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Uno scontro dal gusto romantico e nostalgico, tanto per i numeri quanto per la storia ed i calciatori che sono passati per queste due piazze del calcio italiano. Venezia e Bari si sono affrontate 52 volte nella storia, dal 1929 all’8 ottobre 2022: la sfida del Penzo significa tanto per l’una e per l’altra squadra. La compagine allenata dal croato Javorcic è chiamata ad una reazione d’orgoglio, dopo un inizio di Serie B disastroso e reso ancora più amaro dal favore del pronostico fino ad oggi non rispettato. Pur avendo perso profili come Aramu ed Henry, i lagunari retrocessi partivano con ambizioni ben diverse, volendo puntare subito alla risalita in massima serie. Dall’altra parte la sorpresa pugliese, quel Bari neopromosso che si gode il secondo posto della cadetteria e non vuol smettere di sognare.
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Ecco dunque che la partita del Penzo assume un significato importante da ambo le parti. Il Venezia vuole risollevarsi dalle zone calde della classifica, e farlo contro una squadra quotata come quella dei Galletti darebbe ulteriore stima agli arancioneroverdi del presidente Niederauer, a maggior ragione dopo la vittoria di Cagliari. Mignani invece ha tutt’altre intenzioni: il suo Bari viaggia spedito verso la vetta della classifica, in un giusto mix tra squadra rivelazione e squadra che può effettivamente ambire al salto di categoria. I gol di Cheddira ed Antenucci sono una manna dal cielo per il club di De Laurentiis, mentre mister Javorcic deve sperare nel talento dei vari nazionali come Cuisance, Denis Cheryshev e Joel Pohjanpalo.
