Gravina sulla COVISOC: “Organizzazione professionista e super partes”

Le parole di Gabriele Gravina, presidente della FIGC, nei confronti del tema COVISOC e sulla possibile nuova agenzia di controllo

Francesco Mazza
2 Minuti di lettura
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In questi giorni sta tenendo banco il tema riguardante una possibile nuova agenzia di controllo finanziario ed economico al posto dell’attuale COVISOC. A riguardo si è espresso il presidente della FIGC, Gabriele Gravina. Queste le parole riportate da Italpress: Quello che sta avvenendo lo ritengo irriguardoso verso tre magistrati che fanno parte della COVISOC, professionisti straordinari, super partes, poi ci si accorge improvvisamente da oggi che la COVISOC non è più indipendente quando, lo dice la storia e lo dico anche io, ha una funzione assegnata per legge di assicurare che una società parta ed arrivi alla fine del campionato”.

E ancora: “La COVISOC non ha l’impegno di incidere sul bilancio per farti migliorare o peggiorare, quella è una tua scelta. La COVISOC deve garantire il non alteramente dell’equa competizione. Io mi chiedo ma in tutti questi anni non c’è stato un caso se non un’eccezione che riguarda il Pro Piacenza. Allora capisco che sono modalità diverse per interessarsi anche ad un settore che io ritengo già oggi assolutamente indipendente e formato da professionisti importanti”.

Il presidente ha concluso: “Dobbiamo concentrarsi insieme su quelle che sono le reali esigenza, quella che è la tutela dei reali diritti del mondo del calcio perché è assurdo che ci siano delle risoluzioni a livello di commissione europea che riguarda la tutela del diritto di autore derivanti da scommesse sugli eventi. Quello è un diritto sacrosanto che spetta agli organizzatori dell’evento. Il Portogallo lo ha affrontato e riconosciuto alla maggiore lega tutta la percentuale delle scommesse su quelle società e realtà”.

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