🧑‍⚖️ Lazio-Juventus, Allegri a processo: la sentenza del web

Tudor all'esordio surclassa Allegri, con la Juventus che viene sconfitta per 1-0 all'Olimpico dalla Lazio: il tecnico bianconero è finito a processo, ancora una volta nel mirino del web, vittima di una sentenza molto dura con a regime tre scelte assai discusse

Federica Concas
17 Minuti di lettura
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Un gol al 93′ che racconta la lezione che la Lazio ha inflitto alla Juventus nel peggior modo possibile. Tudor sconfigge Allegri che non è più quel timoniere forte e coraggioso che nel girone d’andata, nonostante le mille avversità, è riuscito a mantenere compatto lo spogliatoio. Un momento assai difficile, sentenziato nella lunga notte post Olimpico.

Critiche forti giunte dopo l’ennesimo passo falso. Nottata in cui limmagine sbiadita del tecnico appare in bilico più che mai. Specialmente nella mente dei tifosi che a Max non hanno perdonato alcune scelte. Questioni denunciate sul web nel post partita contro la Lazio. Critiche che tuttavia hanno radici più profonde. Ben salde nei numeri registrati dalla Juventus.

Così, in particolare Twitter, per l’ennesima volta, diventa il social in cui i pareri degli internauti non si risparmiano. Con Allegri a capo di una crociata sempre più sulla difensiva, in cui ad emergere sono i dissapori degli stessi supporters. Stufi delle scelte del tecnico e, più in generale, di una società che non riesce ad imporsi come richiesto.

I numeri stagionali analizzati da Alex Delpiero

I numeri allarmanti

La Juventus si trova in un momento assai complesso della stagione. Le premesse registrate ad inizio annata hanno lasciato spazio ad un momento che nemmeno i tifosi, nell’ipotesi peggiore, si sarebbero aspettati. A parlare sono i numeri allarmanti delle ultime 9 gare che stanno raccontando il declino, o per meglio dire, la crisi vissuta in casa bianconera.

1 vittoria, 4 pareggi, 4 sconfitte. Un ruolino di marcia da quasi zona retrocessione. Una circostanza assai grave per una squadra come la Juventus. Per un club che dopo anni assai complessi ambisce per lo meno al sogno Champions League. Una crisi iniziata ufficialmente nella gara di ritorno contro l’Empoli. Incontro in cui i bianconeri non sono riusciti ad andare oltre il pareggio.

Quest’ultimo seguito dai passi falsi contro Inter ed Udinese e dal successivo pareggio con il Verona. Una crisi che sembrava avere trovato la retta via dopo la vittoria per 3-2 della Juventus con il Frosinone. Una speranza vana perché dopo non solo è arrivata la sconfitta contro il Napoli, ma nelle ultime tre due gare i bianconeri si sono arresi anche ad Atalanta e Genoa. Mettendo a cantiere solo due pareggi.

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Il culmine è giunto poi nella serata dell’Olimpico, un 1-0 incassato nei minuti finali che ha fotografato in toto il momento no della Juventus e le grandi difficoltà registrate. Sono appena 7 i punti in 9 partite. Numeri allarmanti che non possono e non devono passare inosservati. Un atteggiamento che certamente non appartiene ai tifosi, quest’ultimi attivi nel far sentire la propria voce.

Infatti, se è pur vero che nel post partita di Lazio-Juventus un calmo Allegri ha provato a gestire il clima rovente registrato dopo l’ennesima sconfitta. Viceversa, il popolo del web non è certamente rimasto in silenzio. E dopo i meme esilaranti dedicati al tecnico della Juventus alla vigilia del match ha espresso, in termini meno goliardici, il disappunto verso Max e la stessa società.

L’hashtag #AllegriOut

I numeri allarmanti, dichiarazioni volte alla calma, il popolo del web non ci sta ed infiamma l’ambiente con messaggi e post in cui ad essere predominante è la figura del tecnico della Juventus. A spiccare, in tendenza, è infatti l’hashtag #AllegriOut. Quest’ultimo capro espiatorio di una situazione che abbraccia anche le scelte tattiche intraprese dal timoniere della panchina.

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Tra catenaccio, la decisione di togliere una punta e la presenza di De Ciglio, reo per i tifosi di rappresentare un pupillo di Allegri sopravalutato, il via alle illazioni specialmente su Twitter è servito. Un piatto caldo che fuma e che racconta quanto gli animi degli internauti di fede bianconera oltre ad essere assai caldi, si siano concentrati sull’attitudine del tecnico.

Quest’ultimo punito a dovere per la scarsa volontà di mettere in campo una squadra dedita alla vittoria. Ma altresì uomini che di fatto non sono riusciti, tranne forse in due occasioni, ad impensierire l’avversario. Un punto di vista espresso sul web ma che al contempo apre la scena ad un’analisi che in parte rafforza le idee dei tifosi. Allegri deve lasciare la Juventus.

Poiché, se è pur vero che la Lazio non era assolutamente un avversario semplice, anche in virtù delle ultime vicissitudini relative al cambio panchina. La Juventus poteva invece approfittare del momento di rinnovo biancoceleste per portare a casa punti importanti. Così non è stato e l’hashtag #AllegriOut è il sentiment che maggiormente ha rappresentato la delusione bianconera.

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Le tre critiche mosse dal web

Non che la società sia esente da critiche. Ma quel che maggiormente racconta il malcontento dei tifosi, espresso nel web, fa riferimento principalmente alla figura di Allegri, sempre più al patibolo. Capro espiatorio di una situazione assai complessa, in cui si stenta a trovare una via d’uscita. Una vera e proprio condanna per la Juventus, così percepita dai tifosi.

Nel banco degli imputati, come anticipato, l’attitudine del tecnico ed il modo con cui prepara la squadra alla gara. In particolare sono in tutto tre le mosse che sono state contestate ad Allegri. Scelte che avrebbero viziato secondo il parere dei tifosi non solo la partita con la Lazio. Ma, più in generale un percorso che dopo lo scontro diretto con l’Inter è giunto ad un evidente declino.

Opzioni che rischiano di compromettere l’obiettivo Champions League, quest’ultimo ritenuto abbastanza fattibile ad inizio stagione. Ad emergere sul web è quindi la lucidità con la quale i tifosi bianconeri hanno individuato i principali problemi. Un presupposto che paragonato a numeri e dati acquisisce comunque un indizio tutt’altro che paradossale.

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Catenaccio, questione offensiva fanno tuttavia da scarno alla polemica che severamente ha colpito in primis l’utilizzo di De Ciglio. Quest’ultima una considerazione che seppur raccoglie proseliti, nulla in realtà ha a che vedere con i problemi registrati fino ad oggi. A differenza delle prime due ipotesi, circostanze avvalorate anche dagli addetti ai lavori.

Il catenaccio

Un modulo che risale addirittura agli anni ’40, diventato principalmente un attitudine imputata alla Juventus. Un modus operandi criticata dai tifosi e più in generale dagli addetti ai lavori. I bianconeri sembrano essere sempre più dediti al catenaccio. Uno stile di gioco basato sulla fisicità delle manovre, nella grande corsa, in coperture ferree e altrettanto in ripartenze efficaci.

Un modo di giocare molto prudente. Spesso utilizzato da chi in difficoltà prova a far valere le proprie qualità provando a gestire l’avversario, più che a creare e a rendere propositiva l’azione. Un atteggiamento spesso utilizzato dalla Juventus che nel catenaccio e a causa di esso sta perdendo punti importanti, che potrebbero rivelarsi decisivi per la Champions League.

L’analisi lineare di alcuni tifosi su Twitter come d’altronde il commento dei più esperti nelle varie trasmissioni televisive sottolineano proprio come la Juventus non riesca non solo a creare gioco ma anche contestualmente a non saper gestire l’avversario. Una circostanza non da poco per una squadra nata con l’intento di rappresentare uno degli organici più competitivi della Serie A.

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Ecco che dunque l’entrata in scena del catenaccio rappresenta un vero e proprio limite poiché utilizzato non solo all’evenienza. Ma in qualunque partita in cui i bianconeri scendono in campo. Un atteggiamento assai riduttivo, ma figlio anche delle scarse scelte che accompagnano la stagione di Allegri. Che con il contropiede non può certo risolvere i limiti registrati dalla rosa.

La questione offensiva

La questione offensiva rappresenta un caposaldo delle critiche registrate da Allegri sul web. A prescindere una delle cause maggiori alla crisi vissuta dalla Juventus. I numeri registrati dall’attacco bianconero sono quasi imbarazzanti. A riportarlo, in toni accesi, è stato qualche settimana fa anche il noto quotidiano Tuttosport, sempre molto clemente nei confronti dei bianconeri.

Una problematica che tuttavia non si sta registrando solo nell’attuale stagione ma che addirittura si sta portando dietro da ben tre lunghi anni. E se è pur vero che nel banco degli imputati, insieme alle scelte del tecnico, c’è Dusan Vlahovic. La circostanza che maggiormente preoccupa i tifosi è che il croato, tra alti e bassi, sta comunque rappresentando l’uomo più decisivo.

Indice di quanto le scelte in attacco siano molto limitate, in virtù di acquisti e giocatori che non stanno rendendo come dovrebbero. Tuttavia, l’atteggiamento dei tifosi nei confronti di Allegri è più che comprensibile. Dal momento che la panchina della Juventus, negli ultimi anni, è sempre stata guidata dal tecnico toscano.

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Un cane che si morde la coda in virtù di scelte di modulo, interpreti e condizioni che secondo il popolo bianconero non avrebbe messo in grado la squadra di rendere a dovere. Una diatriba l’attacco assai complessa. Riportata in questo articolo sotto il profilo web, ed in particolare su Twitter. Ma che tuttavia non può essere rilegata solo ed esclusivamente alla figura di Allegri.

Il pupillo nel mirino

La scelta di De Sciglio è quella che maggiormente ha scosso il sentimenti del popolo bianconero. Battezzato come un vero e proprio pupillo, il ritorno in campo dopo 11 mesi ha anche mosso le critiche ad esempio di Paolo Assogna che, intervistato ai microfoni di Sky Sport, ha espresso alla viglia della gara le perplessità circa la scelta effettuata da Allegri.

Una ruggine registrata da diverso tempo con protagonista il difensore bianconero che prima di aver subito l’increscioso infortunio era stato spesso incluso nelle scelte di Allegri. Quest’ultime fortemente criticate dai tifosi. Inserito in un ruolo oltretutto assai complesso, De Sciglio si è rivelato un buco nell’acqua, oggetto di critiche al termine della gara.

Tuttavia, non si può disquisire sul fatto che Allegri abbia provato per lo meno a smuovere la rosa, facendo scelte ritenute alla viglia azzardate. La stessa mossa De Ciglio non ha raccolto l’approvazione degli addetti ai lavori, ma ha pur sempre rappresentato un’opportunità per vedere la Juventus sotto un’altra prospettiva. Quest’ultima non perdonata al tecnico.

Il pupillo di Max, così come ribattezzato dal web, non ha certamente giocato una partita entusiasmante. Tuttavia, la scarsa simpatia dei tifosi nei confronti del difensore è risaputa e non ha certo sconvolto chi segue la tifoseria della Juventus nei vari canali social. Poiché se è pur vero che il web non è il luogo della verità. La voce dei tifosi costituisce a prescindere un elemento cardine per un club.

Massimiliano Allegri, Juventus
Massimiliano Allegri, Juventus @livephotosport

Possibili scenari

La lita dopo Juventus-Genoa, le polemiche che si sono susseguite nel post partita. Il nuovo atteggiamento di Allegri dopo la sconfitta contro la Lazio. Sono tante le circostanze che nell’ultimo periodo stanno caratterizzando l’alone di mistero che avvolge la panchina della Juventus. Con possibili scenari che di giorno in giorno acquisiscono spiazzanti dietrofront.

Allegri resta, Max va via. Un grattacapo da cui la stessa Juventus starebbe faticando ad uscirne. Tra attestati di stima, critiche, smentite ed altrettanti punti oscuri. Una scelta che giungerà a fine stagione e che non esimerà i bianconeri dal prendere una decisione, con possibili scenari che oltre a rivelarsi decisivi. Potrebbero infiammare ancora una volta l’ambiente.

Un altro anno in bianconero per Allegri potrebbe rappresentare un taglio deciso e netto tra la società e gli stessi tifosi. La conferma del tecnico giunta già lo scorso anno aveva generato un malcontento inevitabile, palcato solo delle buone performance dimostrate dai bianconeri ad inizio percorso. Momento in cui Vlahovic e compagni si sono contesi il titolo con l’inter.

Tuttavia, le critiche non hanno stentato a ripresentarsi a partire dal primo passo falso della Juventus. Momento che ha raggiunto l’apice nella gara persa contro l’Udinese, giunta dopo il ko sontuoso contro l’Inter. Gare in cui a finire nel mirino dei supporters sono state le scelte di Allegri ed il modo in cui la squadra si è presentata arresa ad entrambi gli appuntamenti.

Da quel momento, i possibili scenari relativi al futuro di Allegri si sono alternati, andando di fatto a registrare palpabili ipotesi che hanno spesso tuttavia registrato la possibilità che il Max restasse almeno per un altro anno a capo della panchina. Una notizia tuttavia mai avvallata dal tecnico che ha spesso prontamente rimandato tali notizie al mittente.

Massimiliano Allegri, Juventus
Massimiliano Allegri, Juventus @Twitter

Allegri verso l’addio

Non andrà via in questa stagione ma, nonostante le smentite, risulta sempre più possibile che Allegri saluterà definitivamente la Juventus. Un addio che dovrebbe registrarsi a fine annata e che sancirà definitivamente una storia assai lunga che, tra lasciti e ritorni, già da un pezzo ha registrato una rottura non indifferente con l’ambiente.

Il tecnico indipendentemente dalla volontà della Juventus potrebbe essere il primo ad alzare bandiera bianca a fine stagione. Il rapporto tra Max e la Vecchie Signora, indipendentemente da gioie, poche, e dolori, tanti, è ormai da due stagioni che continua a trascinarsi. Nonostante le numerose indiscrezioni relative all’eventuale addio.

Non è infatti una novità, né per i tifosi né per lo stesso tecnico che durante la stagione seppur finito nel mirino, come spesso accade, ha comunque accettato scelte societarie assai dubbie. Operazioni in ottica mercato che non hanno spesso aiutato Allegri. Ma che anzi hanno registrato un limite alle ambizioni della stessa Juventus.

L’addio di Allegri è sempre più vicino, Juventus volente o nolente. L’addio del tecnico toscano tuttavia registrerà un lascito su cui il club bianconero dovrà assolutamente lavorare. Poiché se come evidenziato il parere dei tifosi mette Max al centro di ogni polemica. Quel che non ha funzionato esula dal singola responsabilità. Come è giusto, web a parte, sottolineare.

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