Un ottimo Genoa quello che sta conducendo una stagione da 30 punti in 25 gare, con una salvezza ormai da gestire in scioltezza fino alla fine del campionato. Una sola sconfitta nelle ultime 10 gare, contro l’Atalanta, affrontando avversari del calibro di Napoli, Juventus e Inter, ed un gioco ordinato ed efficace proposto da Gilardino. Anche ieri però il solito neo che rovina una giornata quasi perfetta: anche a Napoli infatti fatale per i rossoblù è il finale di gara, con la rete di Ngonge nel recupero.
Un vero e proprio tabù quello della zona Cesarini, testimoniato da numeri che fanno masticare amaro il Grifone. Sono 13 i gol subiti dal Genoa nell’ultimo quarto d’ora, 7 dei quali arrivati dopo il 90′. Da ciò derivano ben 13 punti lasciati per strada, e il conto è presto fatto: Senza gli ultimi 15′ la squadra sarebbe in Europa, ad appena due lunghezze dall’Atalanta 4ª. Da Torino a Udine, da Frosinone a Bologna, fino a Napoli ieri sono tante le tappe in cui i rossoblù si mangiano le mani, in una stagione ottima ma che poteva essere davvero memorabile.
Gilardino soddisfatto: “Abbiamo dimostrato di esserci”
Non sembra scalfire un soddisfatto Gilardino il rammarico della vittoria sfumata, che nel post partita si è concentrato più sugli aspetti positivi del suo Genoa: “Abbiamo dimostrato di esserci, con una prestazione ordinata, attenta e vogliosa di portare a casa un risultato positivo. L’arretramento è nell’equilibrio della partita, negli interpreti delle squadre avversarie, perché sia Atalanta che Napoli hanno grandi individualità. Normale che negli ultimi 15′ abbiamo concesso delle situazioni, dove loro hanno portato i terzini più alti facendoci abbassare di 20 metri”.
