👨🏻‍⚖️ La doppia difesa dell’Inter

Un'Inter a metà tra l'ottima prova con l'Italia dei suoi elementi alla preoccupazione per il caso Acerbi, su cui la Procura è pronta a pronunciarsi. Il rischio stangata porterebbe con sé conseguenze sia in nerazzurro che in Nazionale

Luca Vano
4 Minuti di lettura
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Ci sono difese e difese nel calcio moderno. Difese a 3 o a 4, talvolta a 5 se c’è un fortino da blindare. Difese accorte o spregiudicate, a seconda del peso e dell’importanza che un allenatore assegna alla volontà di non prendere gol. Poi ci sono quelle fuori dal campo, che in Serie A si sposano spesso e volentieri con la mistica figura del Giudice Sportivo o, nei casi di maggior eco a livello pubblico, direttamente con la Procura.

In casa Inter in queste ore si oscilla in equilibrio tra uno scenario e l’altro con l’idea permanente che è il campo, e sempre sarà così, l’aspetto più importante a cui pensare. Ma da un lato la retroguardia di Inzaghi è minata dagli infortuni e dalle indisponibilità, che rendono possibile l’impiego dei soli Darmian, Bisseck e Bastoni davanti ad Audero contro l’Empoli, data la distorsione alla caviglia di Sommer in Nazionale. Dall’altro? Distaccato, lontano, probabilmente assente allo stesso modo, c’è il criticatissimo Francesco Acerbi: proprio su di lui, la Procura è pronta a pronunciarsi.

Alessandro Bastoni, Inter
Alessandro Bastoni, Inter @Twitter

L’Inter fa felice Spalletti

Procedendo per gradi, la notizia più fresca riguarda gli interisti in campo con la maglia dell’Italia. Da Barella sono arrivati gol e sostanza, con tanto di fascia da capitano, mentre per Dimarco l’Ecuador è stato un banco di prova ottimale dal punto di vista atletico. Meno, a dire il vero, per quanto riguarda la precisione sotto porta da posizioni a lui congeniali. Allo stesso modo, a rubare l’occhio in ottica Inter è stata la prova di Darmian e Bastoni.

In una Nazionale comunque distratta nella ripresa, i due braccetti di Spalletti e Inzaghi hanno compattato la retroguardia con Mancini in maniera esemplare, fornendo ben più certezze del terzetto sperimentale andato in onda a Miami contro il Venezuela. Il clean sheet finale, dunque, non è un caso e nel borsino per l’Europeo sia Darmian che Bastoni continuano ad accumulare consensi per quanto riguarda la titolarità indiscussa.

Juan Jesus e Simeone, Napoli
Juan Jesus e Simeone, Napoli @Twitter

Il rebus Acerbi

Il trio difensivo traslato dal club alla Nazionale è una formula che in passato ha già funzionato – basti pensare a Barzagli, Bonucci e Chiellini – ma che nel caso dell’Inter, e dell’Italia attuale, rischia di ritrovarsi orfana di Acerbi. Come anticipato, il procuratore Chiné ha ascoltato nei giorni scorsi l’ex Lazio e Juan Jesus e la sentenza definitiva sul caso razzismo in Inter-Napoli dovrebbe venir pronunciata domani.

Il difensore di Inzaghi rischia, in caso di massima gravità del fatto e applicazione della sanzione prevista, fino a dieci giornate di squalifica che avrebbero su di lui una ripercussione determinante per il prosieguo della sua carriera. Oltre a terminare la stagione anzitempo, verrebbe rimessa in discussione anche la sua convocazione in Nazionale, senza contare i possibili provvedimenti che l’Inter potrebbe impugnare.

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Una condizione spinosa per Acerbi, spalleggiato dal compartimento comunicativo dell’Inter seppur con colpevoli lacune, che non lo hanno trattenuto dal fornire versioni discordanti dal prato di San Siro alla stazione centrale di Milano, di ritorno da Coverciano. La difesa, in questo caso, l’ha portata avanti lui stesso ed è già stata depositata: l’obiettivo, comunque vada, è quello di tornare a far parlare soltanto il campo.

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