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Era l’ormai lontano ed ancora estivo 30 agosto, quando la squadra allenata da Simone Inzaghi batteva tra le mura di San Siro la Cremonese di Max Alvini. Al minuto 76 il terzo ed ultimo gol segnato in questa Serie A da colui che, soprattutto in assenza di Lukaku, dovrebbe trascinare la squadra nerazzurra verso le zone alte della classifica: Lautaro Martinez. Il Toro, a secco da ben sette partite ufficiali tra campionato e Champions League, è alla ricerca del gol perduto, nonché della miglior condizione e del miglior smalto fisico, che potrebbero ridar lustro e risultati tanto a lui quanto all’Inter. Con la confermata assenza di BigRom e Correa, l’allenatore Inzaghi si trova costretto a rispolverare la coppia d’attacco composta dallo stesso numero 10 e dal bosniaco Edin Dzeko, nella speranza che la trasferta contro il Sassuolo porti in dote buone notizie dal campo.
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Oltre ad un Martinez da ritrovare, la Beneamata deve invertire un trend negativo lontano da Milano. Dopo la trasferta di Lecce della prima giornata, infatti, i nerazzurri non hanno mai più vinto fuori casa in questa stagione, sintomo di un avvio complicato e al di sotto delle alte aspettative. La classifica dopo il ko interno contro la Roma comincia a delinearsi e, per stare aggrappata al treno di testa almeno virtualmente, l’Inter guidata da Barella & co. non può permettersi ulteriori passi falsi lontano da San Siro. Il campo di Reggio Emilia è storicamente imprevedibile, dato che qui sono arrivate sia sconfitte dolorosissime che vittorie esaltanti: il Sassuolo degli ultimi tempo è squadra che non scherza e sa esaltarsi contro le big. A Lautaro il compito di tornare ad esultare e riportare i suoi alla vittoria dopo troppo tempo d’astinenza.
