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Continua a tenere banco in Formula 1 il “caso budget cap”. Secondo alcune indiscrezioni rese note dalle principali testate giornalistiche negli scorsi giorni, la Red Bull avrebbe superato il tetto monetario annuo, imposto dalla Federazione per lo sviluppo e la gestione della monoposto. Rumors che hanno a dir poco reso incandescente il clima all’interno del paddock e che qualora venissero confermati rischierebbero di mettere in discussione la stessa rispettabilità della Formula 1. Mentre si attendono ulteriori indicazioni a riguardo (un primo verdetto è atteso per il 10 ottobre) il guru, nonché consigliere Red Bull Helmut Marko, non ha esitato a punzecchiare la FIA, ricevendo una risposta immediata da parte dei destinatari.
Helmut Marko: “FIA permeabile, danneggia la nostra reputazione”
Tutto nasce dalle dichiarazioni dello stesso Marko in occasione del Gran Premio di Singapore: “Sarebbe uno scandalo enorme toglierci il titolo! Se necessario, intraprenderemo un’azione legale. Si vede che manca un po’ di impermeabilità da qualche parte nella FIA, perché questo diventa un enorme danno alla nostra reputazione. Bisognerà aspettare e vedere che cosa viene fuori. Siamo in discussione con la FIA su vari punti. Abbiamo diverse aree che non lavorano per la F1, e alcune persone sono state trasferite proprio in questa ottica”. Parole forti del 79enne dirigente di Graz e che lasciano presagire ad una presunta fuga di informazioni appunto, da parte della Federazione.
FIA: “Insinuazioni prive di fondamento”
Parole quelle di Marko, sconfessate (pur senza mai citare il suo nome) oggi da una nota ufficiale FIA, riportata da Formulapassion: “Come precedentemente osservato, ci sono state significative e non circostanziate illazioni e congetture sulla materia, e la Federazione ribadisce che sino a quanto l’analisi non sarà finalizzata, non saranno fornite ulteriori informazioni. La FIA inoltre ribadisce che ogni insinuazione riguardante la diffusione di informazioni riservate da parte del personale FIA è ugualmente priva di fondamento”. Un battibecco fine a se stesso quindi, in attesa della decisione finale, ma che (con l’imminente GP del Giappone) rischia di distrarre appassionati e addetti ai lavori dalla vera essenza di questo sport: l’azione in pista.
