Come spesso accade, la sosta riservata alle partite delle nazionali ha riservato brutte sorprese per alcuni club. Tra questi c’è soprattutto il Napoli, che alla ripresa degli allenamenti è stato costretto a salutare momentaneamente il suo bomber, l’uomo simbolo di questa stagione straordinaria tra Serie A e Champions League, Victor Osimhen. Il numero 9 azzurro, al rientro dopo le partite giocate con la maglia della Nigeria, ha accusato un fastidio ed è stato sottoposto ad accertamenti.
Gli esami strumentali effettuati sul giocatore hanno evidenziato una lesione distrattiva dell’adduttore sinistro, infortunio che generalmente impiega tra le due settimane e un mese per guarire del tutto. Victor Osimhen salterà quindi con certezza almeno il big match di Serie A in programma per domenica 2 aprile al Maradona contro il Milan, e la sfida contro il Lecce di settimana prossima. Al suo posto, come sempre, c’è Giovanni Simeone.
Napoli, il fattore Simeone: solo gol decisivi
Quando la scorsa estate cominciava a diffondersi la notizia dell’apertura di Giovanni Simeone, all’epoca attaccante dell’Hellas Verona, al Napoli, in molti si chiedevano come mai un giocatore capace di segnare 17 gol in Serie A fosse disposto a trasferirsi in una squadra dove non sarebbe stato protagonista. Il motivo risiede nel suo sogno fin da bambino, giocare ed essere decisivo in Champions League, oltre che in campionato.
Ci ha messo poco il Cholito, figlio d’arte, ad entrare nei cuori dei tifosi napoletani, a suon di belle parole, ma soprattutto grandissime prestazioni sul rettangolo verde. Sono 8 i gol segnati da Simeone in questa stagione, una media che racconta di un giocatore capace di segnare un gol ogni 74 minuti, pur giocando relativamente poco a causa della presenza ingombrante di Victor Osimhen nell’attacco del Napoli. Di queste reti, 7 sono risultate decisive ai fini del risultato finale e solo 1 non ha regalato la vittoria a Spalletti.
La rete più emblematica di Simeone però è protagonista di una coincidenza quasi magica. Nel girone d’andata il Milan e il Napoli si sono affrontati a San Siro, in uno scontro che in quel momento sapeva già di lotta Scudetto. Anche allora Osimhen era assente per infortunio, al suo posto fu Raspadori a guidare l’attacco azzurro con grande fatica. A mezz’ora dalla fine il cambio decisivo, entra il Cholito che poco tempo dopo graffia il pallone scodellato da Mario Rui e buca Maignan per il 2-1 finale.
Napoli-Milan, ancora Simeone
Il gol di Simeone contro il Milan, in una partita tutt’altro che dominata e sofferta fino all’ultimo minuto, ha restituito al ragazzo un po’ di quella stima che gli fu tolta dopo aver strappato il sogno Scudetto al Napoli quando giocava con la maglia della Fiorentina. Una ferita ancora aperta, che pian piano l’argentino ha saputo ricucire a suon di gol e di attaccamento.
In questo momento, con Osimhen fuori e Raspadori appena rientrato in gruppo, sarà proprio Simeone a guidare l’attacco del Napoli, consapevole di essere appena entrato in quello che potrebbe essere il mese più importante della sua carriera. Sì, perché se l’infortunio del nigeriano non dovesse essere lieve come si augurano tutti i tifosi azzurri, toccherà ancora al Cholito assediare l’area di rigore del Milan anche in Champions League nel doppio confronto con i rossoneri.
Dopo aver realizzato il sogno di una vita, giocare in Champions e segnare 4 gol in 4 partite eguagliando il record di suo padre, ora lo aspetta un destino ancora più importante. Regalare l’ennesimo sogno ai tifosi partenopei è quasi diventata una missione per i giocatori del Napoli, che guidati da Spalletti sembrano quasi non soffrire la pressione di una piazza così calda, anche se poco impiegati in campo come Simeone.
Ecco allora che arriva il momento di dimostrare il proprio valore una volta di più. Mentre tutti si disperano per la perdita di Osimhen come è giusto che sia, Simeone sarà ancora una volta lì a guardarsi intorno e a godere di ogni singolo istante con la maglia del Napoli addosso come una seconda pelle e un tatuaggio sul braccio che forse, mai come ora, può essere l’ennesimo indizio di un disegno magico ancora tutto da scoprire.