Il Milan degli olandesi, Zirkzee sulle orme di Gullit: fattore Ibra e gli ostacoli

Il Milan ha sciolto le riserve, con Joshua Zirkzee erede designato di Giroud per l'ambita numero 9: sulle orme di Gullit, l'attaccante del Bologna rilancia la tradizione degli olandesi rossoneri, con il fattore Ibra che può pesare nel superamento degli ultimi ostacoli alla buona riuscita dell'affare

Lorenzo Zucchiatti A cura di Lorenzo Zucchiatti Milan

C’era una volta la maledizione della numero 9, un sortilegio lanciato da un uomo simbolo del Milan come Pippo Inzaghi, che con quello storico gol al Novara nella sua partita d’addio ha sancito anni di sventura per tutti coloro che hanno osato dopo lui indossarla. In ordine cronologico Pato, Matri, Torres, Destro, Luiz Adriano, Lapadula, Andre Silva, Higuain, Piatek e Mandzukic, tutti protagonisti di un soggiorno balenare in rossonero.

Poi ecco arrivare un certo Olivier Giroud, quello da cui ci si poteva aspettare meno, etichettato al suo arrivo come bollito, un scarto della Premier League. 49 gol e 20 assist dopo, con la gioia immensa dello scudetto di due anni fa, il francese è stato salutato da San Siro come un eroe, un uomo che ha dato tutto per la maglia, portando risultati ed entusiasmo alla piazza. Le belle storie hanno però un inizio e una fine, e a 37 anni Oli è pronto per la sua ultima avventura in MLS.

Chi avrà il coraggio ora di sostenere il peso della 9 del Milan? Una domanda che potrebbe essere vicina ad una risposta: i rossoneri hanno finalmente abbandonato il tempo degli indugi, dichiarando l’all-in per Joshua Zirkzee. Una scelta forte tanto dal punto di vista economico quanto a livello tecnico, non ancora sicura di andare in porto ma molto vicina alla sua definizione. Dalle cifre dell’affare agli ostacoli rimanenti, fino al fattore Ibra, ecco nuovi sprazzi del Milan degli olandesi.

Zirkzee al Milan: le cifre, gli ostacoli, i dettagli da limare

Partiamo da quella che la spicciola ma necessaria cronaca degli ultimi importanti fatti. Un improvviso tweet di Fabrizio Romano, ribadito poi dalla Gazzetta dello Sport, lancia la bomba secondo cui il Milan avrebbe informato il Bologna sulle proprie intenzioni di pagare la clausola per l’olandese, risolvendo dunque qualsiasi problema legato a trattive tra i due club. 40 milioni tondi tondi nelle casse dei felsinei, con l’attenzione che si sposterà dunque sui dialoghi con l’entourage di Zirkzee.

Tra gli ostacoli da superare ecco il primo: non tanto il contratto per il ragazzo, che sarà alto ma non dovrebbe costituire un problema, ma le commissioni per l’agente Kia Joorabchian, che chiede ben 15 milioni per la sua persona nell’operazione. Una cifra che il Milan non ha alcuna intenzione di pagare, con l’obbiettivo di abbassarla almeno a 10 se non meno.

L’erede di quell’Ibra che ora lo vuole in rossonero è osservato speciale di tante squadre, e dunque il secondo nodo sarà convincere subito Zirkzee a sposare il progetto rossonero, posto che la notizia del pagamento della clausola potrebbe portare altri club a fare lo stesso. Queste le cifre, ostacoli e dettagli da limare dell’operazione che potrebbe regalare alla Milano rossonera il nuovo numero 9.

Zirkzee, un attaccante moderno: ma per il Milan servono più gol

Ma perché Zirkzee? E cosa porterebbe al Diavolo? La scelta va decisamente in controtendenza con colui che lascerà nello spogliatoio quella maglia, un Giroud dominatore dell’area di rigore, infermabile di testa, letale nel girarsi e nello sfruttare le palle vaganti. Quello del Bologna è invece un attaccante moderno, bisognoso di libertà di spaziare su tutto il fronte d’attacco, andando a prendersi il pallone anche in posizione laterale, per lasciare spazio agli inserimenti di esterni e centrocampisti.

Un cambio di visione di gioco totale per il Milan, che potrebbe fare bene alla squadra, dando più imprevedibilità, ma per essere il 9 titolare dei rossoneri servono più gol: 12 gol e 7 assist sono numeri buoni, ma in una squadra che vuole dichiaratamente tornare a lottare per lo scudetto, possono non essere sufficienti, e dunque le abilità da stoccatore e la presenza in aerea sono le qualità su cui Zirkzee dovrà lavorare.

Zirkzee-Gullit, niente paragoni: ma quelle movenze…

Si era cominciato a riparlare del Milan degli olandesi con Reijnders l’estate scorsa, ma va da se che l’arrivo di un attaccante Orange riporta alla mente dei tifosi rossoneri ricordi dolci ed indelebili. Scomodare Van Basten non ce la sentiamo, ma vogliamo prendere un attimo in esame un certo Ruud Gullit: prima che affiliate i forconi ed accendiate le torce lo sottolineiamo: niente paragoni, che risulterebbero ingenerosi, ma solo un possibile nuovo stampo olandese.

Dalle treccine ai ricci di Zirkzee la differenza non è molta, e quelle movenze eleganti e allo stesso tempo potenti nella corsa, il tocco di palla nel breve… Insomma, il bomber felsineo può calcare le sue orme, consapevole di essere di fronte ad un Gullit che in rossonero ha realizzato 56 gol e 40 assist in 171 partite, conquistando 3 scudetti e 2 Champions League.

Discorsi che lasciano il tempo che trovano tali comparazioni. Ciò che conta di più ora è capire se effettivamente questo affare andrà in porto, con i rossoneri che monitorano Dovbyk e Broja nel caso in cui il nodo commissioni si dovesse rivelare insormontabile. Con Camarda alle spalle però, il prescelto è Zirkzee, l’uomo scelto da Ibra per proseguire la dinastia dei numeri 9 del Diavolo, con quel tocco olandese che da quelle parti ha sempre funzionato.

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