Salernitana a Liverani, da Candreva a Dia: dove passa la salvezza dei granata

Mattia Gruppioni
3 Minuti di lettura
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Nel corso della giornata di lunedì 12 febbraio è arrivata l’ufficialità, con decisione presa in maniera definitiva in seguito alla clamorosa debacle casalinga patita per mano dell’Empoli: la Salernitana ha scelto Fabio Liverani in luogo dell’esonerato Filippo Inzaghi, con l’ex guida di Lecce e Parma pronto a prendere a mano il timone della nave granata per tentare un miracoloso approdo in porto. Il club del presidente Iervolino naviga in acque poco serene della graduatoria di Serie A, occupando l’ultima posizione ed avendo raccolto soli 13 punti dopo già 24 giornate. Ma come cambierà la Salernitana con Liverani in panchina?

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Il tecnico classe ’76 ha spesso e volentieri fatto giocare le proprie compagini col 4-3-3 o col 4-3-2-1 sistemi di gioco che hanno un grande comune denominatore: partenza dal basso, gioco palla a terra, attaccanti in grado di giocare con la squadra ed essere finalizzatori micidiali. Basti pensare al Roberto Inglese lanciato a Parma o al Massimo Coda esaltato in Serie B, con la Salernitana che spera dunque nella rinascita di quel Boulaye Dia determinante la passata stagione coi suoi 16 centri in Serie A. Il senegalese potrebbe giocare da esterno d’attacco, con Weissmann al centro, oppure da attaccante mobile con Candreva e Kastanos alle spalle.

Dia, Salernitana
Dia, Salernitana @livephotosport

Salernitana, palla a Liverani: nuova vita per Boateng e Manolas

E se da una parte le scelte in attacco non possono che ricadere sull’esperienza e sul senso del gol di Boulaye Dia, dall’altra parte in casa Salernitana la difesa sembrerebbe non poter prescindere dalla nuova coppia di centrali formata durante il calciomercato con l’innesto di Boateng e Manolas: il tedesco ed il greco dovrebbero essere i titolari della retroguardia a quattro formata da Liverani sulla carta, mentre da terzini si giocano due maglie in quattro: a destra ecco Pierozzi e Zanoli, mentre a sinistra spicca l’esperienza di Bradaric e la corsa di Sambia.

Spostando poi il focus qualche metro più avanti e prendendo in considerazione il modulo ad Albero di Natale del 4-3-2-1, ecco che davanti a tutti sembrerebbero partire Lassana Coulibaly in mediana, Giulio Maggiore e Toma Basic da mezzali. C’è grande abbondanza poi nel ruolo di trequartisti, con Candreva punto fermo certo di Liverani ed uno tra Kastanos e Tchaouna – col cipriota avanti nelle gerarchie perché maggiormente incisivo in zona gol – a giocarsi l’ultima delle due maglie alle spalle di Dia.

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