“È la partita di Sinisa”. È semplicemente questo Lazio-Bologna, spiega la moglie di Mihajlovic Arianna al Messaggero, cosa che la porterà a tornare allo stadio domenica insieme ai suoi figli, tifosissimi biancocelesti. Ad un anno dalla morte dell’ex tecnico rossoblù, il suo ricordo è più vivo che mai, con lo stadio Olimpico pronto ad omaggiarlo come merita. Nella lunga intervista concessa, la dolce metà di Mihajlovic ha raccontato della depressione a seguito della scomparsa del marito e dell’aiuto ricevuto per superarla.
“Il professionista a cui mi sono rivolta mi ha detto: ‘O ti rialzi e vivi per te e i tuoi figli o ti lasci andare e te ne vai come Sinisa’. Frasi forti che mi hanno scosso e ricordato chi sono. Non lo nego, niente è come prima, ma ho deciso di vivere. Ho una nipotina e dei figli meravigliosi su cui mi appoggio quando ho dei momenti di crisi”. Anche il mondo Bologna, nonostante la separazione professionale tra Mihajlovic e la società, non ha mai fatto mancare il suo supporto, con Arianna che svela il gesto del club rossoblù nei confronti della famiglia.
Arianna Mihajlovic ringrazia il Bologna: “Ha onorato lo stipendio di Sinisa”
Così Arianna Mihajlovic commenta e ringrazia il Bologna: “Quando è Sinisa è stato esonerato ci è rimasto molto male. Non si sarebbe mai dimesso perché la sua voglia di lottare era unica. Il Bologna ha scelto un’altra strada e non posso giudicare. Ma ha onorato il suo stipendio fino alla scadenza del contratto, un gesto straordinario che mi ha dato sicurezze in un momento di sbandamento. Il presidente Saputo, Fenucci, Marchetti, Di vaio, nessuno mi ha dimenticato. la città ci era entrata nel cuore anche prima della malattia, e con la sofferenza è diventato un rapporto viscerale. Abbiamo condiviso tuto con gente meravigliosa”.
