Mission (quasi) Impossible: Bayern ferito, la Lazio va all in

Luca Vano
3 Minuti di lettura
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C’era una volta in cui Lazio-Bayern Monaco era ben più del semplice Davide contro Golia, un Everest da scalare anche per una formazione al tempo allenata da Simone Inzaghi, re di coppe nazionali in biancoceleste e nella sua successiva avventura all’Inter. La riedizione di quel confronto del 202o, che terminò senza storie a favore dei bavaresi, è in programma stasera all’Olimpico ed è sempre valido per gli ottavi di finale di Champions League.

Nell’ultima stagione con la formula a gironi, la Lazio vuole scrivere nella propria storia un ricordo altamente prezioso e la sensazione che aleggia attorno al duello con i titani tedeschi è di un sensibile aumento delle chance a disposizione di Maurizio Sarri. Certo, il Bayern è sempre il Bayern: ma un animale ferito e claudicante offre il fianco più facilmente e le armi di Immobile e compagni – se affilate a dovere – possono far male tra le mura amiche.

L’ombra di Mourinho

Il 3-o subito dal Bayer Leverkusen nell’ultima giornata di Bundesliga non ha fatto bene a Tuchel, che si ritrova con un delicato equilibrio da mantenere in uno spogliatoio di giovani spaventati e senatori arrabbiati. Su tutti Muller, autore di un vero e proprio show ai microfoni della stampa nel post gara, mentre attorno al tecnico del Bayern si moltiplicano le voci di un addio a stagione in corso. A favore di chi? José Mourinho naturalmente, liberatosi dalla Roma e chissà – se il Dio del calcio vorrà giocarci su – possibile dirimpettaio di Sarri nel match di ritorno.

Harry Kane, Bayern Monaco
Harry Kane, Bayern Monaco @livephotosport

Sarri rassicura, la Lazio ci prova

Ma per ora siamo nella sfera del fantamercato, più concreto è l’all in a cui si prepara la Lazio. Le poche speranze di passaggio del turno si concentrano tutte nel boato dell’Olimpico, un Colosseo di risposta all’Arena in cui il Bayern è abituato a giocare. Mentre da un lato aumenta il rammarico per il mancato recupero di Zaccagni, dall’altro monta la consapevolezza di una difesa che un anno fa risultò la seconda del campionato. A partire da Provedel, portiere da notti europee in entrambe le aree di rigore.

In gergo si dice che partite del genere si preparano da sole, ma la pressione può risultare schiacciante. Lo stesso Sarri ha rasserenato l’ambiente in conferenza, sostenendo una Lazio che non ha nulla da perdere: “Non dobbiamo pensare sia una Missione Impossibile. Anzi. Probabilmente, è l’unica chance per dare un tono ad un’annata sin qui di alti e bassi, che ha visto nella Champions un porto sicuro nella prima parte di stagione a dispetto delle fallaci prestazioni in campionato. E che potrebbe riproporre tale trend, per entrare di diritto tra le sorprese di questa edizione.

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