Formula 1, Gasly fa mea culpa: “Penalità giusta”

Dopo il GP del Giappone, Pierre Gasly ha detto la sua sulla penalità ricevuta per aver superato il limite di velocità con bandiera rossa

Lorenzo Bosca
3 Minuti di lettura
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Quella che si è appena conclusa per Pierre Gasly è stata una domenica a dir poco ricca di colpi di scena. Il pilota francese, ufficializzato in Alpine dalla prossima stagione, è stato protagonista di un episodio alquanto dibattuto. Nel corso del secondo giro del Gran Premio del Giappone infatti, il numero dieci avrebbe superato la velocità massima consentita (circa 200 km/h) nel passaggio dal regime di safety car a quello di bandiera rossa. Ciononostante Gasly ha criticato senza giri di parole la gestione gara della FIA e la presenza di un trattore a bordo pista (per il recupero delle vetture), nonostante alcune monoposto stessero ancora sfrecciando sul circuito. Ai microfoni di Sky Sport nella giornata di ieri, il francese ha infatti esclamato: “Oggi avrei potuto morire. Abbiamo già perso Bianchi in questo modo, non c’è rispetto per la sua famiglia. Mi sono spaventato, bisogna assolutamente aumentare la sicurezza in pista, così non va bene”.

Omaggio a Jules Bianchi
Omaggio a Jules Bianchi

Pierre Gasly: “Irrispettoso nei confronti di Jules Bianchi”

A distanza di 24 h, Gasly è tornato a parlare dell’accaduto, definendo il comportamento della Federazione poco rispettoso nei confronti della memoria di Jules Bianchi. Il pilota Ferrari driver academy era infatti venuto a mancare proprio dopo aver colpito con la sua monoposto, un trattore a Suzuka nel 2014.

Sono contento di essere tornato a casa sano e salvo stasera, per il rispetto di Jules, di tutta la sua famiglia e per la nostra sicurezza e quella dei commissari, non dovrebbero mai esserci né trattori né commissari in pista in queste condizioni di scarsa visibilità. Per chiarezza, come discusso con i commissari, la penalità è stata data per essere andato troppo veloce tra la Curva-14 e la 15, che non è il punto in cui si trovava il trattore. Lì, invece, stavo rispettando la velocità prevista durante la Safety Car. Avvicinandomi alla Curva-12, la bandiera rossa è stata esposta troppo tardi perché potessi reagire e frenare in modo sicuro con il trattore ed i commissari in traiettoria. In Curva-14 e Curva-15 stavo effettivamente andando troppo forte e me ne assumo la responsabilità” ha dichiarato Gasly sui propri profili social, come riportato da Formulapassion. E ancora: Enormi congratulazioni a Max, alla Red Bull ed alla Honda per un altro mondiale. Quest’anno l’hanno fatta da padroni”.

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