Juventus-Salernitana, Allegri: “È la partita più importante”

La Juventus si prepara ad ospitare la Salernitana, per chiudere definitivamente il discorso Champions: Massimiliano Allegri ha presentato la gara in conferenza

Lorenzo Ferrai A cura di Lorenzo Ferrai

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Occasione Champions per la Juventus, impegnata contro la Salernitana domenica 12 maggio alle ore 18:00. Bianconeri alle prese con una certezza aritmetica che ancora deve arrivare, anche se il big match Atalanta-Roma offre una grande chance in tal senso. Massimiliano Allegri ha l’obiettivo di cogliere i tre punti, per chiudere la pratica dopo un girone di ritorno balbettante e privo di continuità.

Il tecnico livornese ha presentato il match dell’Allianz Stadium nella consueta conferenza stampa della vigilia: “Ci stiamo preparando bene. L’importante è chiudere il primo obiettivo domani, poi penseremo all’Atalanta“. Juventus che avrà la finale di Coppa Italia, anche se Allegri non vuole cali di tensione: “La partita più importante è quella più vicina. Non possiamo sottovalutarla, sarebbe una mancanza di rispetto. Sono una squadra viva. Dobbiamo stare attenti e fare una partita concreta“.

Allegri ha risposto anche su un possibile turnover in vista della finale: “Domani andrà in campo la formazione migliore. Dopo la Salernitana, penseremo all’Atalanta. Abbiamo fuori Alex Sandro, De Sciglio e Danilo. Due dovrebbero rientrare in Coppa Italia. Abbiamo anche Chiesa e yildiz che non stanno benissimo. Domani valuterò in base alle loro condizioni. Dobbiamo rimanere concentrati sulla partita di domani quella di Roma. A fine stagione faremo il punto. Quest’anno è stato anomalo, perché non abbiamo giocato la Champions“.

Allegri sui tifosi: “Devono stare con la squadra”

Juventus in difficoltà, anche se i tifosi continuano a osannare Allegri. Max ha risposto così: “Mi fa molto piacere. È importante che domani i tifosi stiano insieme la squadra, perché dobbiamo qualificarci in Champions. Per il futuro abbiate ancora un po’ di pazienza“. Il livornese ha anche fatto sapere l’aria che si respira in spogliatoio: “Ho sempre preferito giocare ogni tre giorni, perché la stanchezza si può gestire. Siamo partiti con due obiettivi e ora ci siamo. Ora va affrontato questo con lucidità. Sacchi? È un innovatore del calcio“.

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