Roberto Chinchero in ESCLUSIVA: “Verstappen leader. Ferrari? Vi spiego i problemi di Spa. Su Piastri… ”

Roberto Chinchero, giornalista e voce della F1 per Sky, è intervenuto in ESCLUSIVA ai nostri microfoni sul GP del Belgio e il mercato piloti

Lorenzo Bosca
12 Min Read

Il trionfo di Max Verstappen in Belgio pesa come un macigno sulle speranze mondiali in casa Ferrari. In quel di Spa-Francorchamps, l’olandese ha letteralmente surclassato ogni avversario, completando la rimonta più veloce della storia della Formula 1 (da quattordicesimo a primo in soli dodici giri) e aprendo un gap di ben sedici secondi sul compagno Perez, secondo classificato. La rossa di Maranello è parsa a tratti fragile e impotente al cospetto dello strapotere della RB18 del campione in carica. Una Ferrari troppo brutta per essere vera e la cui performance stona rispetto a quanto di buono mostrato nel corso della stagione (al netto di svariati errori ai box o con le strategie).

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Ora per la Scuderia è tempo di concentrarsi sugli impegni a venire e rimuovere la classifica (che segna un -118) “dallo spogliatoio” del team. Per il duo Leclerc-Sainz rimangono ancora otto gran premi a disposizione, dove ricucire le distanze con Verstappen ed onorare fino all’ultimo chilometro la passione rossa, che tanto ha accompagnato il Cavallino Rampante nel corso della stagione.

Proprio sul weekend del Belgio (e sul 2022 in generale) abbiamo avuto oggi il privilegio di discutere con Roberto Chinchero, una delle voci (insieme al duo Vanizi-Gené) della Formula 1 per Sky Italia. Chinchero è allo stesso tempo penna per motorsport.com, ed interprete di un canale twich sempre a tema Formula 1. Presente sui teleschermi fin dal venerdì mattina, accompagna i telespettatori alla scoperta dei Gran Premi ogni fine settimana. I suoi retroscena ed i suoi resoconti arricchiscono di significato l’azione in pista, senza dimenticare gli scoop e le news mai banali per quanto concerne il mercato piloti.

Roberto Chinchero: “Commentare la F1 è una passione che regala emozioni”

Buongiorno Roberto, quali emozioni suscita essere una delle voci della Formula 1 e poter commentare dal vivo lo spettacolo che questo sport ci regala?

“Si può arrivare ad occuparsi di F1 sul fronte giornalistico da tante realtà differenti. Nel mio caso è un discorso nato per passione. Nonostante siano ormai tanti anni che ho fortuna di fare questo lavoro, ti dico che ogni volta che si prepara la valigia e si va ad un Gran Premio c’è sempre un pizzico di emozione, perchè io personalmente non mi sono ancora abituato, non lo vedo come un tran tran. Il fatto di esserci e di poterlo vedere con i miei occhi lo ritengo ancora oggi un grande privilegio. Poi c’è sempre la voglia di poter raccontare sempre qualcosa in più, perchè ormai i canali comunicativi sono veramente tanti; quindi non è facile dare qualcosa in più. Quello che si deve fare, la sfida di ogni weekend è trovare una notizia, un retroscena, una storia. Ti assicuro che quando la si trova l’entusiasmo è ancora quello dei vent’anni”.

Roberto Chinchero: “Alla Ferrari sono mancate diverse cose a Spa. Sulla direttiva…”

E per quanto concerne il GP del Belgio, qual’è il suo pensiero in merito alla vittoria di Verstappen e questo Gap (per certi versi inaspettato) con le rosse di Maranello?

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“Si, era inaspettato, nessuno poteva immaginare che la Red Bull di Verstappen partendo dalla quattordicesima posizione, potesse essere leader della gara al diciottesimo giro e poi dominare con una superiorità assoluta. Però, abbiamo visto due Red Bull: quella di Perez avrebbe comunque vinto la gara se non ci fosse stato Verstappen, ma non saremmo qui a parlare di un dominio totale. Sarebbe stata una bella vittoria ma non certo una mazzata come quella che ha dato Verstappen. Cosa è mancato alla ferrari? Beh, io credo che a Spa siano mancate parecchie cose. E’ entrata in vigore la nuova normativa, che potrebbe aver impattato…quanto lo sapremo analizzando i dati di 2-3 weekend. Uno non è sufficiente perchè potrebbe anche esserci stato un lavoro non ottimale sul fronte del set up della monoposto. Spa è una pista molto difficile e tecnica, c’è sempre un compromesso aerodinamico molto importante: ci sono lunghi rettilinei e bisogna trovare l’equazione perfetta tra reparti veloci e tratti guidati. Potrebbe esserci stato qualcosa di non ottimale nel lavoro fatto in Ferrari ed invece, un lavoro impeccabile fatto in Red Bull. Questo se non ci fosse stata la direttiva tecnica. Se anche la direttiva tecnica (che ha costretto tutti ad alzare le macchine) ha avuto un’influenza lo sapremo tra un po’. Spa è una di quelle piste in cui le squadre sono costrette comunque ad alzare un po’ le macchine, perchè hai delle compressioni importanti: una è l’Eau Rouge, l’altra è Blanchimont…probabilmente in condizioni di macchine un po’ più alte la mappa aerodinamica della Red Bull si è confermata molto più efficiente del resto del gruppo”.

verstappen leclerc
Verstappen, Leclerc

Roberto Chinchero: “Lo sviluppo delle monoposto 2022 sarà utile per il 23”

Al netto delle possibilità minime di Mondiale, per la Ferrari sarebbe ora di abbandonare in toto il progetto 2022 e concentrarsi sul 2023?

“Questo è un approccio che aveva senso lo scorso anno. Ad un certo punto non avevi più obiettivi da inseguire, smettevi di sviluppare la vettura e ti occupavi della vettura 22’. Adesso siamo al primo anno di un nuovo ciclo tecnico. Il lavoro che si fa in pista sulla macchina di quest’anno comunque è utile al progetto 2023, perché parliamo di un evoluzione. Quindi è meno significativo questo passo, non so quanto senso abbia. E’ vero, puoi decidere di togliere qualche sviluppo alla macchina 2022 ma se lo sviluppo è in aree critiche particolari, portare lo sviluppo anche nelle ultime gare del 22’ ti da indicazioni per il 23’, perché parliamo comunque di evoluzione. Lo scorso anno quello che dicevi era corretto e l’hanno fatto molte squadre, Ferrari inclusa. Lo scorso anno fino alla fine hanno lavorato fino all’ultimo solo Red Bull e Mercedes, a un certo punto le altre squadre hanno mollato”.

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Formula 1 2022
Formula 1 2022

Roberto Chinchero: “Vi spiego il “caso” Oscar Piastri

Spostandoci invece sul lato piloti, che opinione ha maturato in merito al “caso” Oscar Piastri? Può a tutti gli effetti spiegarci cosa è realmente accaduto?

“Non penso che Piastri e il suo management siano improvvisamente impazziti. Ricordiamo che il suo manager è Mark Webber: ex pilota Red Bull e per tanti anni avversario di Sebastian Vettel. Loro avevano un contratto con Alpine, nel 22’ sono arrivati nel ruolo di terzi piloti: perché l’Alpine non aveva sedili liberi avendo fatto un contratto biennale ad Alonso e triennale ad Ocon con scadenza quindi di Alonso nel 22’ e di Ocon nel 23’. L’Alpine per mantenere il cartellino (diciamo così) di Piastri era obbligata a farlo correre nella stagione 2023. Io credo che Piastri ci sia rimasto male quando ha capito che la squadra stava trattando il rinnovo di Fernando Alonso e di fatto lui sarebbe stato parcheggiato in Williams (anche se a mio parere per un esordiente va bene anche la Williams). É chiaro però che se puoi scegliere tra la Williams e un’altra squadra, preferisci una squadra più competitiva. Credo che a quel punto Piastri vistosi costretto a correre in Williams abbia anche sondato sul mercato delle alternative, nella speranza che non venisse annunciato nulla prima di quella che era la scadenza temporale, che credo fosse il 31 luglio. Nel frattempo Piastri ha contattato McLaren ai quali ha detto: ‘Guardate, io sono un pilota Alpine fino al 31, ma se loro non annunciano il programma entro quella data io sono libero’. L’Alpine non ha annunciato questo contratto con la Williams perché voleva avere la certezza della firma di Alonso. Alonso l’ha tirata così in lungo e poi li ha piantati in asso il primo di agosto. Di conseguenza li ha fregati. Perchè lui (Alonso, ndr) a quel punto se n’è andato il primo di agosto e aveva già firmato con l’Aston Martin. L’Alpine ha dovuto annunciare Piastri, ma Piastri facendo valere questa clausola liberatoria al primo di agosto, era libero e poteva così correre con McLaren”. 

“Una lettura può essere pensare che questo pilota sia stato ingrato nei confronti di una squadra che l’ha supportato nel corso della sua carriera.  D’altra parte penso che qualcuno lo scorso anno avesse troppo frettolosamente detto a Piastri: ‘Tu ti fai un anno da tester poi diventi titolare stai tranquillo’. Quando lui (Piastri, ndr) ha capito che l’anno da titolare non sarebbe in Alpine, ma sarebbe stato in Williams (perché Alpine era pronta a rinnovare con Fernando Alonso) lui si è risentito: ha cercato delle alternative sul mercato e le ha trovate, e comunque è un’alternativa di qualità, ovvero la McLaren”.

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Oscar Piastri (Alpine)
Oscar Piastri (Alpine)

Infine per i nostri lettori, dove è possibile seguirla?

“Su Sky sono insieme a Carlo (Vanzini, ndr) durante le prove libere, e nelle qualifiche-gara quando subentra Marc Gené. Da ormai sei-sette anni poi, collaboro con Motorsport.com: un network molto grande dove io lavoro per la filiale italiana. Durante la pandemia ho sperimentato spinto da amici (ride, ndr) un portale Twitch, che vede un sacco di ragazzi che lo seguono e io sono veramente molto contento dell’aver visto che è arrivata una nuova ondata di giovani: per me è una grandissima notizia, perché c’è stato un momento in cui si parlava ormai della F1 come di uno sport over 40. Aver visto arrivare i giovani mi ha fatto pensare: ‘Adesso devo fare anch’io la mia parte e la faccio volentieri, però ti posso assicurare: la cosa più sorprendente è il motivo per cui ho proseguito anche dopo il lockdown, è che ho trovato tantissimi giovani veramente appassionati che ti fanno delle domande incredibili. E sono ben contento di poter dare un momento di svago, dopo la gara, di solito il lunedì o il martedì. Quindi mi si può trovare qui”.

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