Un gol da cineteca quello confezionato dal nuovo arrivato in giallorosso Hujisen, che è costato al Frosinone il primo vantaggio della Roma in un primo tempo decisamente complicato, così come confermato anche da mister Daniele De Rossi al termine della gara; un gol condito, poi, dalla frustrazione di Eusebio Di Francesco che, ai microfoni di DAZN, ha fatto quindi esplodere la propria rabbia per “un risultato assolutamente ingiusto” (cit.) e per l’esultanza eccessiva dell’ex Juventus, reo, secondo il tecnico, di aver tentato di silenziare i fischi giunti dalla curva gialloblù per tutti i primi 45 minuti di gioco.
“Mancanza di rispetto per l’esultanza eccessiva – ha raccontato il tecnico del Frosinone – soprattutto dopo aver deciso di andare alla Roma nonostante un accordo già definito con noi. E’ giovane, ha l’età di mio figlio e queste situazioni devono aiutarlo a crescere. Nel calcio il rispetto viene prima di tutto”. Parole sacrosante, confermate anche dal tecnico della Roma, costretto alla sostituzione dello stesso Hujisen al termine del primo tempo per non rischiare ulteriori nervosismi.
Le scuse di Azmoun
Galanteria, simpatia e correttezza; quanto basta per definire l’atteggiamento dell’altro nuovo arrivato Azmoun che, autore della rete del momentaneo 0-2 giallorosso, ha voluto rispettare avversari ed ex allenatori: “Ho chiesto scusa alla tifoseria del Frosinone dopo il mio gol per quanto accaduto nel primo tempo dopo la rete di Hujisen; è stato un brutto gesto commesso, però, da un ragazzo molto giovane. Il rispetto in questo sport è fondamentale. Ci tengo a ringraziare De Rossi per quanto sta facendo e José Mourinho per quanto fatto con me e con la Roma “.