Domani, sabato 11 maggio, alle ore 20.45, andrà in scena l’anticipo della trentaseiesima giornata di Serie A tra Milan e Cagliari. Alla vigilia della sfida, ha parlato in conferenza stampa Stefano Pioli: “Dobbiamo tornare a vincere. La vittoria manca da tanto e il 2° posto non è ancora conquistato. E poi perché siamo professionisti, per orgoglio e per i nostri tifosi. L’unica cosa che mi darebbe fastidio è la mia squadra senza le giuste motivazioni per finire il campionato. Non conto io, alla fine parleremo del futuro“.
Sulle condizioni del Milan: “La squadra sta bene, siamo comunque nel finale di una stagione lunga e impegnativa. Dovrà scegliere chi ha più energie e la migliore condizione”. Pioli si è poi espresso su Ranieri: “Stiamo parlando di un grandissimo allenatore. ho avuto la fortuna di averlo da giocatore. Ho avuto tre maestri come Trapattoni, Bagnoli e Ranieri. Lui è un top per stile e capacità di allenare. Ha sempre ottenuto grandissimi risultati. Sa quanto lo stimo, ma domani è importante anche per noi”.
Sul livello deli rossoneri rispetto all’Europa League: “Ero stato preso in giro per aver detto che l’Atalanta era tra le favorite. L’anno scorso siamo stati eliminati dall’Inter: questo ha diminuito l’importanza di aver raggiunto una semifinale di Champions. Il Milan credo sia una buona squadra, ma quest’anno siamo lontani da Real Madrid e via dicendo. Non lo siamo da Roma e Atalanta, questo no”.
Pioli: “De Ketelaere è in un ruolo più congeniale”
Riguardo De Ketelaere: “Ci sono due spiegazioni per come la vedo io. L’anno scorso era alla prima stagione in un campionato diverso e difficile. Quest’anno aveva più esperienza e in un ruolo a lui più congeniale. Il suo cambio di ruolo? Avevamo altri progetti“. Sulla condizione mentale: “Per fortuna siamo essere umani, è chiaro che l’uscita dall’Europa League e la sconfitta nel derby hanno pesato sul nostro morale. Non credo non ci sia stata una reazione, altrimenti non avremmo pareggiato con Juve e Genoa. Sicuramente speravamo in qualcosa di più”.
Pioli ha poi commentato il raggiungimento della finale di Champions League del Borussia Dortmund, affrontato nel girone dal Milan: “Le competizioni europee sono difficili da prevedere. Essere al top nella sfida fa la differenza. In Bundesliga loro sono quinti a -25 dal Leverkusen: significa che hanno avuto momenti difficili, ma in Europa hanno performato al massimo. Se Giroud avesse segnato quel rigore magari staremmo parlando di altro”.