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La Lazio di Maurizio Sarri si prepara alla fredda e lontana trasferta d’Europa League in Danimarca, dove affronterà la compagine del Midtjylland. Il tecnico toscano deve fare i conti con diversi infortuni e problematiche dell’ultima ora. Infatti, il terzino Lazzari si rivedrà solo dopo la sosta Nazionali, mentre l’ultimo ad essersi fermato in casa Lazio è stato Toma Basic. Inoltre, gli esterni d’attacco Pedro e Zaccagni sono alle prese coi rispettivi infortuni: il primo sta recuperando dalla distorsione alla caviglia sinistra, mentre il secondo è reduce dall’affaticamento all’adduttore destro.
Attenzione dunque alle condizioni dello spagnolo e dell’italiano, frecce fondamentali per il gioco offensivo di Sarri: dando per scontata la presenza di Ciro Immobile e Felipe Anderson, si apre una strada per la terza maglia nel tridente d’attacco. Se è quasi certa l’assenza di Zaccagni, lo stesso non può dirsi per Pedro. Ma a poche ore dalla partita europea e dalla trasferta immediata a Cremona, quanto vorrà rischiare il tecnico biancoceleste? Ecco quindi la prepotente candidatura di Matteo Cancellieri: l’ex Hellas Verona potrebbe giocare da titolare per la prima volta in Europa.
Lazio, Cancellieri: la prima volta non si dimentica mai
Il classe 2002 è la quarta scelta nella batteria degli esterni, ma i ko fisici e la consueta discontinuità di rendimento dei colleghi di reparto potranno essere ghiotte occasioni per Cancellieri durante questa stagione. La prima arriverà in serata: da titolare – molto probabilmente – o a gara in corso. Comunque vada, sarà gioia e soddisfazione personale per questo ragazzo che, possiamo affermarlo con certezza, ha ingranato sin da subito ed è entrato per questo motivo tra le grazie di Sarri. 20 minuti in Europa League da prima punta contro il Feyenoord, facendo le veci di Immobile, e tanto minutaggio anche in Serie A dove, visto il ruolo indiscusso del capitano laziale, ha sempre giocato da esterno.
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A tal proposito, va detto come Cancellieri abbia disputato tutte le sei gare di campionato finora disputatesi in Italia, ma sempre subentrando dalla panchina. Insomma, il paradosso è alle porte: chance dal primo minuto in Europa, panchina ma minutaggio garantito in Italia. 69 minuti giocati in 6 partite di Serie A sono il possibile preludio alla titolarità del giovane esterno italiano, che con ogni probabilità farà rifiatare – in caso di recupero last minute – lo spagnolo Pedro.
Lazio, Cancellieri tuttofare: cosa cambia con lui in campo
Premesso che i vari Zaccagni, Pedro e Felipe Anderson presentano caratteristiche tecnico-tattiche diverse ed uniche, per apporto qualitativo e quantitativo in fase sia di manovra che di copertura, è lecito aspettarsi una Lazio leggermente diversa con Matteo Cancellieri in campo dal primo minuto. Innanzitutto l’esterno sarebbe alla prima partita europea da titolare, dunque avrà bisogno di qualche minuto per togliersi l’emozione e la pressione di dosso. A questo si può aggiungere anche la comfort zone in cui vorrà riporlo Sarri contro i danesi del Midtjylland: esterno del tridente d’attacco, chiaro, ma con compiti ben precisi.
Ecco quindi come Cancellieri potrà essere libero di svariare su tutto il fronte offensivo, probabilmente meno coinvolto in fase di ripiegamento – dove a quel punto diventerebbe fondamentale l’esterno opposto, per equilibrio – per supportare l’attacco alla profondità di Immobile. Con palla tra i piedi, l’esterno della Nazionale italiana Under 21 ha dimostrato di saperci fare, con strappi improvvisi ed una velocità d’esecuzione fuori dal normale. Tecnica in velocità, abilità nell’uno contro uno e precisione tanto nel convergere dentro al campo quanto nell’andare sul fondo sono le caratteristiche principali di Cancellieri. Spazio a lui dunque, per ottenere altri tre punti in Europa League e continuare sulla linea verde instaurata dalla dirigenza biancoceleste durante la scorsa estate.
