🏎️ Volata Champions, scatto Juventus: Bologna e Roma in pole position

La volata Champions League infiamma, con lo scatto compiuto dalla Juventus ai danni della Fiorentina: nel frattempo, Bologna e Roma in pole position per il quarto posto, allungano sull'Atalanta beffata dalla sconfitta subita contro il Cagliari

Federica Concas
18 Minuti di lettura
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Il campionato di Serie A sta regalando grandi emozioni sia nelle parti più basse delle classifica sia per quanto concerne la volata verso la Champions League. Mai come quest’anno gli equilibri della classifica dal 3° posto in poi di giornata in giornata acquisiscono nuovi retroscena e risvolti. Andando di fatto a modificare posizioni ed altrettante indicazioni.

Il rush finale del campionato si avvicina e proprio per questo qualsiasi gara oramai si candida a diventare la decisiva. Così, la Juventus rinasce contro la Fiorentina, il Bologna si ferma, con la Roma alla calcagna e l’Atalanta rischia di uscire fuori dai giochi, anche se registra attualmente una partita in meno. Circostanza che potrebbe rivelarsi decisiva e rappresentare una nuova opportunità per rimettersi in corsa.

Un testa a testa importante racchiuso in un fazzoletto di 7 punti. Quest’ultimi numeri certamente importanti a sole 7 giornate dal termine ma che potrebbero regalare comunque variazioni importanti. Perché se è pur vero che la questione scudetto è stata ipotecata dall’Inter già da inizio stagione, la volata Champions League sta registrando continui cambiamenti.

Con la Juventus che seppur in netta ripresa ha dimostrato di essere attualmente una squadra poco solida, capace di buttare all’aria quanto di buono conquistato da un momento all’altro. Con Bologna e Roma in pole position per assicurarsi il 4° posto. La prima una vera e propria sorpresa del torneo; i secondi invece l‘Araba Fenice che con De Rossi è riemersa dalle proprie ceneri.

Esultanza Atalanta*
Esultanza Atalanta*

La lotta al quarto posto

La lotta al quarto posto si fa sempre più avvincente con un trio che vede impegnate Bologna e Roma con la Juventus che non dovrebbe essere a rischio, salvo clamorosi colpi di scena. Il 31° turno del campionato ha fornito indicazioni fondamentali, con i giallorossi in grande slancio vincitori in un derby che potrebbe fungere da monito per i prossimi appuntamenti.

Eppure la lotta al quarto posto, nel lungo percorso della stagione, ha visto cambiare spesso volti e registrare inattesi capovolgimenti di scena. La stessa Juventus, qualora non avesse vinto la sfida contro la Fiorentina, avrebbe rischiato di scendere in un vortice pericoloso. In cui a preoccupare sarebbero stati i pochi punti di differenza con le squadre altrettanto immischiate nella volata Champions League.

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Come a voler indicare che seppur mancano solo sette gare nulla deve essere dato per scontato. Infatti, se con la lente di ingrandimento ci si sofferma sul campionato di Juventus, Roma e Bologna, specialmente il percorso delle prime due seppur in momenti diversi si equivale. A differenza del club emiliano che nella continuità ha trovato terreno fertile per crescere e stupire.

Quest’ultima una caratteristica scoperta dalla Roma con l’arrivo in panchina di De Rossi e ritrovata, sembrerebbe, dalla Juventus nelle ultime due giornate. Potrebbe proprio essere questa la mossa decisiva, con l’Atalanta si candida ad essere la grande esclusa volata alla Champions League. Un presupposto non certo ma che tuttavia registra diversi punti cardini.

In primis, gli impegni che caratterizzeranno il precorso della squadra di Gasperini così come le gare che andranno a giocare Roma, Bologna e Juventus. Tra cui qualche scontro diretto che potrebbe rivelarsi decisivo. Tuttavia, la volata alla Champions League potrebbe regalare ancora numerose sorprese. Nulla può essere dato per scontato.

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Gian Piero Gasperini, Atalanta*
Gian Piero Gasperini, Atalanta*

L’Atalanta fuori dai giochi?

L’Atalanta scivola a -8 dal quarto posto con Gasperini che viene beffato dal migliore Cagliari di tutta la stagione. La Dea esce fuori dai giochi verso la volata made in Champions League? Troppo resto affermarlo anche se il non risultato conseguito all’Unipol Domus mette in crisi i piani nerazzurri che arrivavano all’incontro contro i sardi dopo l’ottimo successo 0-3 contro il Napoli.

La sconfitta subita contro il Cagliari ha certamente rivoluzionato un percorso che sulla carta regalava all’Atalanta la possibilità di accorciare sul Bologna, dopo il pareggio registrato dalla squadra guidata da Thiago Motta contro il Frosinone. Invece, a differenza della Roma, la Dea non è riuscita a stare al passo, perdendo tre punti decisivi che potrebbero caratterizzare l’intera stagione.

Tuttavia, è utile sottolineare che proprio nella prossima giornata, domenica 22 aprile, lo scontro diretto tra Bologna e Roma potrebbe dare un assist alla squadra di Gasperini. Un pareggio e viceversa la vittoria dell’Atalanta contro il Verona potrebbe riassestare un vantaggio che resterebbe comunque abbastanza consistente. Come d’altronde, la gara che la Dea deve recuperare contro la Fiorentina. Non semplice ma comunque un’importante opportunità.

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Con l’Atalanta che dovrà comunque provare a mettere a registro solo ed esclusivamente vittorie, sperando in un passo falso di Bologna e Roma. Ma soprattutto, giungendo allo scontro diretto contro i giallorossi, nella penultima giornata di campionato, nel miglior modo possibile. Un obiettivo assai complesso, ma non impossibile.

Esultanza Juventus
Esultanza Juventus (profilo ufficiale @Twitter Juventus)

Le 7 vite della Juventus

Chi non dovrebbe essere in dubbio circa l’approdo in Champions League è la Juventus. Qualora la squadra di Allegri non riuscisse a tenere saldo il terzo posto, il quarto tuttavia non dovrebbe essere messo in crisi salvo clamorosi colpi di scena. La squadra di Allegri ha superato la Fiorentina grazie ad un importante gol di Gatti.

Le 7 vite della Juventus, come d’altronde intitolato nella rassegna stampa del Corriere dello Sport, lunedì 8 aprile, dunque ripartono dal match vinto contro la Fiorentina. Con il derby della Mole pronta a regalare emozioni nel prossimo weekend. Una partita complessa prima dell’incontro insidioso contro il Cagliari che davanti agli occhi del pubblico amico è capace di ribaltare ogni qualsivoglia previsione.

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Ma, considerazioni a parte, la Juventus sembra avere rimboccato la strada della tranquillità, con un terzo posto che attualmente appare blindato, almeno fino alla prossima gara. La squadra di Allegri ha nelle mani la possibilità di chiudere il campionato archiviando i numerosi dietrofront che si sono registrati e che hanno caratterizzato in negativo la stagione.

Con il secondo posto oramai ipotecato dal Milan, i bianconeri non possono più sbagliare. Poiché se è pur vero che il Bologna dista 4 punti, Vlahovic e compagni hanno dimostrato a più riprese come cadere a picchio talvolta possa essere più semplice di quanto preventivato. Indice di quanto sia labile in casa Juventus il confine tra rinascita e tracollo.

Una cosa tuttavia è certa: la dirigenza bianconera con la qualificazione alla nuova Champions League potrà accingere ad un tesoretto fondamentale per fare cassa. Ma soprattutto, un bottino tale da essere riutilizzato in ottica mercato per risorgere definitivamente dalle ceneri ma da Juventus. Ad Allegri si chiede solo questo: non mettere a repentaglio il finale della stagione.

Massimiliano Allegri, Juventus
Massimiliano Allegri, Juventus*

I prossimi impegni

Se c’è un’indicazione che la Juventus ha fornito in stagione è senza ombra di dubbio l’attitudine nel perdere punti importanti in modo inaspettato e viceversa conquistare altrettanti successi nel momento più complesso. Un atteggiamento tale da togliere lo scettro di Pazza all’Inter, con la speranza da parte del popolo bianconero di concludere il campionato con maggiore continuità.

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In tal senso, i prossimi impegni della Juventus saranno decisivi. A partire dal derby contro il Torino, targato 13 aprile, ai due big match consecutivi contro Milan e Roma. Se la Juventus dovrebbe uscire inerme da questi due importanti scontri chiuderebbe la stagione non negativamente. Seppur con l’amaro in bocca.

Tuttavia, nel mezzo, la squadra di Allegri oltre all’impegno contro la Salernitana, che non desta preoccupazione, dovrà cimentarsi contro il Bologna, Cagliari e Monza. Squadre sulla carta tutt’altro che semplici, per una serie di motivazioni ben diverse. Poiché se è pur vero che il club emiliano è la vera sorpresa del campionato. Ad esempio il Cagliari in casa è un avversario duro a morire.

Un match assolutamente da non sottovalutare proprio perché giocato all’Unipol Domus. Una vera e propria casa rossoblù in cui i ragazzi di Ranieri sono riusciti ad espugnare avversari anche assai complessi: Atalanta in primis. Naturalmente a fare da sfondo c’è il match contro il Monza, l’ultima di campionato. Una partita in cui la Juventus spera di presenti con la questione ovviamente già ipotecata.

Riccardo Orsolini, Bologna
Riccardo Orsolini, Bologna @livephotosport

La sorpresa Bologna

Da novità a squadra oramai consolidata. La sorpresa Bologna continua a macinare strada nonostante lo stop registrato contro il Frosinone. Un pareggio che ha bloccato la squadra di Thiago Motta ma che non ha precluso il 4° posto, a +3 dalla Roma. Quest’ultima l’avversaria in qualità di forma maggiormente temibile per i rossoblù.

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Tuttavia, a prescindere da come terminerà la stagione, il Bologna si candida a rappresentare la protagonista del campionato. Alla vigilia dell’annata in pochi avrebbero sperato in un percorso così importante. Ma soprattutto in una continuità che nemmeno le grandi squadre sono riuscite ad eguagliare.

Certo, qualche passo falso c’è stato specialmente nella finestra che si è registrata a gennaio. Tuttavia, uno stop molto esiguo per la caratura di una squadra che al massimo sognava una qualificazione in Europa. Il segreto ad oggi del Bologna è stato proprio questo: riuscire a non calare mai di concentrazione. Un merito di allenatore e staff.

Infatti, i rossoblù sono scesi in campo con l’appiglio di chi pur vivendo in acque tranquille non ha mai barattato la volontà di fare risultato. Contro piccole, grandi o medie, Thiago Motta è stato abile nell’inculcare nella teste dei suoi uomini l’obiettivo di provare a puntare sempre più in alto. Anche a discapito talvolta del conseguimento del risultato finale.

Una spregiudicatezza che ha aiutato il Bologna ad emergere ma soprattutto a non fermare le sete di vittoria. Attitudine spesso mancata, ad esempio, al calibro di squadre come la Juventus, spesso restie a giocarsi il tutto per tutto. Forse perché oggetto di aspettative diverse. Una considerazione che sottolinea ancor di più l’importante lavoro di Thiago Motta.

Freuler, Bologna
Esultanza Bologna @Twitter

I sogni son desideri

Dopo aver giocato la Coppa dei Campioni decenni fa, il Bologna potrebbe inaspettatamente ripresentarsi alla competizione più importante d’Europa. I sogni son desideri certo, ma quest’ultimi potrebbero ben presto avverarsi, pur sempre a determinate condizioni. Circostanze che potrebbero rivelarsi decisive. Ma quali nello specifico?

In primis, il Bologna si qualifica alla prossima nuova Champions League se arriva tra i primi quattro posti in Serie A o, in alternativa, se arriva quinta e l’Italia chiude al primo o secondo posto del Ranking UEFA nel 2023/24. Quest’ultima ad oggi un’opportunità di incerta conferma ma che potrebbe di fatto allungare la lista delle italiane coinvolte.

In attesa dunque di conoscere la posizione nel Ranking UEFA, per qualificarsi alla prossima Champions League il Bologna, come anticipato, deve assicurarsi il quarto posto. Difficile sapere in che condizione possa arrivare l’accesso matematico alla massima competizione Europea. Anche se indicativamente potrebbe dare risposte concrete solo al 35° turno di campionato.

E se i sogni son desideri, il Bologna proverà a portare a compimento l’inimmaginabile con il 1964 a fare da sfondo. Data in cui i rossoblù hanno preso parte per l’ultima volta alla Coppa dei Campioni, la Champions League attuale. Stagione in cui l’eliminazione arrivò per mano del lancio della monetina, dopo lo pareggio conseguito al primo turno contro l’Anderlecht.

Gianluca Mancini, Roma
Gianluca Mancini, Roma @Twitter

L’ambiziosa Roma

L’ambiziosa Roma vuole riprendere in mano le redini di un futuro che sembrava assai compromesso nei primi mesi della stagione. L’ultima avventura di Mourinho sulla panchina giallorossa infatti ha registrato momenti assai duri e complessi. Con i pezzi più pregiati della stessa rosa spesso apparsi in netta difficoltà, avvolti da una nuvola di incertezza e confusione.

A preoccupare il popolo giallorosso infatti sono stati i clamorosi dietrofront che hanno rischiato di allontanare la Roma non solo dall’obiettivo stagionale. Ma anche di cambiare la vera essenza di una squadra nata con l’idea di disputare una stagione importante sotto tutto i punti di vista. Ambizione venuta quasi a mancare, con la figura di Mourinho al centro delle polemiche.

Quest’ultimo esonerato in una fredda mattina di gennaio, nonostante qualche parere contrastante. Lo Special One seppur criticato ha comunque sempre raccolto a sé una frangia di proseliti, tra questi giallorossi. Tifosi che hanno continuato a difendere il tecnico nonostante i continui passi falsi registrati da quest’ultimo.

Al contempo, la tanto ambiziosa Roma si è fermata con la Champions League che da obiettivo è diventata sempre più un miraggio. Responsabilità o meno del tecnico portoghese, a giovare è stato il cambio panchina. Una scommessa assai complessa in virtù delle poche esperienze vissute da allenatore di Daniele De Rossi. Amato ed indimenticato capitano giallorosso.

L’arrivo del figliol prodigo ha cambiato sia il futuro che le stesse ambizioni, donando alla Roma finalmente la luce persa lungo il cammino. Ma soprattutto garantendo il recupero degli uomini leader dello spogliatoio, primo su tutti capitan Pellegrini. Una rinascita che attualmente registra i giallorossi a soli 3 punti dalla qualificazione alla Champions League.

Sotto il segno di De Rossi

Sotto il segno di Daniele De Rossi la Roma è rinata, registrando numeri impressionanti. Da quando è arrivato l’ex capitano a giovare del cambio panchina sono stati diversi giocatori e con loro la condizione di una rosa in costante crescita. Una circostanza da non sottovalutare, specialmente in virtù delle problematiche riscontrate dagli stessi solo qualche settimana fa.

Un bottino esiguo, caratterizzato da 26 punti in 11 partite. Numeri che fanno la storia della Roma, appena dietro a quelli conseguiti nell’era Di Francesco e Garcia. Una nuova squadra creata ad immagine e somiglianza con a base le idee di De Rossi: propensione al sacrificio, tonnellate di carisma e voglia di incidere. Caratteristiche portate in campo dallo stesso nella lunga importante carriera di giocatore.

Numeri da Champions League che se registrati già a partire da inizio stagione avrebbero certamente raccontato una storia diversa. Sotto il segno di De Rossi la Roma è pronta a capovolgere il futuro, consapevole di avere davanti un Bologna che mai come quest’anno sta dimostrando unità di intenti e buon calcio.

Tuttavia, quel che maggiormente impressiona è la determinazione con cui Pellegrini e compagni stanno portando a termine il campionato. Con 7 gare a registro che possono ancora stravolgere un percorso che la Roma, sotto il segno di De Rossi, merita di conquistare.

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