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Era dalla stagione 2015/16 che il Torino Fc non riusciva a conquistare 10 punti nelle prime sei partite di campionato. All’epoca sulla panchina dei granata sedeva Giampiero Ventura, il quale al termine della stagione stessa, risolse il suo contratto con il club piemontese per vestire i panni di ct della Nazionale. Sei anni dopo la storia si ripete, ma questa volta a guidare il gruppo di Via Arcivescovado c’è Ivan Juric. Con il mister di Spalato i granata sembrano aver trovato lucidità e compattezza, oltre che un senso di appartenenza, che da tempo non si osservava dalle parti del Filadelfia.
Torino, contro il Sassuolo servono i gol
Con le vittorie contro Monza, Cremonese e Lecce, Buongiorno e compagni hanno dimostrato di aver appreso al meglio i dettami impartiti da Juric. Ed anche quando i 3 punti non sono arrivati (vedi Atalanta e Inter) i granata non hanno mai sfigurato, sprigionando azioni da gol e un credo calcistico ben definito. Un dato però non ha risposto presente all’appello di questo inizio di campionato: i gol. Si è fermato a “sei” il registro delle marcature piemontesi, a fronte di un buon possesso palla ed occasioni create davanti alla porta. Un dato sicuramente da migliorare e al quale Juric sta già lavorando in vista della prossima sfida. Questo sabato infatti, il Torino affronterà il Sassuolo tra le mura amiche, calcio d’inizio fissato per le 20e45. Contro i neroverdi verranno chiamati a rapporto specialmente Nemanja Radonjic e Antonio Sanabria, entrambi a quota 1 gol in stagione. La credibilità delle ambizioni europee del club passano dai loro piedi e al Grande Torino servirà (anche) il loro fiuto del gol per tornare a sognare.
