È una stagione altalenante quella condotta sin qui dal Torino, fatta di grandi aspettative ad inizio stagione, una fase centrale deludente e di tensione tra tifoserie e Juric, ed una ripresa in questo inizio di 2024, che alimenta le speranze Europa. In tale contesto, rimane un enigma il futuro del tecnico croato, il cui contratto coi granata scadrà il prossimo giugno. Il rapporto bello ma sicuramente turbolento con la piazza fa riflettere l’ex Verona e Genoa, che prende tempo anche per capire le prospettive del club, gli investimenti a lungo termine, per poter costruire qualcosa che punti veramente in alto e non vivacchi a metà classifica. Cairo vuole il rinnovo, ma questo non è per niente scontato.
Juric e il rinnovo, Cairo: “Quando sarà pronto ci siederemo”
E potrebbe Juric fare in effetti parte di quella categoria di allenatori, come Thiago Motta e Palladino, che prima di legarsi al loro club vogliono aspettare di vedere quanto in alto la società sia disposta a volare per diventare una grande, e chi delle big potrebbe chiamare a giugno, posto che tra Milan, Napoli e Roma, più di qualcuna probabilmente cambierà. Mesi fa Cairo ha parlato così del rinnovo del croato: “Parlavamo di rinnovo a gennaio, quando abbiamo preso Ilic. Arriverà il momento giusto, lo stimo molto. Penso che possa continuare un ciclo che sta portando frutti a Torino, e quando sarà pronto ci siederemo sicuramente. Gasperini è all’Atalanta da tanto e sta facendo bene, lui è l’evoluzione della specie”.
