Napoli, cercasi jolly Elmas: Spalletti vincente e convincente anche senza il suo tuttofare

Il Napoli di Spalletti vola in Serie A e Champions League: all'appello sembra mancare solo Eljif Elmas, chiamato a reagire e dimostrare il proprio talento

Mattia Gruppioni
6 Minuti di lettura
- Pubblicità -

Seguici sui nostri canali

Una stagione particolare, iniziata all’ombra dell’exploit dei nuovi acquisti e dei vecchi compagni ma destinata a ripercorrere le orme delle passate nella terra del Vesuvio. Eljif Elmas è sempre stato l’uomo in più di Spalletti. A questo punto dell’anno solare, nella passata stagione, il macedone aveva collezionato però ben più presenze e dettato maggiormente i ritmi del Napoli. Nelle prime otto giornate di Serie A aveva totalizzato 375 minuti, conditi da un gol ed un cartellino giallo: nulla di invidiabile in termini di bonus, ma comunque carta valida soprattutto a gara in corso. Subentrato per ben cinque volte, il macedone aveva iniziato da titolare in sole tre occasioni, portando a termine una sola gara. Un gol in due presenze anche in Europa League, dove a questo punto dell’anno scorso si erano giocati due match.

Quest’anno, al momento, i numeri già di per loro poco esaltanti dell’anno scorso non sono migliorati. Spalletti ha fatto affidamento sul proprio jolly in poche occasioni: solo 237 minuti per Elmas fino ad ora, spalmati in tutte le gare di campionato. Sei volte subentrato, due volte sostituito: il macedone non ha mai portato a termine una gara, fornendo lo stesso apporto in termini di gol. In Champions League la storia non cambia, con appena un quarto d’ora di gioco all’attivo, sempre facendo parallelo con la scorsa annata e quindi fermandoci alla seconda giornata. Il confronto in termini di minutaggio non regge. Il Napoli ha impiegato il proprio tuttofare del centrocampo una partita e mezzo in meno rispetto alla stagione 2021-22, calcolando lo stesso numero di partite. Un calo dovuto certamente alle prestazioni altisonanti dei propri compagni, vincenti e convincenti.

Napoli, Raspadori e Kvaratskhelia boom: ora Elmas convinca Spalletti

Napoli, cercasi jolly Elmas: Spalletti vincente e convincente anche senza il suo tuttofare
Spalleti e Elmas, Napoli

Nulla sembra poter essere più come prima. Il Napoli vola sulle ali dell’entusiasmo e grazie alle meravigliose giocate dei suoi nuovi innesti estivi. Raspadori si sta rivelando il vero e proprio colpo rivelazione, giocando indifferentemente sulle trequarti, largo sull’esterno sinistro o da prima punta. Dall’altra parte, l’imprescindibile per il gioco di Spalletti sembra essere diventato Kvicha Kvaratskhelia, mattatore e capocannoniere stagionale del Napoli. I due stanno di fatto coprendo le giocate e la duttilità tattica di Elmas, abile nel giocare tanto in questi ruoli quanto da mezz’ala, con inserimenti facili e visione interessante. Ma anche qui c’è concorrenza.

Leggi anche: Napoli, record in Champions League: solo un club ha fatto meglio

L’equilibrio necessario per compensare la compresenza di Kvara, Zielinski, talvolta Raspadori ed anche l’esterno opposto – Lozano o Politano che sia – porta logicamente Spalletti a fare delle scelte maggiormente conservative nell’altra metà di centrocampo. Detto dell’imprescindibilità di Lobotka in cabina di regia, l’altra mezz’ala risulta dover essere fisica, tecnicamente magari più grezza ma tatticamente più intelligente. Da qui, l’impiego di Zambo Anguissa e la crescita, in questo ruolo, di Ndombele. Spalletti sa che Elmas non fa altro che aspettare la sua chiamata, ma il Napoli pare tanto bello ed equilibrato da essere difficile da smembrare per far spazio al macedone. A lui il compito di farsi trovare pronto nelle occasioni a disposizione: la prossima partita contro la Cremonese potrebbe essere test importante. Gli acciacchi di Zielo ed il ritorno dalla trasferta di Champions League potrebbero essere fattori chiave per convincere il tecnico a modificare qualcosa.

Napoli, Elmas cerca riscatto: gol ed assist per ritrovarsi

Eljif Elmas
Eljif Elmas

Il fatto che il macedone non abbia mai avuto, nell’esperienza partenopea, la continuità di rendimento necessaria per diventare un titolare inamovibile è fuori discussione. Lo stesso minutaggio nell’arco di una stagione intera parla per lui e testimonia il fatto che, con o senza Spalletti, Elmas risulti un giocatore duttile, valido come pedina a gara in corso o come dodicesimo uomo. Il che non è cosa da poco conto. Non sono molte le squadre d’alta classifica a poter contare su un profilo del genere, valido tecnicamente, tatticamente versatile e dal gol nelle gambe quando chiamato in causa. La scorsa stagione il numero 7 del Napoli ha concluso con 7 gol e 6 assist, subentrando in 26 delle 46 presenze da titolare e portandone a termine 11.

- Pubblicità -

Non un ruolino di marcia da primo della classe, insomma. Ma se quest’anno Zielinski e Raspa gli stanno chiudendo la trequarti, l’anno scorso era Mertens a fargli da sparring partner, senza dimenticare Insigne e Fabian Ruiz. Il Napoli aveva ed ha ancora tanti profili tecnicamente migliori del macedone, ma questo pare essere il suo compito primario: non far rimpiangere. Quando chiamato in causa, Elmas deve rispondere presente, coi fatti e coi numeri. Nella scorsa stagione, con lui in campo, i partenopei hanno registrato una media di 1.96 punti a partita. Spalletti lo considererà sempre il proprio jolly perfetto, in prima linea per sopperire alla mancanza dei titolari. Un ruolo di seconda fascia per Eljif, chiamato anche quest’anno ad emergere: un avvio difficile e discontinuo, in attesa di un grande finale.

Accedi per ricevere Aggiornamenti

Segui le squadre o le competizioni che preferisci per restare sempre aggiornato!

Proseguendo dichiari di aver letto e compreso
l’informativa privacy

P