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Nuovamente, e finalmente, tempo di Champions League. Nella serata di martedì 4 ottobre, allo Jan Breydel Stadium, si sfideranno i nerazzurri del Club Brugge e l’Atletico Madrid. Una gara atipica e dal fascino diverso rispetto alle aspettative della vigilia, dato che la compagine belga si presenta alla gara da prima del Girone B. Non esattamente la posizione che si poteva pronosticare al momento del sorteggio, dato che gli uomini di mister Hoefkens hanno pescato gli stessi Colchoneros e l’attezzato, almeno sulla carta, Bayer Leverkusen. Anche il Porto poteva rappresentare un’insidia non da poco, vista l’esperienza del team lusitano in campo europeo, ma i punti in classifica sono ancora 0. La classifica del Girone B, al momento, recita infatti: Club Brugge 6, Leverkusen ed Atletico Madrid 3, Porto 0. Il match in terra belga rappresenta un vero e proprio spartiacque per il proseguimento del cammino Champions delle due squadre.
Club Brugge, gioventù e talento: Hoefkens plasma prospetti futuri
La società del presidente Bart Verhaeghe ha costruito un team forte e competitivo, composto dal giusto mix tra esperienza e giovani dal futuro garantito. La partenza estiva del talento De Ketelaere aveva certamente scosso gli animi e destato preoccupazioni tra i tifosi dei belgi, ma l’allarme è presto rientrato. Skov Olsen, gli esperti Vanaken e Mignolet, il classe 2005 Nusa ed i noti Yaremchuk e Noa Lang sono solo alcuni dei profili che stanno trascinando i Blauw-Zwart al primo posto del Girone B di Champions League. Il Club Brugge si gode il terzo posto in campionato, col secondo miglior attacco e la seconda miglior difesa: il recente passo falso contro la diretta concorrente al titolo, lo Standard Liegi, sarà presto dimenticato, con l’invariato obiettivo di aggiudicarsi il titolo in Jupiler League.
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Il tecnico Hoefkens può quindi contare su una rosa tecnicamente valida, tatticamente duttile per giocare tanto col 4-3-1-2 quanto col solito 4-3-3. Le costanti sono gli esterni di cui dispone l’allenatore, abili nel puntare e saltare l’avversario e giocare per l’attaccante centrale. Da questo punto di vista, non mancano certamente i gol nelle gambe delle prime punte: il 23enne Jutglà e l’ucraino Yaremchuk sono i due riferimenti a cui l’allenatore belga non rinuncia mai, trovando in loro cinismo e grande abilità in manovra. Rispettivamente 7 ed 1 gol per i due in stagione, coadiuvati spesso dall’ex Bologna Andreas Skov Olsen (6) e dal centrocampista centrale Nielsen, arrivato dal Saint Gilloise ed a quota tre gol.
Champions League, il Club Brugge ci crede: la sfida con l’Atletico Madrid per il primato
Les Gazelles sono ora attese al bivio: tra le società più giovani del panorama internazionale grazie alla propria età media di 24.1 anni, il Club Brugge affronterà l’Atletico Madrid per confermarsi più di una semplice meteora di questo torneo. Una vittoria significherebbe consolidare il primato del Girone B e, salvo incredibili capovolgimenti, essere praticamente certi del passaggio del turno. Il doppio incrocio con gli uomini di Simeone arriva nel miglior momento di forma: tra le mura dello stadio di casa, i nerazzurri non hanno ancora perso in questa stagione (sei vittorie ed un pareggio) ed inoltre non hanno mai perso contro i Colchoneros (2 vittorie ed un pari).
Le quattro reti segnate nella trasferta contro il Porto hanno definitivamente lanciato gli uomini di Hoefkens, aumentando in loro autostima e consapevolezza. Il giovane Nusa è entrato da quel momento nella storia del calcio europeo, diventando il primo 2005 a segnare in Champions League, mentre l’ex Barcellona ed attaccante spagnolo Jutglà ha siglato il suo primo gol ed i suoi primi due assist nella massima rassegna europea. Il Club Brugge sta esponendo in Champions League i propri migliori talenti, senza dimenticare l’apporto in mediana dei giovanissimi Mbamba ed Audoor. Quale sarà la prossima grande plusvalenza della società belga non è dato saperlo: intanto i tifosi sognano e sperano, come mister Hoefkens. Lo Jan Breydel Stadium si prepara ad essere una vera e propria bolgia per battere la squadra di Simeone.
