⚔️ Voglia di Coppa Italia: Atalanta per la storia, Fiorentina per il riscatto

Dopo la Juventus, è tempo di scoprire la seconda finalista di questa edizione della Coppa Italia: l'Atalanta vuole scrivere il suo nome nella storia aggiungendo un trofeo ai tanti attestati di stima, la Fiorentina punta al riscatto dopo le due finali perse dell'anno scorso

Lorenzo Zucchiatti
10 Minuti di lettura
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Non ha di certo deluso le attese in quanto a spettacolo la prima delle due semifinali di ritorno di Coppa Italia, che ha visto la Juventus conquistare la sua 22ª finale, con un saldo attivo che dice 14 vinte e 7 perse. Grande delusione per la Lazio, che aveva assaporato una rimonta d’antologia, spezzata da un gol di Milik nel finale che rende quella di ieri sera la più dolce delle sconfitte bianconere in stagione. Ma non è finita qui.

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In campo questa sera alle 21:00 Atalanta e Fiorentina, per il secondo ed ultimo pass per lo Stadio Olimpico, in un’altra sfida dall’esito incerto. Si riparte dall’1-0 dell’andata firmato Mandragora, che offre un piccolo ma non rassicurante vantaggio ai viola per gestire la gara di Bergamo. Ciò che accumuna le due squadre è una voglia di Coppa Italia importante, per due club sicuramente non abituati ad alzare trofei tutti i giorni.

L’Atalanta vuole scrivere una pagina indelebile della sua storia, coronando il percorso fatto da Gasperini con un segno indelebile del suo passaggio; Fiorentina che cerca riscatto dopo le due finali perse l’anno scorso che pesano ancora come macigni sull’orgoglio viola. La Coppa Italia è un’occasione troppo ghiotta per lasciarsela scappare, e dunque occhi puntati sul Gewiss Stadium in questo mercoledì sera.

Gasperini cerca gloria

Due anni fa, nell’edizione 2021/22, fu la Fiorentina a sfangarla sulla Dea in Coppa Italia, ai quarti di finale, con eroi della serata la meteora Piatek ed un Milenkovic provvidenziale al 93′, e ciò offre all’Atalanta un motivo di rivalsa. Ma al di là di questo piccolo ricorso storico, Gasperini cerca gloria con un trofeo che, anche a detta sua, impreziosirebbe il percorso suo e del club in questi anni.

C’è solo un trofeo nell’impolverata bacheca dei nerazzurri, e trattasi proprio di una Coppa Italia, datata 1963, un lasso di tempo che pesa se si pensa ai progressi fatti dalla squadra negli ultimi anni. Da allora la finale di questa competizione è stata raggiunta altre 4 volte, tutte perse, di cui le più recenti risalgono al 2019, 0-2 con la Lazio, e al 2021, 1-2 con la Juventus. Inesperienza e un po’ di sfortuna hanno inciso, ma è tempo di riprovarci.

È lo stesso Gasperini, in un’interista, ad aver affermato che la Coppa Italia è la reale competizione alla portata dell’Atalanta, anche se dopo Liverpool anche l’Europa League ingolosisce non poco. La Fiorentina si è rivelata squadra tosta e con la stessa vena creativa della Dea, e per batterla servirà certamente qualcosa in più rispetto alla gara del Franchi.

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Atalanta a più facce

Se il rendimento è stato alto e costante nella prima metà di stagione, stanchezza e molteplicità di impegni hanno messo in mostra un’Atalanta a più facce in questo 2024: distratta in campionato, anche se la vittoria di Monza rilancia le ambizioni Champions, magica e spensierata in Europa League, contratta nella gara d’andata contro la Fiorentina in Coppa Italia.

Scamacca, Atalanta
Scamacca, Atalanta @Twitter

Al Franchi non è stata la solita Atalanta, come se la pressione di dover vincere, di giocare una competizione alla portata, avesse impedito alla squadra di Gasperini di esprimersi al meglio, cosa assolutamente non vista ad Anfield. La buona notizia è stata trovare una Fiorentina che, al netto dell’eurogol di Mandragora, ha dimostrato come sempre di fare tanta fatica a segnare, e l’1-0 finale offre una gara di ritorno aperta.

Fondamentale sarà anzitutto blindare la porta di Carnesecchi, rimasta inviolata nelle ultime 13 gare tra Serie A, Coppa Italia ed Europa League, sembra quasi paradossale, soltanto al Maradona di Napoli e ad Anfield con il Liverpool. Davanti poi ci si affiderà ancora a Scamacca, autore di 5 gol negli ultimi 6 match disputati e desideroso di prendersi la 9 della Nazionale italiana al prossimo Europeo.

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Gasp e l’Atalanta ancora insieme: rivoluzione in estate?

Dovesse arrivare il tanto agognato trofeo però, potrebbe non arrivare la mossa alla Mourinho del “vinco e me ne vado”, posto che qualche giorno fa Percassi ha dichiarato di voler proseguire con Gasperini almeno fino al 2025. Se così fosse, il tecnico dei nerazzurri diventerebbe il secondo allenatore della storia ad arrivare a quota 9 campionati consecutivi nello stesso club dopo Trapattoni, giunto a 10 con la Juventus tra il 1976 e il 1986.

Gian Piero Gasperini, tecnico dell'Atalanta*
Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta*

Va da se però che, con o senza il Gasp, il rischio mini rivoluzione in estate c’è, con alcuni big che potrebbero voler cambiare aria: su tutti Koopmeiners, giocatore da top club europeo che, un mese fa, ha pubblicamente dichiarato di aver chiesto di essere ceduto a fine anno; o Ederson, prototipo del centrocampista perfetto per la Premier League. Tutte considerazioni che prenderanno presto piede, ma prima c’è da fare grande l’Atalanta, in una semifinale di Coppa Italia da dentro o fuori.

Lasciatemi cantare, sono un Italiano

Come per la Dea, anche la Fiorentina ha nella Coppa Italia il suo ultimo trofeo vinto: certo, in questo caso non sono passati 61 anni ma “solo” 13, quando nel 2001 la Viola guidata da Roberto Mancini e dei vari Di Livio, Rui Costa e Chiesa alzava nel cielo di Firenze (allora la finale era andata e ritorno) la coppa battendo il Parma. Da lì altre due finali, contro il Napoli nel 2014 e l’anno scorso con l’Inter, che non hanno portato gioie ai tifosi.

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Se poi aggiungiamo anche l’atto finale della Conference League perso a pochi minuti dalla fine contro il West Ham, la scorsa stagione della Fiorentina è stata particolarmente amara, e non stupisce dunque che la priorità sia stata quella di ripetere la cosa, sperando in un esito diverso. Le due semifinali promettono bene, con Italiano che vuole regalare un trofeo alla città prima di chiudere il sipario sulla sua avventura a Firenze.

Vincenzo Italiano, allenatore Fiorentina
Vincenzo Italiano, allenatore Fiorentina @livephotosport

Anche quest’anno le critiche non sono mancate per un 2024 che, in campionato, si sta rivelando molto deludente (solo 11 punti conquistati e 15ª posizione considerando solo il girone di ritorno), con la squadra che rischia di rimanere fuori dalle posizioni per l’Europa. Italiano però si sta rivelando uomo di coppa estremamente efficace: ad un passo dalla finale di Coppa Italia e con la semifinale di Conference col Brugge da giocare, il tecnico, scomodando il grande Toto Cutugno, sembra urlare all’ambiente “Lasciatemi cantare”, per cercare di sfatare il tabù trofeo.

Fiorentina a caccia di gol

Il vero crucio della Fiorentina è trovare la via del gol, qualcosa di difficoltoso che si riflette non tanto nei numeri della squadra in generale quanto in quelli dei singoli attaccanti. Prendendo in considerazione tutte le competizioni, soltanto Nico Gonzalez con 11 reti è attualmente in doppia cifra, con Beltran a 9, un Nzola fermo a 5 e fuori dalla lista dei convocati per la terza partita consecutiva, ed un Belotti a quota 1 dal suo arrivo a gennaio.

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Contro un’Atalanta sempre pericolosa e prolifica davanti, servirà trovare la via del gol per riuscire a portare a casa la finale di Coppa Italia, ma anche l’ultima vittoria contro una disastrata Salernitana è maturata a soli 10′ dalla fine, grazie alle reti di Ikoné e Kouamè. Su questo si stanno concentrando gli sforzi di Italiano, per non fallire un altro appuntamento con la storia.

⚔️ Voglia di Coppa Italia: Atalanta per la storia, Fiorentina per il riscatto

Tra Italiano e Fiorentina sarà addio: un futuro da scrivere

Che le strade di Italiano e la Fiorentina siano destinate a separarsi è cosa nota, con la sensazione, soprattutto da parte del tecnico, che si stia arrivando ormai a fine ciclo. Diventa ancora più importante dunque raggiungere la fine tanto di Coppa Italia quanto di Conference League, per regalare un trofeo a Firenze e salutarsi nel migliore dei modi.

Un futuro tutto da scrivere per entrambe le parti si paleserà poi a giugno: Italiano è corteggiato dal Napoli, che ha più di un nome sulla sua lista per ripartire da zero dopo una stagione disastrosa; la Fiorentina valuta diversi profili improntati su gioventù e freschezza, da Gilardino a Palladino fino a Farioli e l’outsider Aquilani. La concentrazione va però a sta sera, con la Viola e l’Atalanta che fiutano la possibilità di scrivere la storia del proprio club.

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