Non sarà stata la serata del bel gioco e delle giocate di fino, ma è un Milan corsaro quello che esce vittorioso dalla complicata trasferta in terra friulana. Un 2-3 sull’Udinese fondamentale per la classifica, con il 3° posto blindato e una flebile speranza di rimonta sulle prime due, e per il morale, in ambiente comunque scosso per una stagione fin qui non esaltante. Pioli la vince con i cambi, grazie al 5° gol stagionale di Jovic e alla gioia personale, in pieno recupero, di Okafor, giocatore che mostra potenzialità ma ancora in cerca della sua dimensione a Milano. La scena al Bluenergy Stadium se l’è presa, purtroppo, anche il brutto episodio che ha coinvolto Maignan.
Maignan duro: “Mi hanno chiamato scimmia, non è la prima volta”
È il 33′ quando l’arbitro Maresca sospende Udinese-Milan, con Mike Maignan che si dirige verso gli spogliatoi dopo i reiterati cori e ululati provenienti dagli spalti al suo indirizzo. Calmata la situazione si è ripreso a giocare, ma il portiere francese è duro nel post partita: “Al primo rinvio sono andato a prendere la palla e mi hanno chiamato scimmia, e non ho detto niente. Lo hanno rifatto e ho chiesto aiuto alla panchina, poi ho detto che non si poteva più giocare così. Non è la prima volta che mi succede, a me come ad altri. Cosa direi a chi ha fatto i cori? Non voglio incontrare o parlare con nessuno. Parlare non serve più a niente. Devono a vere sanzioni forti, stare a casa e non venire più allo stadio”.
