Juventus, parla il terapeuta di Fagioli: “Ora è più rilassato, ma il percorso non è finito”

La Juventus riabbraccia con gioia Nicolò Fagioli, rientrato in campo dopo la squalifica per scommesse: il terapeuta del ragazzo però ci tiene a evidenziare che il percorso di cura non è ancora finito

A cura di Marco Gioviale News
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Nicolò Fagioli è finalmente tornato in campo, e lo ha fatto dopo aver scontato la squalifica di 7 mesi a causa di scommesse sul calcio (attività proibita agli stessi calciatori). La sanzione originale prevedeva un intero anno di lontananza dal terreno di gioco per il ragazzo del 2001, ma è stata poi ridotta di 5 mesi nei quali il centrocampista dovrà seguire un percorso terapeutico finalizzato alla ludopatia. Proprio in un’intervista al Corriere della Sera, ha parlato Paolo Jarre, colui che ha in cura il giocatore della Juventus.

Ora Nicolò è più sereno e rilassato, risollevarsi da quello che è successo porta a un enorme cambiamento. Ha avuto la possibilità di esercitarsi nel differire dalla gratificazione immediata, imparare ad aspettare, è un aspetto fondamentale soprattutto per i ragazzi della sua età”. Il terapeuta ha però tenuto a ribadire: “La FIGC ha stabilito la durata minima della cura, il ritorno di Nicolò alle partite ci costringerà a qualche deviazione ma il suo percorso non è ancora finito. Anzi, il fatto che sia tornato a giocare potrà essere soltanto un bene”.

Non solo 20 minuti di partita nell’ultimo Bologna-Juventus conclusosi 3-3, ma per Fagioli è arrivata persino la pre-convocazione in Nazionale maggiore da parte di Luciano Spalletti. Il C.T. dell’Italia ha quindi deciso di puntare sul ragazzo 2001 in vista degli imminenti Europei in Germania.

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