Lazio-Juventus, Tudor: “Ho parlato con Castellanos, Immobile sta bene”

Igor Tudor commenta la partita tra Lazio e Juventus, valida per la semifinale di ritorno di Coppa Italia: il tecnico analizza la situazione in casa biancoceleste

Francesca Rofrano
3 Minuti di lettura
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Si accende la tensione attorno alla partita decisiva di Coppa Italia che vedrà Lazio e Juventus battersi all’interno delle mura dell’Olimpico per andarsi a giocare la finale. Le due squadre si affronteranno alle ore 21:00 del 23 aprile, con la partita che ripartirà dal risultato di 0-2 a favore dei bianconeri.

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Alla vigilia della partita il tecnico dei biancocelesti Tudor ha parlato in conferenza stampa, analizzando quella che sarà la prova di carattere richiesta alla Lazio per ribaltare i pronostici: “Si gioca per una finale, è una gara importante, anche se il risultato non è facile. Dobbiamo provarci fino alla fine con tutte le forze e fare la partita perfetta. Non dobbiamo sbagliare nulla ed è il nostro obiettivo”.

Poi Tudor continua: “Da quando sono arrivato sulla panchina della Lazio, la squadra ha fatto buone prestazioni, ma io non mi accontento mai. Si fa un passo indietro soltanto se ci serve a farne due avanti. I calciatori partecipano e stiamo andando verso la giusta direzione”.

Ciro Immobile, Lazio
Ciro Immobile, Lazio @livephotosport

Lazio-Juventus, Tudor: “Immobile sta bene, ho parlato con Castellanos”

Il tecnico della Lazio Igor Tudor poi si concentra sulle prestazioni di alcuni calciatori negli ultimi match: “Immobile ha recuperato, sta bene ed è convocato, stessa cosa vale per Guendouzi. Con Taty Castellanos invece ho dovuto parlarci, perché a volte ci tiene fin troppo, anche alle critiche. Ha grandi qualità e sto cercando di tirare fuori il meglio anche da lui. Contro la Salernitana ha giocato bene, anche se non fa gol. Luis Alberto invece gioca tanto, ha sempre fatto il suo ruolo ma riesce ad adattarsi bene”.

Poi il tecnico si sofferma sulla prestazione da fare per tentare la grande impresa della rimonta contro la Juventus: “Per l’impresa dobbiamo metterci tutto, aggressività, fluidità e compattezza. Si vince con la qualità dei giocatori. Se non hai Felipe Anderson che dà la palla, con Kamada che fa quella giocato o Vecino che fa quel velo, la partita non la vinci”.

I giocatori la partita se la preparano da soli e non c’è niente da fare. Le motivazioni in questo caso si trovano da sole. Si mette attenzione per non sbagliare nulla. Non posso dirvi come abbiamo lavorato, ma abbiamo analizzato gli errori dei precendenti incontri“, conclude il tecnico della Lazio.

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