Torino, i granata “parlano” straniero: solo 3 gli azzurri in rosa

Un mix di origini differenti permea il Torino di Juric, con solo tre italiani nel club, la percentuale di azzurri è la più bassa della storia

Lorenzo Bosca
2 Minuti di lettura
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Con l’impegno delle Nazionali in Nations League, un dato avrà sicuramente incuriosito tutti i tifosi del Torino. Sono ben dieci infatti i calciatori del gruppo allenato da Ivan Juric ad aver lasciato il capoluogo piemontese per unirsi ai rispettivi connazionali. Numeri sorprendenti, considerando la posizione in classifica (e di fatturato) dei granata, e che ricordano quelli dei top team. Interessante poi osservare le diverse nazionalità dello scacchiere costruito dal mister di Spalato. Come riportato stamane da TMW, i granata non a caso sono il gruppo della storia del Torino più “internazionale” di sempre. Con solo tre italiani infatti: Pellegri, Ricci e Buongiorno (oltre che il terzo portiere Gemello), sembrano ancora più lontani i tempi quando i dieci undicesimi della Nazionale Italiana erano composti dai titolari del Grande Torino. 

Radonjic e Vlasic, Torino
Radonjic e Vlasic, Torino

Andiamo dunque a ricercare le origini della formazione piemontese. Si parte del Paraguai di Antonio Sanabria, passando per la Russia di Miranchuk e  concludendo con la Francia di Adopo, Karamoh e Bayeye. Importante poi la presenza dall’est europa, con il terzetto serbo: Milinkovic-Savic, Lukic e Radonjic, così come il croato Vlasic (connazionale di Juric),  l’Albania di Berisha e il Kosovo di Vojvoda. E ancora: il giovane turco di cui si dice un gran bene Ilkan, il ceco Zima e l’austriaco Lazaro. Insomma, un mix di culture ed origini differenti, sapientemente raccolti da Juric, con l’obiettivo di far Tornare Grande il Torino (con o senza italiani). 

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