Barcellona, Raphinha: “Qui per la mia famiglia, il Barcellona è il club più forte del mondo”

L'attaccante del Barcellona Raphinha ha raccontato di sé, della sua precedente vita in Brasile e della sua giovane carriera calcistica

Mattia Gruppioni
3 Minuti di lettura
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L’attaccante brasiliano in forza al Barcellona Raphinha si è lasciato ad un’intervista a UOL Esporte, in cui ha narrato gran parte dei suoi 25 anni di vita. Dagli inizi difficili nel quartiere di Porto Alegre all’esperienza in Spagna con il Barcellona, passando per la Premier League e gli anni trascorsi con il Leeds. Raphinha ha cominciato la propria intervista dichiarando: “Per chi è nato in un quartiere come me, è difficile rimanere concentrati. Vengo da Restinga, dove è difficile andare per la tua strada e non sbandare. Le opportunità appaiono, ce ne sono molte. Promettono un modo più semplice per fare soldi. Ed è qui che le persone si perdono”.

Un inizio di vita ed uno spirito di adattamento non indifferente per Raphinha dunque, che prosegue: “Ho perso molti amici nel mondo del crimine, nel traffico di droga. Amici che hanno giocato dieci volte meglio di me e che avrebbero potuto essere in una grande squadra di calcio del mondo. È stato grazie alla mia famiglia che non ho mai abbandonato la scuola e ho ignorato le opportunità che avevo di prendere la strada sbagliata. Grazie a loro, io sono qui”.

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Raphinha: “Premier League sogno d’infanzia, Barcellona nido dei miei idoli”

Spostando l’attenzione dalla vita privata al campo, Raphinha spiega il suo passaggio dal Rennes al Leeds di Bielsa: “Il trasferimento dalla Francia all’Inghilterra è stato l’episodio più notevole. È stato difficile uscire da lì in quel modo, ma la Premier League, il campionato di tante stelle che ho sempre seguito con occhi luminosi. Era il mio sogno d’infanzia”. E poi, l’apoteosi, di nome Barcellona: “Ho avuto molte offerte dopo il mio periodo al Leeds, ma sapevo esattamente cosa volevo. Con molto impegno e dedizione ho raggiunto ciò che ho sempre voluto, ovvero il più grande club del mondo. I miei idoli d’infanzia, tra cui Ronaldinho, giocavano nel Barcellona, quindi avevo il sogno di venire qui e non ho risparmiato sforzi per raggiungerlo”.

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