolore ci dovrà pensare l’Europa League, come è stato l’anno scorso con la Roma, sperando quest’anno in un esito diverso in un ipotetica finale.

Tre squadre pronte a lottare per il trofeo, con la consapevolezza che almeno una sarà sicuramente in semifinale: un Milan-Roma da brividi è infatti pronto ad andare in scena, e mai come in questo periodo l’equilibrio tra le due regna. L’Atalanta proverà a fare la storia battendo un Liverpool per distacco favorito nella competizione. Ci saranno poi il Leverkusen delle meraviglie contro l’ostico West Ham e la sfida esotica tra Benfica e Marsiglia. Un Europa League che ha il sapore di Champions, chi la spunterà?

Un inedito Milan-Roma: da De Rossi e Pioli alla prima volta in Europa

L’importanza e la curiosità che aleggia intorno a questo scontro all’italiana è unica e giustificata da più fattori. Se quello di San Siro sarà il confronto numero 198 nella storia, con 85 vittorie rossonere, 61 pareggi e 51 successi della giallorossi, quello di giovedì 11 marzo sarà un Milan-Roma inedito, anzitutto per il fatto che vedremo per la prima volta scontrarsi De Rossi e Pioli, due allenatori facenti parte di generazioni diverse.

Pioli, Milan
Pioli, Milan @livephotosport

Non solo però, posto che, nonostante si tratti di una gara storica che va in scena da tempo immemore, questa sarà la prima volta che le due squadre si scontrano in Europa, non essendo mai uscite finora dai confini italiani. Obbiettivo della Roma sarà invertire un trend negativo che contro il Milan si protrae da più stagioni: ultima vittoria contro il Diavolo datata 27 ottobre 2019, mentre allo San Siro il successo manca addirittura dal 1 ottobre 2017. L’Europa League può essere il teatro per cambiare o confermare tale tendenza.

All-in Pioli, il futuro al Milan passa dall’Europa

Cominciamo dai rossoneri che, dopo aver passato più di qualche periodo di burrasca, sembrano aver raddrizzato la barca nell’ultimo periodo. Dal preoccupante trittico composto da Monza, Rennes e Atalanta, che aveva portato in dote un pareggio e due sconfitte, Il Milan è a 7 vittorie di fila tra Serie A ed Europa League, cosa che ha permesso a Pioli di blindare definitivamente 2° posto e qualificazione Champions nonché di guadagnarsi questi quarti di coppa.

Un ripiego tale competizione, vista la delusione per l’eliminazione dal girone della coppa dalle grandi orecchie, che si è trasformata in obiettivo sensibile della stagione, dopo aver eliminato il Rennes appunto nel turno preliminare e lo Slavia Praga agli ottavi. Al netto di una Coppa Italia negativa, il lavoro di Pioli sta portando l’ennesima qualificazione in Champions e la possibilità di sfidare la Roma e giocarsi un trofeo importante.

Rafael Leao insieme al tecnico del Milan Stefano Pioli @Livephotosport
Rafael Leao insieme al tecnico del Milan Stefano Pioli @Livephotosport

Non solo per la società, ma per l’allenatore stesso: benché i recenti risultati in campionato stiano piacendo, l’all-in di Pioli è proprio sull’Europa League, un traguardo che gli permetterebbe di alzare la voce in ottica permanenza. Assieme a ciò un derby contro l’Inter da vincere a tutti i costi, per non far alzare lo scudetto ai cugini proprio in faccia al popolo rossonero in quell’occasione, e per invertire un trend che dice 3 scontri vinti dal tecnico sui 14 giocati alla guida del Milan.

De Rossi oro di Roma: tra Europa League e prioritĂ 

Dall’altro lato una Roma che ha ritrovato certezze, gioco e risultati, tutti riconducibili al nome di De Rossi. In poco più di due mesi un tecnico con un’esperienza pari a zero e riuscito a ridare entusiasmo ad una piazza che si era spenta, e a dimostrare che, evidentemente, la squadra non era così priva di talento e materiale come aveva sottolineato più volte il suo predecessore. 15 gare disputate con Capitan Futuro alla guida tra Serie A ed Europa League, 9 vittorie, 4 pareggi e due sconfitte, contro l’Inter e quella ininfluente col Brighton.

Il cambio di mentalità è evidente, in un gioco propositivo e di movimento, un pressing che era pura utopia con Mourinho, una panchina che non schizza in campo a protestare per ogni piccola situazione. L’Europa League è l’occasione per De Rossi per mettere subito un’impronta indelebile sulla sua carriera, anche se la doppia sfida con il Milan si presenta tutto meno che leggera.

De Rossi, Pellegrini e Mancini, Roma
De Rossi, Pellegrini e Mancini, Roma @Twitter

Rossoneri che hanno di fatto concluso il proprio campionato, consapevoli che la qualificazione Champions è in tasca, con solo il derby da non sbagliare. Al contrario la Roma è in piena lotta per centrare quel 5° posto che, grazie al Ranking UEFA, dovrebbe bastare per assicurarsi la qualificazione all’Europa che conta. Il mini ritiro imposto da De Rossi tra le due sfide al Milan e l’Udinese di mezzo fanno però capire quanto il tecnico voglia i suoi sul pezzo in ogni gara.

Fra tattica e assenze: il piano di Pioli e De Rossi

Ciò che si prospetta all’orizzonte è una doppia sfida difficile da prevedere, equilibrata, che potrebbe andare oltre i canonici 180′. L’esperienza internazionale c’è da ambo le parti, così come una tattica ben collaudata, con Pioli e De Rossi che si affideranno alle proprie certezze per cercare di guadagnarsi una meritata semifinale di Europa League.

Milan che punterà sul suo solito 4-2-3-1, con tante note positive dalle ultime uscite: un Pulisic in forma smagliante come lo si era visto raramente in carriera, un Leao che, al netto di dover esser e più incisivo, rimane il fulcro della pericolosità rossonera, un Loftus-Cheek che ha riposato contro il Lecce e tornerà titolare con la Roma. Per la sfida d’andata niente Tomori per Pioli, squalificato per somma di ammonizioni, ma probabile recupero di Thiaw.

Pioli, Milan
Pioli, Milan @LPS

De Rossi invece ha ormai sposato in toto l’ancelottiano albero di natale, capace di dargli solidità e di sprigionare il talento offensivo a disposizione. Come per i rossoneri con Tomori, anche N’Dicka sarà out causa squalifica, e sarà sfida tra Llorente e Smalling per affiancare un discusso Mancini fresco di sanzione per i comportamenti post derby. Dybala e Pellegrini saranno chiamati a dare conferme e trascinare la Roma anche in Europa League, sperando nella rinascita di un Lukaku opaco nelle ultime uscite e fumoso nei big match.

Liverpool-Atalanta terzo atto: sulle orme di Gosens e Ilicic

Milan e Roma garantiranno almeno un’italiana in semifinale, quello stesso obbiettivo che ha l’Atalanta in una doppia sfida decisamente proibitiva. Non c’era niente di peggio che il Liverpool da pescare dall’urna di Nyon, che quest’anno non è stata particolarmente benevola con i nerazzurri, pronti però ad impacchettare un’altra impresa in stile Dea. Quella tra bergamaschi e Reds sarà il terzo atto di una sfida che ha due precedenti, uno dolcissimo e uno drammatico per la squadra di Gasperini.

Nella stagione 2020/21, caratterizzata dall’assenza di pubblico per il Covid, l’Atalanta pesca proprio la banda di Klopp nel girone di Champions League, e l’andata è un massacro: 0-5 davanti al pubblico amico, un risultato che rendeva imprevedibile ciò che poi si è materializzato al ritorno. Ad Anfield la Dea si impone 0-2 con le reti di Gosens e Ilicic, diventando la 5ª squadra italiana a vincere in quella stadio e la 3ª nella storia a battere entrambe le squadre di Liverpool (insieme a Benfica e Lione). Servirà un altro miracolo anche in Europa League.

Flessione Atalanta: Gasperini tra trofeo e futuro

E non ci arriverà con il morale propriamente alla stelle a questa sfida storica l’Atalanta che, dopo la roboante vittoria di Napoli, ha incassato due sconfitte pesantissime nell’economia della stagione. Prima l’1-0 rimediato al Franchi dalla Fiorentina nella semifinale d’andata di Coppa Italia che, seppur sia tutto ancora aperto, complica i piani per la finale. Poi il 2-1 di Cagliari che pone virtualmente la Dea fuori dalla zona Champions League.

Gian Piero Gasperini, tecnico dell'Atalanta
Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta @livephotosport

Non facile la gestione di questo finale di stagione per l’Atalanta, che si deve destreggiare tra un campionato che può regalare nuovamente l’Europa più prestigiosa, una Coppa Italia che, ha detta di Gasperini, è la vera competizione alla portate del club, ed un’Europa League sogno proibito da coltivare. La voglia di alzare un trofeo a Bergamo è tanta, per mettere un sigillo concreto all’incredibile lavoro fatto dal tecnico ex Inter.

Certo l’accoppiamento col Liverpool è stato il peggiore possibile, ma proprio una grande sfida come questa potrebbe riaccendere lo spirito dell’Atalanta. In difesa sarà testa a testa tra Hien e Toloi per sostituire l’infortunato Scalvini, ed anche gli esterni, tra Zappacosta, Ruggeri, Holm e Hateboer sono tutti da scoprire. Davanti possibile la conferma di Scamacca dopo i gol con Sporting, Napoli e Cagliari, con Lookman e Koopmeiners in vantaggio su De Ketelaere per supportarlo.

Corazzata Liverpool: la Premier League una distrazione?

Che dire del Liverpool. L’addio annunciato da Klopp, che saluterà i Reds dopo circa 8 anni e mezzo di onorato servizio, ha tutt’altro che destabilizzato l’ambiente. Dopo una scorsa stagione opaca, la squadra ha tutta l’intenzione di portare in trionfo il proprio allenatore un’ultima volta, anzitutto in Premier League: 71 punti esattamente come l’Arsenal, avanti per la differenza reti, con il Manchester City che insegue a 70.

Sorge spontanea dunque una domanda che dalle parti di Zingonia, sperano possa avere risposta affermativa: la Premier League può costituire una distrazione determinate ai fini della doppia sfida con l’Atalanta? Un rush finale a tre di questa portata non si vedeva da un pezzo in Inghilterra, e la priorità, almeno per Liverpool e Arsenal, è togliere lo scettro di mano ai Citizens campioni di tutto.

Liverpool
Liverpool @Twitter

Resta il fatto che i Reds sono i favoriti per la vittoria dell’Europa League, disponendo di una rosa ampia e ricca di giovani interessanti: i vari Kelleher, Badley, Quansah stanno crescendo alle spalle di senatori e giocatori di talento del calibro di Van Dijk, Robertson, Mac Allister, Szoboszlai, Salah, Diaz e Nunez, con la difesa nerazzurri chiamata ad una partita difensivamente perfetta. l’Atalanta vuole (ri)fare la storia, il Liverpool è avvisato.

Leverkusen da record, West Ham operaio: Xabi Alonso per il “triplettino”

Abbiamo analizzato momento e piano d’attacco delle italiane, con Milan, Roma e Atalanta pronte a sputare sangue per ottenere un trofeo europeo che, l’anno scorso, ci è sfuggito dalle mani nelle finali di tutte e tre le competizioni. L’Europa League offre però lo spettacolo anche degli altri due quarti di finale, con un Bayer Leverkusen-West Ham decisamente interessante. Squadre che si sono incontrate in amichevole lo scorso 5 di agosto, quando ancora non era pronosticabile una tale stagione.

Quello di Xabi Alonso è infatti il Bayer Leverkusen dei record, una squadra capace, ad aprile inoltrato, di avere ancora 0 sconfitte all’attivo dopo 41 gare disputate e pronta ad alzare al cielo il primo Meisterschale della sua storia. Non solo, perché le Asperine potrebbe ottenere un clamoroso “triplettino”, vista un’Europa League ancora in ballo e una finale di Coppa di Germania, ultimo trofeo vinto dal club nel 1993, da giocare con il modesto Kaiserslautern.

Bayer Leverkusen*
Bayer Leverkusen*

Di fronte un West Ham operaio ma non solo, capace di abbinare la grande forza fisica dei vari Alvarez, Soucek, Zouma, Antonio alla tecnica ed estro di Paqueta, Kudus e Bowen, quest’ultimo uscito per infortunio nell’ultima sfida di Premier e grave perdita per Moyes. Pronostico che vede gli Hammers svantaggiati, in un’Europa League alla quale partecipano in virtù del titolo di campioni della scorsa Conference League.

Il campionato fin qui condotto dal West Ham è sicuramente più soddisfacente dello scorso, con la squadra al 7° posto ed il Manchester United a tiro. Serve però un’impresa per battere un Bayer Leverkusen fin qui letteralmente invincibile, con il mago Xabi Alonso che, tra la sorpresa generale, ha dichiaro che rimarrà alla guida delle Aspirine anche l’anno prossimo.

Benfica e Marsiglia rimandate: l’Europa League per salvare la stagione

L’ultimo quarto di finale di Europa League è forse quello rimasto maggiormente in sordina, ma le squadre sono due storiche realtà del calcio europeo. Benfica e Marsiglia si sfidano per vedere chi tra le due affronterà la vincente tra Atalanta e Liverpool, in quello che, insieme a Milan-Roma, risulta il confronto più equilibrato. Di Maria e Aubameyang, certamente abituati a certi palcoscenici, avranno il compito di trascinare i compagni alla finale.

Angel Di Maria, Benfica
Angel Di Maria, Benfica @Twitter

Un’Europa League che può salvare la stagione di entrambe, che non sta procedendo secondo i piani. Lusitani che, con la sconfitta qualche giorno fa nello scontro diretto con lo Sporting Lisbona, rischiano di aver salutato il sogno “scudetto”, con i cugini biancoverdi ora a +4 con una gara in meno. Francesi che, dopo uno inizio d’annata estremamente complicato, si sono rialzati, ma i 3 ko consecutivi in Ligue 1 gli hanno fatti uscire dalla zona Europa.

Ecco dunque che l’Europa League, per più di una squadra, può risultare un’occasione per gioire in una stagione complicata, salvare una panchina o coronare il sogno di un trofeo. Quasi una seconda Champions League per i valori in campo, con Milan, Roma ed Atalanta che hanno le carte in regola per arrivare fino in fondo.

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