Tennis, il circuito ATP aspetta Milos Raonic: la finale a Wimbledon il grande sussulto

Uno dei grandi assenti dai campi di tennis è Milos Raonic: il grande sussulto del canadese nel circuito ATP fu la finale a Wimbledon

Gabriele Turchetti
10 Minuti di lettura
- Pubblicità -

Seguici sui nostri canali

Il periodo natalizio è sintomo dell’avvicinamento della nuova stagione di tennis, che aprirà i battenti il 29 dicembre con la prima edizione della United Cup, che sostituisce l’ATP Cup: nella nuova competizione si affronteranno nazionali in singolari maschili e femminili ed un eventuale doppio misto. Nel 2023 ripartirà lo scontro tra generazioni: da una parte il numero uno del mondo Carlos Alcaraz, Felix Auger-Aliassime, Holger Rune e Jannik Sinner tra i giovanissimi, dall’altra Rafael Nadal e Novak Djokovic, i grandi campioni che non vogliono abdicare. Non bisogna dimenticare, poi, la generazione di mezzo, ovvero quella dei vari Daniil Medvedev, Stefanos Tsistsipas, Casper Ruud, Alexander Zverev, Andrey Rublev e Matteo Berrettini, che hanno sempre grande fame di vittoria. Uno che ancora avrebbe potuto dire la sua è Milos Raonic, giocatore che aveva raggiunto grandi livelli nella sua carriera, arrivando ad essere anche numero tre del mondo, ma che negli ultimi anni è stato condizionato da troppi infortuni.

Robusto, potente e dotato di un grande servizio, Milos Raonic mise in mostra il proprio talento fin da giovane, gettando le basi per una carriera che sembrava poter essere stellare. In realtà il tennista canadese non ha avuto grandi acuti a livello di vittorie: il successo più importante arrivò nel 2015 con la conquista dell’ATP di Washington, torneo della categoria dei 500, quando sconfisse in finale il connazionale Vasek Pospisil. Per il resto Raonic è stato condannato ad una maledizione del tennis che oggi si potrebbe ritrovare in Casper Ruud, ovvero quella delle tante finali perse negli appuntamenti importanti. La più grande delusione del tennista canadese di origine montenegrine non può che essere la finale persa a Wimbledon per mano di Andy Murray, che ancora oggi rappresenta il suo risultato migliore in una prova Slam. Nonostante gli infortuni ed una forma fisica non proprio brillante, Raonic sembrava essere tornato competitivo, ma l’infortunio al tendine d’Achille lo ho bloccato di nuovo, tanto che la sua assenza dai campi va avanti dal luglio del 2021.

La meteora canadese

Milos Raonic iniziò ad assaporare il circuito principale sul finire del 2010, ma è nell’anno successivo che cominciò ad affermarsi, complice anche il cambio in panchina con l’arrivo di Galo Blanco. Per la prima volta partecipò agli Australian Open e, partendo dalle qualificazioni, si spinse fino agli ottavi di finale, prima di essere eliminato da David Ferrer. La prima affermazione nel mondo del tennis arrivò poco più tardi, quando il tennista di Podgorica sconfisse nella finale dell’ATP di San Jose lo spagnolo Fernando Verdasco, mettendo in bacheca il primo trofeo. Nella stagione seguente il canadese confermò il titolo del toreno californiano e aggiunse anche la vittoria all’ATP di Chennai. Il 2013 rappresentò l’anno della consacrazione per Raonic: oltre a conquistare il terzo successo all’ATP di San Jose, raggiunse per la prima volta la finale in un Masters 1000 in occasione del torneo casalingo di Montreal, dove dovette arrendersi a Rafael Nadal. Questo traguardo gli ha permesso di diventare il primo canadese a raggiungere la top 10 dal ranking mondiale.

Milos Raonic
Milos Raonic

L’ascesa di Milos Raonic non si arrestò negli anni seguenti, tanto che nel 2014 riuscì ad arrivare per la prima volta nella semifinale di Wimbledon: per sua sfortuna incrociò il padrone dell’erba inglese Roger Federer, che lo eliminò senza problemi. Qualche settimana più tardi il canadese conquistò quello che ad oggi resta il titolo più importante della sua carriera, l’ATP 500 di Washington, battendo in finale il connazionale Vasek Pospisil. I risultati ottenuti nel corso della stagione consentirono a Raonic di rientrare tra gli otto migliori giocatori dell’anno e di partecipare per la prima volta alle ATP Finals: anche in questo caso la fortuna non fu dalla sua parte, poichè dovette abbandonare il torneo per infortunio. L’anno successivo ottenne risultati importanti anche sulla terra, raggiungendo i quarti di finale sia al Masters 1000 di Montecarlo che al Masters 1000 di Madrid: traguardi che gli consentirono per la prima volta di entrare nella top 5 del ranking ATP, spingendosi fino alla posizione numero quattro.

La maledizione delle finali: ad un passo da Wimbledon

È strano pensare che un giocatore di questo livello vanti come miglior successo in carriera un titolo della categoria dei 500: Milos Raonic ha avuto la possibilità di iscrivere il proprio nome nell’olimpo del tennis, ma non è mai riuscito a compiere l’ultimo passo. Come accennato in precedenza, il primo appuntamento importante fu la finale nel torneo casalingo del Masters 1000 di Montreal, ma non potè nulla contro il campione maiorchino Rafael Nadal. L’anno seguente riuscì a raggiungere l’ultimo atto del Masters 1000 di Parigi-Bercy, dove incontrò quella che è stata la sua bestia nera nelle finali, Novak Djokovic: il serbo lo sconfisse anche nella finale del Masters 1000 di Indian Wells, in entrambi i casi dominando la partita e senza concedere alcun set. A distanza di quattro anni, nonostante i numerosi problemi fisici che lo hanno condizionato, Raonic tornò in una finale in occasione del Masters 1000 di Cincinnati, ma ancora una volta incontrò sul suo cammino il campione serbo: questa volta il canadese fu in grado di portare a casa un set, ma il titolo andò di nuovo al 21 volte campione Slam.

Finale Wimbledon 2016: Murray contro Raonic
Finale Wimbledon 2016: Murray contro Raonic

Il più grande rimpianto di tutta la carriera di Milos Raonic non può che essere la finale di Wimbledon persa nel 2016 contro il padrone di casa Andy Murray. Il gioco del canadese si adatta molto bene ad una superficie come l’erba, tanto che già due anni prima era riuscito a raggiungere la semifinale per poi essere eliminato da Roger Federer. Il suo cammino è stato perfetto fino agli ottavi di finale, non avendo concesso nessun set a Pablo Carreno-Busta, Andreas Seppi e Jack Sock. Poi, il tennista di origini montenegrine è sopravvissuto ad una maratona di tre ore con David Goffin, al quale è riuscito a rimontare due set di svantaggio. Dopo aver superato Sam Querrey nei quarti, Raonic si è trovato nuovamente di fronte The Swiss Maestro in semifinale: questa volta il canadese si è preso la sua rivincita e ha sconfitto Federer dopo una battaglia di cinque set. Nell’atto conclusivo di Wimbledon, il canadese non ha potuto nulla contro Murray, che lo ha sconfitto senza concedergli alcun set e conquistando il suo secondo titolo ai The Championships. Con questo risultato Raonic ha raggiunto il best ranking, diventando numero tre del mondo.

- Pubblicità -

Leggi anche: Tennis, la rinascita di Nick Kyrgios: il bad boy che ha ritrovato la passione di giocare

La luce in fondo al tunnel

29 luglio 2021: è la data dell’ultima partita disputata nel circuito da Milos Raonic, costretto successivamente a fermarsi per il problema al tendine d’Achille. Il canadese, non molto attivo sui social, non ha mai dato grandi aggiornamenti circa le sue condizioni ed il possibile rientro in campo. Ci ha pensato, qualche giorno fa, il suo allenatore Mario Tudor, che ha spiegato come Raonic si stesse preparando per rientrare agli US Open, ma ha rimediato una frattura all’alluce che lo ha bloccato. Il coach del tennista di Podgorica ha fatto capire che il ritorno alla competizione dovrebbe avvenire nella prossima stagione ed ha raccontato dei pensieri che ha avuto Raonic su un possibile ritiro: “Dopo esser stato fermo a lungo qualche pensiero negativo c’è stato, ma Raonic ama troppo il tennis ed è motivato a tornare“. Parole che fanno tirare un sospiro di sollievo agli amanti del tennis, con la speranza di rivedere il canadese in campo il prima possibile e, soprattutto, competitivo.

Accedi per ricevere Aggiornamenti

Segui le squadre o le competizioni che preferisci per restare sempre aggiornato!

Proseguendo dichiari di aver letto e compreso
l’informativa privacy

P