😱 Champions League minacciata dal terrorismo, Luis Enrique: “Siamo preoccupati”

Sale l'allerta terrorismo sulle coppe europee; alla vigilia di Psg-Barcellona in programma mercoledì 10 aprile alle ore 21:00, Luis Enrique si è dimostrato molto preoccupato al riguardo

Marco Gioviale
2 Minuti di lettura
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Si alza la tensione in questa due giorni di Champions League, e non solo sul campo: torna l’allerta terrorismo negli stadi europei. L’organo di informazione Al Azaim, portavoce dell’Isis, ha infatti pubblicato un manifesto dove si minacciano direttamente gli impianti sportivi delle prossime gare di Champions. Alla vigilia di Psg-Barcellona, Luis Enrique ha espresso la sua preoccupazione al riguardo: “Speriamo sia una cosa che riusciremo a controllare”.

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“Siamo tutti preoccupati, speriamo che resti una minaccia e non accada nulla. La sicurezza è importante per tutti, ma dobbiamo provare a concentrarci sul calcio”. Così è intervenuto in conferenza stampa il tecnico dei parigini. Mercoledì 10 aprile alle ore 21:00, in un Parco dei Principi più che mai blindato, l’allenatore spagnolo affronterà il suo passato blaugrana.

Luis Enrique, PSG
Luis Enrique, PSG @Twitter

Allerta massima anche all’Emirates di Londra e al Santiago Benabeu di Madrid, con quest’ultimo che, per l’occasione, ha chiesto all’UEFA di chiudere il tetto dell’impianto. Già nella finale di Cardiff 2017, sempre per motivi di sicurezza, il tetto del Millennium Stadium fu chiuso temendo attacchi dall’alto con dei droni. In ogni caso, il governo di Madrid ha già attivato tutte le procedure di sicurezza per la partita contro il Manchester City. Saranno 3.000 le forze di sicurezza che presidieranno lo stadio e gestiranno la presenza di 8.000 tifosi avversari.

La sfida a Xavi: “Il Barca sono io”

Durante la conferenza stampa, Luis Enrique ha colto l’occasione per lanciare un guanto di sfida a Xavi, attuale tecnico dei catalani. “Non conosco Xavi allenatore, amo il Barcellona ma sono anche un professionista. Sono il massimo rappresentante dello stile Barca e del calcio catalano, senza ombra di dubbio”. L’ex allenatore proprio dei blaugrana ha poi continuato: “Non è solo una mia opinione, lo dicono i dati: possesso palla, gol, pressing, trofei vinti. Sono io a rappresentare al meglio il Barcellona, anche se altri pensano il contrario”.

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