La metamorfosi Juve: Vlahovic segna, Allegri vince

Lorenzo Ferrai
2 Minuti di lettura
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Chissà che il 2024 non abbia portato una ventata d’aria fresca a Max Allegri, non più solamente il maestro del famigerato corto muso. In quattro partite disputate fra campionato e Coppa Italia, la Juventus ha realizzato 15 gol, subendone due. Ma la vera notizia è che in ogni partita i bianconeri hanno sempre realizzato almeno due gol, arrivando a infilarne sei alla Salernitana in coppa. Ben lontani dai ripetuti (per quanto efficaci) 1-0 del 2023.

Questa Juve rimane solida, anche ieri clean sheet contro il Sassuolo, ma ha cominciato a segnare tanto. Divertendosi e divertendo. Il 3-0 rifilato ai neroverdi, oltre a vendicare la sconfitta dell’andata, ha mostrato una squadra in salute, fisicamente e mentalmente, che non risente della pressione per le larghe vittorie dell’Inter. Allegri ha scelto di sgravarsi dal ruolo di favorito per lo Scudetto, prediligendo un gruppo operaio, dove ognuno gioca per l’altro, senza fare alcun tipo di calcolo. E ora iniziano a vedersi anche sprazzi di gioco. Poi davanti c’è Dusan Vlahovic, quel signore con il 9 che ha ritrovato il rapporto col gol.

Vlahovic, la certezza di Allegri

Il serbo ha realizzato tre gol, tutti in campionato, dove il suo posto da titolare non è in discussione (non più), tutti di ottima fattura, dove mettiamo dentro anche la rabbiosa esultanza contro la Salernitana dopo la zuccata vincente al 91′. È un Vlahovic diverso, sereno, concentrato e libero. Ora sente la fiducia di Allegri e sembra tornato il vecchio bomber che tutti abbiamo imparato a conoscere alla Fiorentina. In grado di segnare in ogni modo, tutti gol belli, e soprattutto decisivi. Proprio ciò di cui la Juve aveva bisogno. L’Inter è avvisata.

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