Formula 1, Alonso punzecchia Alpine: “Strategia sbagliata, avevo chiesto di fermarmi prima”

Ai margini del Gran Premio del Giappone, Fernando Alonso ha accusato la Alpine di aver (nuovamente) optato per una strategia sbagliata

Lorenzo Bosca
3 Minuti di lettura
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Fernando Alonso lascerà l’Alpine al termine di questa stagione. Non per questo il pilota spagnolo ha smesso di esigere il massimo dal suo team. Ai margini del Gran Premio del Giappone infatti il 2 volte campione del mondo si è aperto in radio con il proprio ingegnere, esclamando infuriato: “Che errori, eh? Voglio dire, strategicamente, cosa state facendo con me quest’anno?“ Parole che non lasciano spazio a tante interpretazioni quelle di Alonso. Nel parco chiuso il classe 81’ ha poi spiegato con più calma e lucidità quanto accaduro.

Fernando Alonso
Fernando Alonso

Fernando Alonso: “Visibilità con la pioggia terribile e la strategia…” 

La strategia non ha funzionato per noi, abbiamo continuato a prendere le decisioni sbagliate. Ci siamo fermati per ultimi a montare le intermedie, perdendo diverse posizioni. Siamo rientrati molto tardi, a sei giri dalla fine, e mi sono ritrovato esattamente al punto di partenza. Ho chiesto alla radio di fermarsi prima, entrambe le volte, ma non lo so. Oggi il mio microfono deve essere stato spento. Avremmo dovuto fermarci a dieci o dodici giri dalla fine, ma non so cosa stessero facendo. Abbiamo perso un’opportunità. Le condizioni della pista e l’aderenza erano buone, ma la visibilità era terribile un po’ come a Spa l’anno scorso, quando è stato cancellato per la visibilità, e non per il grip. Dobbiamo pensare a come migliorare lo spruzzo delle macchine per correre sul bagnato. È stato un po’ meglio di Spa perché le velocità sono più basse, dato che in Belgio ci sono tre o quattro zone in cui si superano i 300 chilometri orari” ha dichiarato Alonso dopo il Gran Premio di Suzuka, come riportato da Formulapassion.it. L’alfiere Alpine infine ha detto la sua sul caso budget cap: Il caso budget cap è un tema complicato e penso che il parere di noi piloti non sia rilevante. Allo stesso tempo ci aspettiamo che la FIA prenda una decisione in modo equo. Ma, come ho già detto, si tratta di un argomento difficile e ci sono diverse cose che devono essere controllate”.

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