Lโannata 2023/24 รจ ufficialmente entrata nella fase conclusiva, con lโItalia ancora protagonista, dopo le tre finali europee conquistate le scorso anno. Se quella precedente, si era rivelata una stagione, in fin dei conti, deludente e amara, viste le tre medaglie dโargento conseguite, quella di questโanno puรฒ assumere un gusto ben piรน saporito per il calcio tricolore. Fuori dalla Champions, il nostro movimento รจ piรน che mai in corsa per lโEuropa League e la Conference.
Se questโultima vede la sola Fiorentina come portabandiera dellโItalia, nella seconda competizione europea possiamo vantare due squadre su quattro. Roma e Atalanta sono ben presenti in semifinale, con la prospettiva di potersi giocare una finale tutta italiana, come accaduto nel lontano 1997/98.
Altra epoca, dove campioni del calibro di Zidane e Ronaldo il fenomeno (vincitore della Coppa UEFA con lโInter) giocavano nel nostro Paese. E a distanza di 26 anni, abbiamo la possibilitร di gustarci unโaltra finale tricolore. Orgoglio per il nostro movimento, ma anche uno scenario storico per lโItalia. Difatti, dopo aver ufficializzato le cinque squadre partecipanti alla Champions League 2024/25, il calcio tricolore potrebbe persino allargare il roaster a sei.
Tutto dipenderร chiaramente dai risultati di Roma e Atalanta in Europa League. Se i bergamaschi sono i netti favoriti contro il Marsiglia, a maggior ragione dopo aver fatto fuori il Liverpool grande favorita, i giallorossi hanno la missione piรน ardua, ovvero superare lo scoglio Bayer Leverkusen, neo campione di Germania, nonchรฉ ancora imbattuto, con un clamoroso score di 46 risultati utili consecutivi.
Il carattere giallorosso
Il 16 gennaio 2024 la Roma ha cambiato la propria stagione, licenziando Josรฉ Mourinho e chiamando Daniele De Rossi sulla panchina della squadra in cui DDR ha militato per ventโanni, divenendone capitano e leggenda. Una scelta coraggiosa e, a tratti, sfrontata, ma che ha permesso ai giallorossi di stravolgere totalmente quello che appariva un destino segnato.
Con lโex centrocampista al timone, la squadra ha ritrovato fiducia, consapevolezza nei propri mezzi e (ultimo ma non meno importante) entusiasmo. Ingredienti decisivi per invertire un trend fino a quel momento ai limiti del deprimente, dove la Roma navigava nelle infauste acque del centro classifica. Quel nono posto maturato a gennaio sviliva lo spirito capitolino, per la storia e per gli obiettivi stagionali.
Con la Champions League divenuta ormai un miraggio, la missione di De Rossi appariva pressochรฉ impossibile. La realtร dei fatti รจ stata ben altra. DDR ha stretto qualche vite allentata, ha riequilibrato alcuni meccanismi, ma soprattutto, con lโintelligenza tattica che lโha sempre accompagnato in campo, รจ riuscito a capire quali esigenze andassero soddisfatte nei suoi giocatori. In questo modo, una volta ritrovata una certa serenitร di fondo, tattica e psicologica, la Roma ha inserito il pilota automatico.
Roma sulle gambe?
20 partite, 12 vittorie e tre sole sconfitte. Oltre a quelle perse contro le ingiocabili Inter e Bologna, la Roma รจ stata battuta anche dal Brighton in Europa League. 1-0 indolore, visto che il 4-0 dellโandata ha garantito un notevole cuscinetto per il passaggio del turno. Dunque, la campagna giallorossa รจ stata alquanto illuminante, tanto in Italia quanto oltre confine. E quella risalita che sembrava mera utopia, si รจ di colpo concretizzata.
Quinto posto in campionato, con quattro partite ancora da disputare, e semifinale di Europa League raggiunta. Questโultima dopo aver eliminato il Milan favorito, vincendo entrambe le partite del doppio confronto. Una dimostrazione di forza, tecnica e mentale sconosciuta fino a qualche mese fa, indice di un gruppo che aveva solamente bisogno di recuperare la fiducia, prima ancora degli schemi e del gioco. Roma ritrovata, pienamente in corsa per la qualificazione in Champions e per un trofeo, il secondo in tre anni.
Le ultime uscite perรฒ hanno denotato un certo calo fisico da parte dei giallorossi. Dopo tre mesi vissuti ad alta intensitร , da dettami di De Rossi, i giallorossi appaiono leggermente svuotati fisicamente. Il che non stupisce, vista lโalta velocitร che caratterizza le partite della Roma, comunque in grado di dare spettacolo e sfuggire, in un modo o nellโaltro, agli epiloghi nefasti. Le sfide contro Fiorentina, Udinese e Napoli sono state sufficientemente indicative sotto questo punto di vista.
La Roma non ha brillato nemmeno contro il Napoli, perlomeno dal punto di vista dellโintensitร , come De Rossi ci ha abituati fin dallโinizio della sua avventura nella Capitale. Ciรฒ nonostante, i capitolini sono riusciti a salvarsi nei minuti finali, per due volte (Fiorentina e Udinese) quasi allo scadere del recupero. Sintomo che, le energie fisiche potranno anche venir meno, ma col carattere e la forza di volontร , nulla รจ impossibile.
Da gennaio ad ora, la Roma รจ terza in Serie A per punti conquistati, alle spalle solamente del rullo compressore Inter e del Bologna delle meraviglie. Fin qui, De Rossi non ha (quasi) mai sbagliato un colpo, riportando la propria squadra ampiamente in zona Champions, obiettivo stagionale. Ma allโorizzonte, i giallorossi hanno ancora la possibilitร di mettere le mani su quella che rappresenterebbe la seconda coppa europea in tre anni.
Come ripetuto in precedenza, lโavversaria della Roma รจ probabilmente la peggiore attualmente in Europa. Difatti, il Bayer Leverkusen viaggia sulle ali dellโentusiasmo dopo la vittoria della Bundesliga, con Le Aspirine incapaci di perdere una partita. Non un buon auspicio per la compagine di De Rossi, in fiducia anche se in leggera flessione dal punto di vista fisico.
Dโaltro canto, i capitolini hanno la possibilitร di garantirsi la Champions League 2024/25 tramite la vittoria in Europa League. Un risultato che arricchirebbe il palmares, oltre a fungere da parafulmine in caso di eventuale clamorosa debacle finale in Serie A, a vantaggio di Lazio e Atalanta.
Carpe diem
Proprio lโAtalanta รจ lโaltra grande protagonista di questo rush finale. I bergamaschi hanno liquidato senza troppi patemi lโEmpoli, recuperando il sesto posto e portandosi a -2 dalla Roma, con il bonus della gara da recuperare contro la Fiorentina. Con la presenza della finale di Coppa Italia il 15 maggio contro la Juve, il calendario della Dea รจ piรน intasato che mai.
Al contrario dei capitolini perรฒ, lโAtalanta conserva una forma fisica nettamente superiore, oltre al solito discorso della fiducia. Lโimpresa compiuta ad Anfield ha dato slancio ai ragazzi di Gasperini, alla ricerca della consacrazione definitiva dopo svariati anni stabilmente nellโรฉlite del calcio italiano. E in questi termini, lโEuropa League offre unโoccasione unica ai bergamaschi, nonchรฉ lโopportunitร di riempire la bacheca, ferma ancora alla Coppa Italia conquistata nel 1963.
Esattamente come spiegato per la Roma, anche lโAtalanta ha la possibilitร di staccare il pass per la Champions in caso di successo finale in Europa League. Sorteggio che ha sorriso agli orobici, collocandoli nella parte โsoftโ di tabellone, mettendoli di fronte al Marsiglia, decisamente la meno quotata per arrivare in fondo. E Gasperini non intende lasciarsi sfuggire questa chance, vicina come mai prima dโora.
Il doppio confronti con i transalpini andrร giocato dallโinizio alla fine, ma รจ inevitabile considerare lโAtalanta favorita, in virtรน di un maggiore tasso tecnico rispetto allโOM, oltre allโentusiasmo generato dallโesaltante campagna inglese, dove la Dea ha espugnato Anfield con uno 0-3 storico. Storia รจ proprio lโobiettivo di Gasperini, sempre innovativo e ambizioso, ma mai vincente. Lโoccasione รจ finalmente arrivata. Ora sta al Gasp e alla sua truppa saperla cogliere.
All in sullโEuropa
Il percorso dellโAtalanta, assieme agli interpreti messi in campo da Gasperini nelle varie uscite, suggerisce una netta propensione verso la campagna continentale. Mossa preventivabile, nonchรฉ studiata ad hoc dal tecnico piemontese, spesso influenzato dallโimpegno extra campionato nella scelta del suo undici, come testimoniano i diversi turnover effettuati anche durante il girone, con conseguenti punti lasciati per strada.
Lโintento degli orobici รจ stato chiaro fin dal principio: sacrificare qualche punto in Italia, per avere un arsenale piรน affilato in Europa. Scelta che, fino a questo momento, ha pagato eccome. Ora arriva la scalata piรน dura, in relazione al fatto che lโAtalanta ha sofferto spesso e volentieri i favori del pronostico, mostrando invece maggiore leggerezza nelle situazioni in cui lโago della bilancia pendeva dalla parte avversaria.
Quella contro il Liverpool รจ solo una delle tante dimostrazioni avute. Dunque, la semifinale contro un Marsiglia sulla carta inferiore rischia di essere unโarma a doppio taglio, specie in un contesto dove ogni singolo calo di tensione viene pagato a caro prezzo. Atalanta che non potrร dunque permettersi di allentare la pressione, senza perรฒ farsi sopraffare dallโansia da prestazione.
Cosรฌ come Gasperini รจ consapevole di avere unโoccasione (forse) irripetibile, lโambiente bergamasco sa perfettamente che la chiave per il successo รจ la leggerezza che ha sempre contraddistinto la Dea. Alla luce di ciรฒ, la vittoria in Europa League potrebbe persino apparire la strada piรน percorribile, visto che Roma e Bayer Leverkusen avrebbero tutto per essere considerate favorite in unโeventuale finale contro i nerazzurri.
Alla conquista dellโEuropa
LโItalia intera segue attentamente Roma e Atalanta, con la prospettiva (e la speranza) di una finale tutta italiana. Una garanzia per avere sei squadre nellโedizione della Champions League 2024/25, quando lโex Coppa dei Campioni cambierร format, passando da 32 a 36 squadre, racchiuse in un unico girone.
Tanto per la Roma quanto per lโAtalanta, unโeventuale vittoria nella finale garantirebbe la partecipazione in Champions, rendendo cosรฌ ininfluente il piazzamento in Serie A. Ma ciรฒ significherebbe anche portare sei squadre italiane nel massimo palcoscenico continentale. Impresa mai riuscita a nessuna nazione, il che costituirebbe un primato per lโItalia, paradossalmente in unโannata dove nessuna nostra squadra figura tra le prime otto dโEuropa. Sarebbe il paradosso piรน dolce per il nostro Paese, primo indiscusso nel ranking UEFA.