Carolina Tedeschi in ESCLUSIVA: “Vi racconto la nuova Formula 1. Monza? Verstappen non è stato favorito…”

Lorenzo Bosca
12 Min Read

È una Formula 1 in rapida evoluzione quella a cui stiamo assistendo in questi ultimi anni. L’acquisto della Federazione da parte di Liberty Media, ha rivoluzionato il modo di intendere ed osservare uno sport, considerato (fino a non troppo tempo fa) appannaggio delle “vecchie generazioni”. La società americana è riuscita infatti nel difficile compito di “svecchiare” ed accrescere il paesaggio umano degli appassionati, con risultati più che soddisfacenti. Il crescente numero di interazioni via social (21 milioni di follower solo su Instagram), così come l’uscita della serie Netflix: Drive to Survive, sono semplicemente alcuni dei tanti segnali, di un cambiamento radicale intrapreso dalla massima espressione del motorsport. Proprio in merito a queste nuove ed avvincenti prospettive della Formula 1, abbiamo avuto oggi il privilegio di discutere con Carolina Tedeschi. La “content creator” di Reggio Emilia (da poco anche collaboratrice Sky) è intervenuta in esclusiva ai nostri microfoni, dove ha raccontato la sua passione per il motorsport, così come il suo lavoro a contatto con il mondo social della F1. Questo, senza dimenticare l’azione in pista: dal Gran Premio di Monza, ad Abu Dhabi 2021, traendo infine le somme sulla stagione Ferrari.

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Carolina Tedeschi: “Ho iniziato per passione, in un paese dove regna il calcio sentivo l’esigenza di parlare di F1”

Buongiorno Carolina, innanzitutto (per chi non ti conoscesse) come spiegheresti il tuo lavoro a stretto contatto con la Formula 1?

Il mio lavoro è parlare di Formula 1 sui social, sono una content creator, siccome creo contenuti per i ragazzi e le ragazze che mi seguono. Io arrivo da una famiglia nella quale bene o male hanno tutti corso, anche io ho passato gran parte della mia infanzia in pista perchè mio fratello correva con i Kart e quindi è sempre stata una passione che avevo nascosta sotto pelle e che non ho mai calcolato, fino a quando ad un certo punto ho avuto tra virgolette l’esigenza di trovare un posto nel quale poter parlare di Formula 1, dato che all’epoca (ho cominciato 2 anni fa) in Italia il calcio era, e rimane, lo sport più seguito. Mi sentivo un po’ fuori dal mondo e ho detto ‘Ok , incominciamo!’.

“Sono partita dai social: da Instagram, poi mi sono spostata anche su TikTok, Youtube e Twitch. Il mio lavoro ha diverse strutture: una parte è in collaborazione con Sky per Race Anatomy, nonché per i loro social, l’altra ampia fetta del lavoro comprende tutti i miei canali, dove creo contenuti, creo video, parlo live della Formula 1. Infine grazie a queste piattaforme, che sono per me una vetrina, lavoro anche con brand inerenti al Motorsport che magari mi chiamano per il lancio di un prodotto piuttosto che per un evento dal vivo. E’ un lavoro molto complesso, le persone magri si soffermano su due foto che posti o su due cose che dici, ma non sanno il lavoro intenso che c’è dietro”. 

Carolina Tedeschi (f1withCarolina)
Carolina Tedeschi (f1withCarolina)

Carolina Tedeschi: “La F1 si è aperta ai giovani, Drive to Survive ne è un esempio”

Possiamo parlare quindi di una vera e propria “ondata” di nuove generazioni, a seguito di uno sport fino a pochi anni fa considerato “over 40”?

Credo che la Formula 1 naturalmente si sia aperta al mondo dei giovani perché in griglia di partenza ora la maggior parte dei ragazzi hanno la mia età. E quando vedi dei ragazzi che hanno la tua età, che usano i social così come li usi tu, che sono persone normali che durante il Covid sono chiuse in casa come tutti e hanno iniziato a giocare su Twitch ai giochi virtuali e li vedevi scherzare e ridere, ecco questa vicinanza con i giovani, con i piloti che siano Charles, Russel e Lando ecc ecc… chiude il divario che c’è tra un fan ed un idolo. Quando vedi che il tuo idolo è una persona umana come te, il tuo amore per questa persona aumenta ancora di più. Ovvio, un altro aiuto forte è arrivato da Drive to Survive, che semplicemente ha raccontato cose che noi non vediamo durante un week-end normale di gara, (poi si è aperto un altro divario sul fatto che sia molto “show” e poco “verità”), però di fatto hanno colpito in pieno l’obiettivo e allora per me Drive to Survive è un prodotto che funziona alla grande. Se l’obiettivo era quello di attirare più persone possibili ci sono riusciti. La media dell’età delle persone che seguono la Formula 1 si è abbassata ulteriormente e va dai 20 ai 30 anni, quindi vuol dire che è una F1 quasi di una nuova generazione”. 

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È questa dunque la direzione intrapresa dalla Federazione per il futuro?

“Formula 1 è un ente molto avanti, come dico sempre è un mondo in continua trasformazione. La Formula 1 ha dovuto per forza aprire le braccia alla mia generazione. Siamo entrati a gamba tesa e siamo entrati portando anche una freschezza diversa, sicuramente anche a seguito di tutti i giovani che sono entrati nella Starting grid che adesso vediamo, ma sarebbe strano il contrario. Se noi guardiamo il pubblico della F1, i ragazzi che oggi hanno 20 anni, saranno i futuri appassionati e che porteranno i figli in autodromo, quindi anche per una questione molto cinica del business devono puntare per forza sulla nostra generazione. Altrimenti come sarà il futuro?”

Formula 1-DRIVE TO SURVIVE
Formula 1-DRIVE TO SURVIVE

Carolina Tedeschi: “A Monza sono state seguite le regole, ma in futuro spero per una formula migliore”

Passando invece all’azione in pista, qual’è la tua opinione in merito al GP d’Italia ed il (tanto discusso) finale dietro Safety Car?

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“Devo fare una premessa: l’anno scorso (ad Abu Dhabi 2021, ndr) non sono state seguite le regole, dove, a prescindere da un’ipotetica vittoria di Charles quest’anno, l’anno scorso Hamilton non ha vinto un ipotetico ottavo titolo mondiale. Quindi in palio c’era molto di più, siccome Hamilton avrebbe realmente scritto la storia. In quel caso, specialmente in Italia, molte persone non si sono indignate perché c’era tanto hating nei confronti di Lewis. Questo per farti capire come l’opinione delle persone a volte cambi un po’ troppo in fretta. Quest’anno si giocava un’ipotetica vittoria di Charles Leclerc, sono state seguite le regole del famoso regolamento tanto riguardato dopo Abu Dhabi e le persone si sono lamentate come se non fosse stato assegnato un titolo mondiale. Per questo dico sempre: bisogna trovare due pesi e due misure. Dove sta la verità e dove sta l’opinione?”

Una cosa è certa, dopo un weekend così straordinario, dispiace tanto per le persone che pagano dei biglietti (a prezzi abbastanza sostenuti) e poi si vedono mancare di una chiusura di un evento. Poi avesse vinto Max o Charles non cambiava niente, ma è proprio la chiusura così, senza battaglia, senza quella normalità che è la Formula 1. L’unica cosa che mi auguro è che possano trovare una via un po’ più giusta. Non si può mettere d’accordo tutto il mondo, però almeno trovare un qualcosa che possa far filare liscio nel bene o nel male almeno la gara, anche nei giri più concitati. Per dare comunque una chiusura ed un finale dignitoso per le persone che sono lì”. 

sainz
Sainz, Ferrari

Carolina Tedeschi: “Ferrari? Peccato per il mondiale, ora testa al 2023”

Se fossi nei panni di Mattia Binotto, cosa credi che la Ferrari abbia ancora da chiedere a queste ultime gare del 2022?

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“Non vorrei mai essere nella posizione di Mattia onestamente, specialmente in Italia (ride, ndr), però la Ferrari ormai quello che si poteva giocare in ottica campionato se l’è giocato e probabilmente da sola. Dispiace perché c’erano le buone premesse per fare qualcosa di grande o comunque per disputare una stagione non dico copia del 2021: combattuta fino all’ultimo, ma comunque una stagione molto elettrizzante. L’unica cosa che si può fare ora è lavorare sul 2023, stanno già tutti lavorando sulla macchina dell’anno prossimo, migliorare come squadra, come team e perché no se ci sono piste pro alla tua macchina portare a casa delle vittorie. Quello deve essere l’obiettivo. Il titolo ormai è sfuggito e mi dispiace particolarmente che sia sfuggito anche quello costruttori, perché la Ferrari quest’anno con entrambe le macchine poteva fare molto bene”. 

Bisogna secondo me anche alzare le mani verso un team che è la Redbull, che ha un mega talento come Verstappen, e che hanno fatto qualcosa di straordinario, visto che l’anno scorso si sono visti fino alla fine a dover lavorare sulla macchina del 2021 e sono riusciti nonostante questo, (abbiamo visto cosa ha fatto Mercedes), a fare qualcosa di eccellente. Quindi noi ci focalizziamo sempre su Ferrari, ma mi sento anche di spendere due righe per Verstappen perché è un pilota davvero allucinante nel senso positivo”.

Leclerc e Verstappen
Leclerc e Verstappen

Carolina Tedeschi: “L’obiettivo è portare la F1 ai ragazzi”

Per i nostri lettori, dove possono continuare a seguirti e o rimanere aggiornati sui tuoi interventi?

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“Le persone mi possono seguire su tutti i miei social ovvero TikTok, Twitch, Youtube, Instagram come “F1withcarolina” e poi Race Anatomy dalle 19 su Sky dopo il GP”.

E adesso cosa “bolle in pentola” per il futuro?

“Per il futuro è tutto work in progress, ho delle cose a cui sto lavorando. L’obiettivo è sempre quello di portare la Formula 1 ai giovani, far vivere ai ragazzi qualcosa di positivo. Questo è il mio obbiettivo, molto riferito agli altri. Vediamo quel che accadrà ma intanto godiamoci questa stagione!”.

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