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Non ha dubbi Ralf Schumacher. Se Max Verstappen si è laureato campione del mondo in quel di Suzuka è (anche) merito del lavoro svolto dal compagno di squadra Sergio Perez. Secondo l’ex pilota di F1, la pressione esercitata dal classe 90’ nei confronti di Leclerc, ha costretto il monegasco a tagliare la chicane, procurandosi così la penalità che ha matematicamente consegnato il titolo nelle mani dell’olandese. Un ausilio quello di Perez che arriva dopo quello dell’anno scorso ad Abu Dhabi. Il messicano infatti, si era reso protagonista di un memorabile duello con Hamilton (rivale al titolo di Verstappen), nel tentativo di ostacolare il britannico.
Ralf Schumacher: “Non dimentichiamo il lavoro di Perez”
“Prima di tutto, è stato il contrattacco di Max alla prima curva contro il tentativo di sorpasso di Leclerc. Verstappen è riuscito a stare davanti e poi a staccarsi. In quelle condizioni, con quello spruzzi d’acqua, è stato fantastico per lui. In tutto ciò, non dobbiamo dimenticare il suo compagno di squadra Sergio Pérez, che alla fine lo ha reso campione del mondo con il suo attacco a Leclerc nell’ultima curva che ha poi portato a una penalità per il pilota della Ferrari. L’anno scorso Max è diventato campione del mondo all’ultimo giro, ora all’ultima curva” ha dichiarato Ralf Schumacher ai margini del Gran Premio del Giappone, come riportato da Formulapassion. E ancora: “Tutti possiamo leggere le regole, ma nemmeno le menti brillanti della Red Bull Racing le hanno elaborate nel dettaglio ci deve essere un mini-articolo da qualche parte che poi ribalta l’intero sistema di punti quando la gara viene riavviata. Inoltre, il passaggio alle intermedie all’inizio avrebbe potuto essere fatto da altri. Seb ha fatto un ottimo lavoro, e dopo è stato molto veloce”.
