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Sono passati oltre nove mesi dal 4 giugno 2023, giorno dell’ultima presenza di Tammy Abraham con la maglia della Roma. L’avversario era lo Spezia, oggi in lotta per non retrocedere in Serie C, mentre l’attaccante inglese vede la luce in fondo al tunnel dopo la lesione totale del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro.
Abraham ha ricevuto una prima convocazione simbolica nell’ultima giornata di campionato contro il Sassuolo, ma De Rossi conta di averlo a disposizione a stretto giro, soprattutto dopo l’infortunio di Azmoun. L’ex Chelsea ha ripreso ad allenarsi parzialmente con il gruppo e l’obiettivo è quello di tornare a giocare tra il derby di campionato con la Lazio del 6 aprile e l’andata dei quarti di finale di Europa League con il Milan dell’11.
Il ruolo di Abraham
In attesa di riaverlo al 100%, De Rossi ha inizato a ragione a come inserirlo tatticamente nel suo schacciere. Abraham dovrebbe ricoprire il ruolo di vice Lukaku, ma il tecnico non ha escluso la possibilità di farli giocare insieme in coppia in questa parte finale di stagione.
L’attaccante inglese infatti può ricoprire il ruolo di punta centrale con due trequartisti alle spalle, come riferimento principale in un tridente o al fianco di un altro centravanti, come starebbe pensando De Rossi. Con Azmoun che rischia di stare fuori per circa un mese, il suo ritorno è fondamentale per aumentare le opzioni nel reparto offensivo della Roma.
Futuro
Il ritorno di Abraham diventa fondamentale anche in ottica mercato. Nell’estate del 2021 la Roma ha sborsato 40 milioni di euro per prelevarlo dal Chelsea. A De Rossi il compito di rilanciarlo per la prossima stagione: il cartellino si è svalutato dopo l’infortunio e l’idea è quella di tenerlo anche il prossimo anno, per poi eventualmente cercare compratori in Inghilterra.
In estate il club giallorosso proverà anche a tenere Lukaku, arrivato sempre dal Chelsea con un prestito annuale, senza né diritto né obbligo di riscatto. I Blues chiederanno almeno 40 milioni di euro per il cartellino. Da valutare anche il futuro di Azmoun, per il quale i capitolini hanno un diritto di riscatto a 12,5 milioni di euro.
