Napoli-Juventus 2-1, Vlahovic: “Dovevo sfruttare le occasioni, scudetto il prossimo anno”

Francesco Mazza
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La Juventus è uscita sconfitta dal Maradona dopo una partita ben giocata in cui a mancare è stata la freddezza sotto porta. Al termine del match, ai microfoni di DAZN, è intervenuto Dusan Vlahovic, che, nonostante il bel momento a livello realizzativo, ha sbagliato alcune occasioni importanti: Se voglio diventare quello che voglio diventare, queste occasioni le devo sfruttare. Ne ho avute di importanti che potevano cambiare la gara, questa sera è andata così e non ho una giustificazione. La squadra ha fatto una grande partita, ma se avessimo fatto gol sarebbe andata diversamente. Complimenti ai miei compagni, abbiamo dato tutto e se avessi sfruttato meglio una delle occasioni sarebbe andata in modo diverso”.

Vlahovic ha poi continuato facendo mea culpa, dimostrando di saper analizzare la propria partita con grande lucidità: “Voglio diventare un grande attaccante. Voglio sempre fare il massimo: stasera ho avuto 3/4 occasioni e nella testa volevo fare 4 gol. Il problema è che non abbiamo vinto, non che non ho fatto gol. Stiamo lavorando per migliorare, è andata così stasera e spero di tornare a fare gol già dalla prossima partita”.

Napoli-Juventus 2-1, Vlahovic: “Dobbiamo seguire il mister, voglio un trofeo”

Vlahovic ha poi parlato anche di Allegri: “Secondo me il mister è stato bravissimo ad inserire tutti questi giovani. Dobbiamo proseguire su questa strada e già dall’anno prossimo dobbiamo pretendere di vincere lo scudetto. Nella Juventus conta vincere, il resto non conta. Dobbiamo continuare a seguire il mister, delle circostanze a partire dall’Empoli non ci hanno permesso di proseguire la lotta scudetto. Sono cose che ci serviranno l’anno prossimo”.

Riguardo cosa lo renderà contento al termine della stagione: Se vinciamo un trofeo e si ci qualifichiamo per la Champions League. Le cose personali le lascio da parte, penso solo ad aiutare la squadra. Siamo un grande gruppo e questo ci spinge ad andare avanti. Se uno fa 20 gol e la squadra non va, non ha senso. Contento per un terzo o quarto posto? No, assolutamente no”.

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