Italia-Svizzera, Donnarumma: “Più consapevoli dopo il gol di Zaccagni”

Gianluigi Donnarumma ha commentato le sensazioni e le emozioni dopo il gol di Zaccagni nel match tra Italia e Croazia che è valso il passaggio agli ottavi degli azzurri: il calciatore analizza anche il prossimo match contro la Svizzera

A cura di Francesca Rofrano
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All’ultimo secondo del match tra Croazia ed Italia, Mattia Zaccagni ha compiuto il miracolo mettendo a segno il gol che ha mantenuto in piedi la formazione azzurra di Spalletti, che ora si prepara a giocare gli ottavi di finale di Euro 2024. Ai microfoni di Sky Sport Gianluigi Donnarumma ha commentato: “Buffon ci ha parlato che in quello stadio l’Italia si è laureata campione del mondo e domani sarà una sfida importante e servirà esserci con la testa giusta”.

Poi continua: “Sicuramente il gol di Zaccagni ha fatto fare quel click all’Italia e siamo pronti per domani. Dobbiamo limare alcune cose, ma saremo pronti a dare il massimo e questo è importante. C’è consapevolezza, ma noi ce l’abbiamo messa tutta e abbiamo superato tutto con il gruppo e sappiamo che dietro di noi ci sono 60 milioni di italiani che ci daranno carica”.

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Italia, Donnarumma: “la Svizzera pressa, ma siamo pronti

Gianluigi Donnarumma, capitano dell’Italia, ha poi commentato la sfida contro la Svizzera in conferenza stampa: “Conosco bene Sommer e gli faccio i complimenti, dovremo essere bravi e speriamo che domani faccia meno di quello che ha fatto quest’anno”.

Italia-Svizzera, Donnarumma: "Più consapevoli dopo il gol di Zaccagni"
Italia-Svizzera, Donnarumma: "Più consapevoli dopo il gol di Zaccagni" 3

Poi continua: “Il segreto è avere compattezza, il modulo si può cambiare. Abbiamo avuto un girone difficile e contro la Croazia siamo rimasti in partita. Abbiamo visto le partite della Svizzera e sappiamo quanto pressano. Dovremo sfruttare tutte le situazioni”.

Donnarumma poi commenta la sua posizione tra i migliori portieri di Europa: “Sono cambiato rispetto agli scorsi Europei e sono più responsabile. Rappresentare la nazionale è indescrivibile e sognavo questa cosa sin da bambino”.

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