Genoa, Zangrillo non può trattenere Gudmundsson: “Ha ambizioni che non possiamo garantire”

Il presidente del Genoa, Alberto Zangrillo, intervistato da Radio Sportiva ha parlato del rinnovo di Gilardino e del mercato in uscita, concentrandosi su Retegui e Gudmundsson

Neri Benvenuti
3 Minuti di lettura
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Alberto Zangrillo, presidente del Genoa, è intervenuto a Radio Sportiva, per parlare del futuro di Gilardino ma non solo: “Tra Alberto, il suo procuratore e il ds Ottolini è in atto un dialogo fluido e propositivo, stanno facendo tutto alla luce sole. Ribadisco che mi fido di Gilardino e vorrei continuare con lui, non sono però un presidente padrone e lascio liberi i tecnici di decidere per il loro futuro. Tra di noi c’è un rapporto di grande stima, credo molto in lui l’ho sempre stimato e tutelato. Avevamo parlato in settimana, ci eravamo confidati che quella col Cagliari era una partita importante per consolidare e dare un senso al lavoro svolto durante la stagione”.

Il presidente del Genoa è intervenuto anche sul mercato: “Tutte le squadre, hanno bisogno di generare plusvalenze. I diritti televisivi sono distribuiti in modo da non garantire un’eguale virtuosità economica per le medio-piccole rispetto alle grandi, occorre quindi operare con il settore giovanile ed uno scouting di qualità, per raggiungere risultati sempre migliori senza mai fare il passo più lungo della gamba”.

Zangrillo ha poi parlato della situazione dei 2 pezzi più pregiati del suo Genoa: Retegui e Gudmundsson. Sul fantasista islandese: “Albert è un ragazzo giovane, serio e, inutile negarlo, sta coltivando ambizioni che noi non possiamo garantirgli. Ha un mercato nazionale e internazionale, è corretto che entrambe le parti facciano le proprie valutazioni, quello che conta è il risultato finale. L’Inter? Non mi occupo di queste cose, lasciamo che il ragazzo sogni e lasciamo a noi la possibilità di operare correttamente sul mercato. Si possono fare delle ottime operazioni e sperare che tra qualche anno Albert possa dire, se non era per il Genoa a quest’ora non ero qua”.

Per quanto riguarda l’italo argentino invece: “Il solo fatto che sia un oriundo argentino che ha richiamato l’attenzione dei tecnici della Nazionale, dovrebbe bastare per capire il suo valore. Viene da 2 stagioni difficili, ma è un centravanti completo ed è bello che la Nazionale possa contare su attaccanti giovani come lui e Scamacca. Faccio il tifo per Mateo in azzurro e so che non mi deluderà”.

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