Lungi da noi paragonare Moise Kean ad un oppositore politico della dittatura in Argentina e dintorni nella seconda metà degli anni Settanta, posto che qui parliamo di calcio. Ma l’ex Everton e PSG è letteralmente scomparso dai radar in stile desaparecido, e le notizie su di lui concedono poco spazio alla chiarezza su condizioni e prospettive per i prossimi mesi. Non gioca dall’8 dicembre contro il Napoli, poi l’infortunio alla tibia, evidentemente più grave del previsto, che lo ha tenuto fuori dal campo e gli ha negato il passaggio a gennaio all’Atletico Madrid.
Così ha commentato la vicenda a Tuttosport il fratello Giovanni Kean: “A Madrid ci hanno trattato benissimo, ma non volevano aspettare un mese in più. Mio fratello ha un problema alla tibia, ma la Juventus ci aveva spiegato che sarebbe rientrato in una settimana. Ci siamo fidati, ma gli esami fatti con l’Atletico Madrid hanno evidenziato tempi di recupero più lunghi di minimo tre settimane. Se avesse giocato avrebbe rischiato di peggiorare e compromettere le possibilità di andare all’Europeo”. Pareri contrastanti sui tempi di recupero, data del rientro ancora incerta, ed un futuro alla Juventus in bilico.
Kean alla Arthur: rinnovo con stipendio spalmato e prestito
Il tema di un possibile addio di Kean ai bianconeri tornerà di grande attualità in estate, quando mancherà un solo anno alla scadenza del suo contratto. I 3 milioni di ingaggio rendono però complicato piazzarlo in giro, motivo per cui la Juventus pensa ad una mossa alla Arthur: spiega la Gazzetta dello Sport che il piano potrebbe prevedere un rinnovo con stipendio spalmato per facilitare poi un prestito di Kean in qualche realtà che possa rilanciarlo. Lo stesso fratello aveva detto: “Rinnovo? Tutto rimandato a fine stagione. Moise ora pensa solo al rientro”.
