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Se il Gran Premio del Giappone ci lascia in dote una grande certezza, è quella di trovarci dinnanzi ad uno dei più grandi talenti della storia della Formula 1: Max Verstappen. L’olandese, che si è laureato campione del mondo con quattro gare d’anticipo, ha dominato l’intera stagione, surclassando ogni avversario. Intervenuto ai microfoni di Calciomercato.com, il noto giornalista Leo Turrini ha commentato proprio la gara di Suzuka, prima di soffermarsi sul tanto discusso budget cap e sulla penalità ricevuta da Leclerc a Suzuka.
Leo Turrini: “Verstappen un fenomeno, il budget cap è stato scritto coi piedi”
“Max ce l’aveva in tasca da un pezzo, il titolo. Sulla penalità di Leclerc conviene essere onesti tra noi. Dopo Singapore avevo detto che era assurdo che ci volessero ore per decidere una sanzione, in quel caso a carico di Perez. Stavolta Carletto purtroppo la chicane l’aveva tagliata, anche se capisco la furiosa reazione di Binotto nel dopo gara da Maranello. È giusto che Verstappen sia ancora il campione. È un Fenomeno e l’ha dimostrato anche a Suzuka. Guarda, al via nel diluvio la sua difesa all’esterno su Leclerc è stata semplicemente fantastica. Questo olandese appartiene alla cerchia ristretta dei fuoriclasse assoluti, in stile Senna e Schumi“. ha dichiarato Leo Turrini. Sulla competitività Ferrari nel corso della stagione, il “maestro” ha aggiunto:“Purtroppo solo a tratti. Fino a luglio inoltrato la Rossa è stata sempre competitiva. Dopo purtroppo no. La cosa buona in assoluto è il valore di Leclerc, in Giappone è stato commovente nella difesa su Perez, a parte l’episodio finale”. Infine, sempre ai microfoni di calciomercato.com, Turrini ha detto la sua sul caso budget cap: “Insomma, il budget cap in F1 è stato scritto coi piedi, un po’ come il Fair Play finanziario della UEFA. Come fai a smascherare i furbetti del quartierino, leggi Red Bull nel caso nostro, se stanno al tavolo con chi mette nero su bianco le regole?” E sul pensiero del presidente del Cavallino Rampante John Elkann, ha concluso scherzando: “Speriamo ci pensi, cosa vuoi che ti dica”.
