Milan, prosegue la protesta dei tifosi anche col Cagliari: è sciopero!

La curva Sud del Milan ha spiegato le ragioni della protesta che vedrà i sostenitori dei rossoneri, non esporre bandiere e scioperare nella prossima sfida interna con il Cagliari

Neri Benvenuti
3 Minuti di lettura
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Dopo il silenzio della scorsa settimana a San Siro contro il Genoa, i tifosi rossoneri non sventoleranno le loro bandiere neanche nella sfida di domani contro il Cagliari al Meazza, continuando la loro protesta contro la società rossonera. Gli esponenti della Curva Sud hanno espresso le loro ragioni di protesta tramite una fanzine distribuita allo stadio durante la scorsa partita.

“Siamo al tramonto di una stagione mediocre e deludente che avrebbe potuto vivere un finale migliore ma sono stati commessi tutti gli errori possibili, anche in panchina, per finirla nel peggiore dei modi: abbiamo patito l’eliminazione in Europa League da parte di un’italiana e nessuna voce si è alzata dalla società per dire qualcosa a un popolo rossonero che, ancora una volta, ci aveva creduto e aveva spinto il Milan fino al fischio finale. Poi abbiamo visto le m**de festeggiare il campionato nel derby e abbiamo dovuto ascoltare parole della dirigenza rossonera che ci hanno fatto imbestialire, perché a tutto davvero c’è un limite.

Ora però la nostra pazienza è finita, perché crediamo che in questi 2 anni di aver dato la massima fiducia alla società e il massimo supporto alla squadra ed è arrivato il momento della chiarezza, di sapere finalmente quali siano le reali intenzioni della proprietà, se davvero le sue ambizioni coincidono con quelle del popolo milanista che oggi è stufo di dover solamente partecipare, di doversi accontentare di un piazzamento in Champions quando ben altro chiede e merita la storia e la tradizione del Milan.

Non è stato semplice decidere di non esporre i nostri colori e sventolare le nostre bandiere, ma è giusto far vedere come diventerebbe San Siro quando si portano i tifosi rossoneri al limite. Quando si trascurano l’amore e la fedeltà di un popolo che ha saputo trascinare la sua squadra alla clamorosa vittoria dello Scudetto di 2 anni fa, grazie all’unione tra chi scendeva in campo e chi era sugli spalti.

Avete visto il sostegno incessante di un popolo follemente innamorato: cosa vi serve ancora per fare quei passi che ogni milanista vi chiede? Cosa aspettate per rispondere con i fatti, non con le chiacchiere, alle domande che ogni milanista vi pone soffrendo e tifando per quel Milan che non è un brand, non è un’azienda, ma che è, invece, tutta la sua vita?

Valutate e scegliete bene i vostri passi futuri, non c’è più tempo da perdere, se volete continuare ad avere il sostegno di tutto il popolo rossonero che ha sempre e soltanto il Milan nel cuore!”

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